lunedì
25 Agosto 2025

Torna la distribuzione gratuita di piante e alberi a chiunque ne faccia richiesta

Già 70mila quelli piantati in provincia di Ravenna, dove ci sono tre vivai a disposizione

Pianta AlloroLe ventidue aziende vivaistiche accreditate per la distribuzione sono pronte: dal 1° ottobre prossimo, torneranno a consegnare gratuitamente a cittadini, associazioni ed enti pubblici che ne facciano richiesta le piante di “Mettiamo radici per il futuro”, la campagna messa a punto dalla Regione per fare dell’Emilia-Romagna il corridoio verde d’Italia.

In provincia di Ravenna sono tre i punti di distribuzione: Samuele Dalmonte (via Firenze 405) e Gaspare Dalmonte (via Calbetta) a Faenza e Silvia Landi (via Reale 77) a Mezzano.

Inizia così la terza fase della distribuzione che ha raggiunto oramai quota un milione e 274mila in regione (oltre 70mila in provincia di Ravenna): al primo posto delle piante più diffuse ci sono l’alloro, il Laurus nobilis sempreverde e dal buon profumo. Seguono il carpino bianco, specie “rustica” che si adatta a vari ambienti, il cespuglioso ligustro selvatico, dai fiori bianchi, il nocciolo e il carpino nero.

In tutta la regione, dunque, gli enti locali, le scuole, le associazioni e i singoli cittadini potranno nuovamente tornare a ritirare gratuitamente le piante disponibili nei 22 vivai accreditati. Molto ampia è la tipologia di alberi, tra cui è possibile scegliere: per la maggior