sabato
16 Agosto 2025

Incendio in casa nella notte, 66enne muore asfissiato. Lascia due figlie

È successo a Mandriole. L’uomo viveva da solo. Se ne è accorto un vicino

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Foto di repertorio

Un 66enne di Mandriole – Daniele Ballardini – è morto asfissiato in seguito a un incendio sviluppatosi nella sua abitazione nella notte tra mercoledì e giovedì.

L’immobile, come riportato dai quotidiani locali, è stato posto sotto sequestro in attesa di capire le cause del rogo; nel frattempo il Pm di turno Antonio Vincenzo Bartolozzi ha aperto un fascicolo per incendio colposo contro ignoti.

La partenza dei vigili del Fuoco risale alle 2.30 circa. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri e 118.

Il primo a soccorrere il 66enne, è stato un giovane vicino di casa: il ragazzo, che era uscito a gettare la spazzatura, si è accorto del fumo. Quindi ha aperto la porta del vicino trovandolo ormai esanime sull’ingresso: a quel punto, aiutato da un paio di persone, lo ha trascinato fuori.

Secondo le prime ipotesi, le fiamme potrebbero essere partite da un locale adibito a sgabuzzino-caldaia. Il 57enne, separato, viveva da solo in quella casa a un piano staccata dalle altre. Lascia due figlie. (Fonte Ansa.it)

A Cervia il casting per il nuovo film di Fabio De Luigi con Stefano Accorsi

Si cercano bambini somiglianti ai due attori. E poi look alternativi, deejay, camerieri asiatici, giocatori da ping pong…

De Luigi AccorsiSi terrà domani (sabato 1 aprile) dalle 10 alle 18 a Cervia – nella palazzina del Comune di piazza XXV Aprile – il primo casting per il nuovo film di (e con) Fabio De Luigi, 50 km all’ora, con Stefano Accorsi.

Si tratta di una selezione per piccoli ruoli e figurazioni (lavoro retribuito), a cura di Colorado Film, in collaborazione con Emilia-Romagna Film Commission.

A Cervia, in particolare, si cercano – citiamo le indicazioni della produzione -: “uomini e donne da 18 a 80 anni e bambini e bambine da 8 a 15 anni”; “giovani ravers con look alternativi, capelli colorati, tagli particolari, piercing, punkabbestia con cani e una/un deejay”; “giocolieri, mangiafuoco, trampolieri e circensi”; “camerieri di origine asiatica e non”; giocatori di ping pong”; “un anziano suonatore di organo o pianista”.

La produzione cerca inoltre «urgentemente» due bambini di 10-8 anni che assomiglino agli attori Stefano Accorsi e Fabio De Luigi.

Chi non riuscisse a venire in presenza può inviare foto attuali all’indirizzo: 50allora.casting@gmail.com specificando città di domicilio, altezza, età e numero di cellulare.

Il secondo casting è in programma per domenica 2 aprile a Fanano, in provincia di Modena.

Le riprese del film inizieranno in maggio e si terranno proprio tra Cervia e Fanano.

“Caccia al coniglio di Pasqua”: la caccia al tesoro tra i negozi nel centro

Il 7 aprile alle 15 ritrovo in piazza Costa, alla fine per tutti un dono dal Mercato Coperta

Foto CS Spasso In RavennaUna caccia al tesoro in versione pasquale pensata per i bambini si terrà venerdì 7 aprile dalle 15 alle 18.30 in centro a Ravenna coinvolgendo diversi esercizi commerciali e negozianti. L’iniziativa vuole offrire un’occasione in più per valorizzare il centro storico anche nel periodo solitamente affollato da visitatori e turisti.

Per contribuire all’attrattività del cuore di Ravenna, il Comitato Spasso in Ravenna, che opera per la promozione del centro sotto l’egida dell’amministrazione comunale e delle associazioni di categoria locali Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, ha organizzato una nuova iniziativa indirizzata a famiglie e bambini. L’associazione Tralenuvole organizzerà infatti una grande caccia al tesoro in versione pasquale, con gli indizi disseminati tra i punti vendita del centro storico aderenti a Spasso in Ravenna. Ritrovo in Piazza Andrea Costa (a questo link le iscrizioni, quota di partecipazione 5 euro), dove sono previsti anche laboratori a tema e trucca bimbi per colorare ulteriormente una giornata di festa. Al termine dell’iniziativa il Mercato Coperto, partner dell’evento, offrirà a tutti i bambini iscritti un bel dono.

«Ancora una volta – spiega Gianna Ghirardini, presidente del Comitato Spasso in Ravenna – abbiamo pensato di coinvolgere le famiglie che giungeranno in città nel periodo festivo, ma anche tutte quelle che abitano nel territorio e che vorranno riscoprire il centro storico in una veste festosa e diversa a poche ore dalla Pasqua. Ringraziamo sin d’ora gli esercenti che hanno dato la loro disponibilità per la riuscita di questa iniziativa. Così come vogliamo esprimere la nostra felicità per tutti coloro che stanno contribuendo in maniera significativa alle proposte del nostro gruppo di lavoro, pensate insieme alle associazioni di categoria ed al Comune di Ravenna per ampliare ulteriormente le occasioni di sviluppo e promozione del cuore di una città così bella e che dimostra ogni giorno una naturale propensione all’accoglienza».

Petizione per aprire il nuovo Archivio di Stato: 200 firme da consegnare al sindaco

Lunedì 3 aprile l’incontro con il primo cittadino. I promotori informano sulle criticità segnalate per quanto riguarda l’ubicazione del nuovo ufficio

Archivio StatoSono state raccolte oltre 200 firme a sostegno della petizione partita a inizio febbraio per chiedere la riapertura in tempi brevi della nuova sede dell’Archivio Comunale e dell’Archivio di Stato di Faenza, per permettere a tutti di accedervi secondo le proprie esigenze: lunedì 3 aprile è un programma un incontro con il sindaco di Faenza, Massimo Isola, per la consegna delle firme. «Siamo ansiosi di sapere dalla viva voce del sindaco – afferma Sauro Casadei, primo firmatario e referente della petizione – i motivi che hanno impedito fino ad ora la riapertura del servizio, con l’auspicio che tali ostacoli vengano rimossi al più presto».

Il nuovo polo archivistico costruito nella zona artigianale di via San Silvestro unisce l’Archivio di Stato a quello Comunale e conserva al suo interno la memoria di almeno mille anni della storia di Faenza: «È un servizio pubblico essenziale per la conoscenza del passato, la comprensione del presente e la crescita civile della comunità».

I sottoscrittori della petizione colgono l’occasione per informare sulle criticità che sono state segnalate dagli utenti dell’Archivio: l’ubicazione del nuovo ufficio «senza una strada diretta per raggiungere l’ufficio e per un utente a piedi o in bicicletta non esiste un marciapiede che arrivi fino all’Archivio. Molti, inoltre, si sono mostrati perplessi sulla decisione del Comune di costruire un nuovo edificio, quando invece in città ci sono numerosi capannoni vuoti e non utilizzati. In tanti poi si chiedono se siano state calcolate bene le distanze tra i capannoni per evitare il rischio di un incendio devastante, essendo il nuovo edificio a quindici metri da un grande centro logistico».

Il ravennate Gardini è il nuovo direttore del museo Lercaro di Bologna

All0 studioso l’incarico di curare la prestigiosa collezione d’arte, nella sede progettata dagli architetti (sempre ravennati) di Nuovostudio, nei primi anni Duemila

Giovanni Gardini Ritratto
Il professore Giovanni Gardini

Lo studioso ravennate di cultura e arte cristiana Giovanni Gardini è stato incaricato di dirigere la “Raccolta Lercaro” di Bologna, prestigiosa rassegna di opere d’arte antiche e contemporanee legate alle collezioni e alle donazioni del cardinale Giacomo Lercaro (1891 – 1976), arcivescovo di Bologna dal 1952 al 1968, e allestite nella sede di via Riva di Reno 57.

Il professore Giovanni Gardini, attualmente presidente dell’Associazione dei Musei ecclesiastici italiani, vice direttore del Museo e della Biblioteca diocesana di Faenza-Modigliana, curatore di mostre e pubblicazioni dedicate a diverse espressioni dell’arte contemporanea, è stato nominato dalla Fondazione “Lercaro” per prendere servizio a guida del museo dall’1 aprile.

La “Raccolta Lercaro” nasce nei primi anni ’70 del ‘900 dall’unione delle opere personali acquisite dal cardinale Giacomo Lercaro con quelle che artisti, collezionisti o semplici estimatori, nel tempo, gli hanno voluto donare in segno di profonda stima. La collezione viene esposta nelle sale di Villa San Giacomo, la residenza del Cardinale sulle colline bolognesi. Negli anni successivi, la graduale apertura a un pubblico sempre più ampio e l’incrementarsi delle donazioni rendono necessario l’ordinamento secondo criteri museografici. A un primo lavoro svolto da Franco Solmi segue la direzione artistica di Marilena Pasquali che, nel 2003, cura anche il trasferimento nell’attuale sede di via Riva di Reno. Nel 2008, monsignor Ernesto Vecchi, presidente della Fondazione Lercaro, nomina direttore artistico Andrea Dall’Asta SJ, che nel rispetto dell’originario assetto della collezione secondo il concetto di Wunderkammer, ripensa l’allestimento come espressione di un dialogo attivo tra antico e contemporaneo.  La collezione permanente oggi comprende opere di Giacomo Manzù, Arturo Martini, Francesco Messina, Mimmo Paladino, Vittorio Tavernari, Giovanni Boldini, Georges Rouault, Ettore Spalletti e molti altri. Tra le opere di pittura e grafica, lavori di Giacomo Balla, Filippo de Pisis, Renato Guttuso, Antonio Mancini, Giorgio Morandi, Adolfo Wildt, in dialogo con alcune pregevoli opere antiche, tra cui un tondo in gesso raffigurante una Madonna del Latte (fine XV-XVI secolo) e tre arazzi di manifattura fiamminga (fine XVI-inizio XVII secolo).

Raccolta Lercaro Nuovostudio
Uno scorcio delle gallerie della “Raccolta Lercaro” di Bologna, progettate da Nuovostudio di Ravenna

Va sottolineato che l’impronta “ravennate” intorno a questo importante patrimonio artistico e archivistico regionale, non riguarda soltanto il neo direttore Giovanni Gardini ma anche Claudia Manenti, direttrice di “Dies Domini” Centro Studi per l’architettura sacra e la città e, in particolare, i progettisti di Nuovostudio di Ravenna (Gianluca Bonini e Emilio Rambelli) che hanno ideato e realizzato nei primi anni Duemila – su un edificio degli anni ’50, per una superfice complessiva di 8.000 mq. – la sede del centro di formazione e ricerca che all’interno ospita, per l’appunto, la Raccolta Lercaro. Il complesso è composto da sei piani fuori terra più un settimo piano interrato, che comprende anche un giardino interno, con opere d’arte open air, rappresentazione contemporanea del chiostro storico.
L’opera è stata selezionata nel 2010 fra quelle più rilevanti sorte nel territorio dalla Regione e dall’Istituo dei Beni Culturali dell’Emilia-Romagna.

Per inciso, Giovanni Gardini è anche collaboratore della nostra testata R&D, per cui cura da anni la rubrica “Cartoline da Ravenna”, un immaginario commentato, fra storia, arte, curiosità sulle bellezze millenarie della città.

 

 

Torna la corsa del Lamone: in seicento per la “seconda maratona più antica d’Italia”

Da Russi a Bagnacavallo e ritorno. Parteciperà anche un prete con un rametto d’ulivo in mano

Maratona Lamone Mappa

Torna la maratona del Lamone domenica 2 aprile a Russi (Ravenna): attesi circa seicento maratoneti, oltre cento bambini, moltissimi podisti e camminatori per la seconda gara nazionale sui 42,195 km più antica d’Italia, che quest’anno giunge alla 45esima edizione.

Il percorso è pianeggiante e interamente asfaltato tranne due brevi tratti sterrati; si partirà da piazza Farini, a Russi, per farvi ritorno dopo una corsa tra le campagne ravennati, fino a Bagnacavallo (passando per Godo, San Michele, Piangipane, Santerno e Traversara).

La novità di quest’anno è il Fit for run, un riscaldamento pre gara a tempo di musica, promosso dalla Uisp e aperto anche ai non atleti.

Sabato 1° aprile alle 8, in piazza Farini, si apriranno le iscrizioni e il ritiro pettorali per la maratona, le camminate e la gara delle promesse.

Domenica 2 aprile alle 9 è prevista la partenza dei maratoneti, fra gli iscritti, oltre ai top runner, ci sono atleti austriaci, belgi, tedeschi, finlandesi e americani.

Alle 9.15 di domenica via alle podistiche Al tuo passo sul Lamone corri per la ricerca per la lotta al tumore al seno, con i concorrenti vestiti di rosa. Per lo Ior di Russi questa è una delle manifestazioni per contribuire alla ricerca.

Alle 9.30 toccherà alle promesse di Romagna, dai cinque ai diciassette anni, in sfida nelle gare competitive in circuito (iscrizione obbligatoria).

Ritornano al nastro di partenza anche i campioni del passato Elvino Gennari e Normanno Di Gennaro, quest’ultimo con un tempo di h 2.24.22 nel 1989 vinse questa maratona facendo un record.

Fra i concorrenti anche l’arciprete Don Luca Ravaglia, che parteciperà col rametto di ulivo in mano e dedicherà la corsa a don Giovanni Minzoni, a cent’anni dal suo martirio.

I maratoneti potranno contare sul sostegno del gruppo Pacers “Gli originali”, che cadenzeranno i tempi di percorrenza della maratona segnata sulle vele.

Sotto il loggiato sarà disponibile una postazione per i massaggi a cura del dottor Aldo Valerioti e già dal primo mattino il Lions Club di Russi, in collaborazione con la Pubblica Assistenza, effettuerà il controllo gratuito della glicemia.

É possibile, inoltre, partecipare a camminate aperte a tutti, con lunghezza di 6 e 10 km.

La maratona del Lamone è organizzata da G.s. Lamone e gestita unicamente da volontari. Per informazioni consultare il sito www.gslamone.it.

Problemi nell’ampliamento delle rampe, slitta ancora la riapertura del ponte

Il Comune: «Le ultime prove di carico hanno dato risultati negativi»

Ponte Grattacoppa 7Il Comune di Ravenna, in una nota inviata alla stampa, annuncia nuovi ritardi nel cantiere del ponte sul Lamone di Grattacoppa, tra Savarna e Torri di Mezzano. Il ponte è chiuso da due anni, circa il doppio del previsto.

Lo scorso 10 marzo il sindaco in un’assemblea pubblica aveva annunciato la data di riapertura per il 31 maggio. Ora un nuovo imprevisto.

«Sentiti gli uffici tecnici – scrivono dal Comune – si informa che le ultime prove di carico eseguite ieri (29 marzo, ndr) alla presenza della ditta dall’istituto Giordano, incaricato dal Comune di Ravenna, finalizzate in questo caso ad accertare la regolare esecuzione delle rampe in rilevato da parte della ditta esecutrice dell’intervento, non hanno purtroppo restituito risultati in linea con quanto previsto dal progetto esecutivo, per la non corretta e adeguata posa del materiale inerte costituente l’ampliamento delle rampe esistenti da parte della ditta. Ciò, come riferito dagli uffici tecnici, comporta, in termini temporali, uno slittamento in avanti di tale lavorazione e quindi anche delle relative lavorazioni conseguenti».

Infine, «in merito alla cabina di decompressione gas posta all’incrocio con via di Mezzo, gli uffici tecnici riferiscono che non sussistono ritardi in quanto Hera provvederà ad eseguire un nuovo allaccio funzionale al nuovo assetto stradale nell’incrocio tra via di Mezzo e via Grattacoppa senza creare pertanto interferenze con le attività di cantiere».

Contributi fino a 300 euro a figlio per i centri estivi: dalla Regione 7 milioni

Per nuclei con Isee entro i 24mila euro. Alla provincia di Ravenna quasi 600mila euro

Centro Estivo Campo Estivo La Piemontesina 01Confermato per il sesto anno consecutivo il sostegno economico alle famiglie da parte della Regione Emilia-Romagna, per ridurre i costi delle rette dei centri estivi. Per il 2023 sono previsti sette milioni di euro, provenienti dal Fondo sociale europeo: alla provincia di Ravenna spettano 591.122 euro.

Le risorse saranno ripartite tra i Comuni e le Unioni di Comuni capofila di Distretto dell’intero territorio, per il riconoscimento del contributo che prevede fino a 300 euro per ciascun figlio (nel limite di 100 euro a settimana) di età dai tre ai tredici anni (17 se con disabilità certificata), quindi nati dal 2010 al 2020.

Le famiglie devono essere residenti in Emilia-Romagna e composte da entrambi i genitori (uno solo in caso di famiglie monogenitoriali) occupati, disoccupati in cerca di lavoro, in cassa integrazione o impegnati in compiti di cura. L’Isee annuo deve essere entro i 24mila euro, mentre non c’è alcun limite di Isee per le famiglie con figli affetti da disabilità.

La richiesta del contributo deve essere fatta al Comune di residenza: saranno infatti i Comuni aderenti al progetto a raccogliere le domande di accesso da parte delle famiglie residenti, a verificarne i requisiti e a concedere i contributi.

Nel 2022 sono state oltre 23mila famiglie che hanno potuto usufruire della misura regionale, ma per ampliare la platea dei beneficiari, ridurre il numero delle domande escluse dal beneficio e tutelare al tempo stesso le famiglie con redditi medio bassi la Giunta si è impegnata ad aumentare i fondi (1 milione di euro in più rispetto all’anno scorso) e a rimodulare il valore Isee di accesso.

«Per soddisfare il maggior numero possibile di richieste – afferma l’assessore regionale al Welfare Igor Taruffi – , i Comuni potranno anche integrare le risorse regionali con risorse proprie o con i fondi statali, che ci auguriamo questo Governo voglia stanziare in continuità con gli anni precedenti».

Esposti in procura per il Parco Marittimo: «Sottofondi con vecchie macerie»

Utilizzati materiali non conformi al capitolato d’appalto per i nuovi stradelli del litorale. Lavori da rifare…

Sottofondo Macerie Stradelli LitoraleTornano al centro delle polemiche gli stradelli retrodunali di Marina di Ravenna e Punta Marina dove è in corso il cantiere per la realizzazione del cosiddetto Parco Marittimo, di cui abbiamo parlato ampiamente nelle scorse settimane.

Ma non sono i ritardi a finire ora sotto la lente, bensì i materiali utilizzati per realizzare i sottofondi degli stradelli, tra cui sono stati ritrovati rifiuti, plastiche, resti di cavi elettrici, vetro, laterizi. A denunciare l’anomalia è stato recentemente il gruppo ambientalista Italia Nostra di Ravenna, che ha presentato anche un esposto in procura, sottolineando come nel capitolato d’appalto si faccia riferimento all’utilizzo per i sottofondi di “pietrisco spaccato inerte calcareo”, con un costo decisamente diverso a quelli che invece risultano essere “rifiuti speciali provenienti da demolizioni edili, triturati in frantoio e poi riciclati a mo’ di stabilizzato”.

Alla denuncia di Italia Nostra, nel frattempo, si sono affiancati i gruppi di opposizione che hanno chiesto chiarimenti (con Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna ha presentato anche un altro esposto in procura) a sindaco e giunta. Chiamata in causa, l’assessora Federica Del Conte ha ammesso l’errore da parte della ditta incaricata dei lavori, almeno per una determinata area di cantiere, che a questo punto dovrà essere rifatta.

A Cervia un negozio di sartoria “creativa” che ridà nuova vita agli abiti usati

L’inaugurazione si terrà sabato 1° aprile. Il negozio resterà aperto fino a fine maggio

Sartoria SocialeA Cervia apre il negozio di sartoria sociale Risvolto, in via Savonarola, 5: l’inaugurazione si terrà sabato 1° aprile alle 17. L’attività sarà aperta al pubblico da lunedì 3 aprile fino alla fine di maggio.

Dopo Libridine e l’Emporio solidale, lo scopo di questo nuovo negozio “solidale” è quello di recuperare abiti da privati e imprese, sistemarli e rimetterli in vendita.

L’inaugurazione del negozio sarà un altro momento importante del progetto Cervia Social Food, dopo la serata in teatro comunale con protagonista la signora Coriandoli. In programma un momento musicale con il gruppo “Il cuore e la vernice” e un buffet a cura della Darsena del sale. Saranno disponibili, inoltre, sacchetti di biscotti donati dallo Ial di Cervia.

Sartoria Sociale CerviaGrazie all’attività di volontari e alla presenza dei ragazzi di Ikebana, il negozio sarà aperto al pubblico tutte le mattine dalle 10 alle 12.30, venerdì e sabato pomeriggio dalle 17 alle 19 e la domenica solo in occasione di eventi.

«Questa attività amplia il progetto Cervia social food dedicato al contrasto agli sprechi alimentari – afferma l’assessore Bianca Maria Manzi – e che valorizza la cultura del riuso e dell’economia circolare. Il progetto di sartoria sociale utilizzerà abiti usati donati o recuperati per farne capi di sartoria creativa».

Chi volesse donare abiti e stoffe e chi desiderasse svolgere volontariato nel nuovo negozio può scrivere a cerviasocialfood@sanvitale.ra.it o telefonare al numero 334 3298097.

Il Comune di Lugo e il cavallino rampante: in arrivo una mostra (e la Mille Miglia)

Nel 2023 una serie di appuntamenti che intrecciano storia, arte, automobilismo e aeronautica

I cacciatori del cielo, Baracca, al teatro Rossini di LugoOltre ad aver fatto registrare il tutto esaurito al teatro Rossini di Lugo per la visione collettiva, la messa in onda del docufilm I cacciatori del cielo, dedicato alla figura di Francesco Baracca e ai cento anni dell’Aeronautica Militare, ha registrato ottimi ascolti (primo con il 18,3 percento di share e 3.447.000 spettatori).

Il Comune di Lugo, che ha attivamente contribuito a questa produzione con il coinvolgimento di diversi partner locali, prosegue nella valorizzazione della storia e dell’identità della città con una serie di appuntamenti previsti nel 2023.

Si parte da una felice coincidenza: il 2023 è l’anno in cui si celebra il centenario dell’Aeronautica Militare e anche la prima vittoria automobilistica di Enzo Ferrari al circuito del Savio di Ravenna. È questa l’occasione nella quale Enrico Baracca, padre di Francesco, incontra il giovane pilota Ferrari. Da questo incontro nasce il rapporto con la famiglia Baracca che porterà al dono del cavallino rampante, uno dei simboli più amati e riconosciuti nel pianeta. Su queste ricorrenze il Comune sta organizzando un grande progetto espositivo che intreccia storia, mito e arte. La mostra inaugurerà agli inizi di maggio «e si annuncia come un grande appuntamento che abbraccia la storia dell’aeronautica militare e quella dell’automobilismo – spiegano dal Comune – per ramificarsi nel tempo e nello spazio con un focus particolare sull’arte contemporanea».

Il 13 giugno, inoltre, a dieci anni dall’ultima volta, passerà a Lugo la Mille Miglia, per poi dirigersi a Imola.

Ricco e in fase di preparazione il programma di giugno quando le commemorazioni istituzionali per l’anniversario della scomparsa di Baracca, il 19, saranno affiancate e precedute da appuntamenti di grande interesse. Il 17 giugno, un’intera giornata sarà dedicata al centenario del Savio.

«Un contrassegno per i ravennati per poter parcheggiare liberamente l’auto sui lidi»

La proposta dei consiglieri d’opposizione Ancisi-Ercolani: «Si potrebbe far pagare sui 150 euro»

Con il cantiere del Parco Marittimo in corso a Marina di Ravenna e Punta Marina e l’arrivo dei posteggi a pagamento anche nei lidi dove fino a quest’anno si poteva sostare liberamente, il tema dei parcheggi per il mare entra sempre di più anche nel dibattito politico locale.

Ed ecco allora una proposta dell’opposizione, in particolare dell’inedita coppia formata dal decano Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna e dal giovane Giacomo Ercolani della Lega: introdurre per la stagione estiva una tariffa forfettaria agevolata per agevolare i cittadini ravennati, alle prese con una presunta carenza di posti auto.

I due consiglieri comunali invitano dunque la giunta a prevedere la possibilità di rilasciare un contrassegno ai cittadini residenti o domiciliati nel territorio del comune di Ravenna, «valido per una solo autovettura e per il solo nucleo famigliare della persona fisica che ne possiede l’uso», che consenta di parcheggiare liberamente l’auto, senza distinzioni di orari, per l’intera stagione (dal 29 aprile al 10 settembre) negli stalli con parcometro di qualsiasi lido ravennate.

«Valuti la giunta l’ammontare della tariffa del contrassegno – concludono Ancisi ed Ercolani -, che ai sottoscritti parrebbe equa sui 150 euro».

A questo link i prezzi per i parcheggi a pagamento sui lidi per l’estate 2023

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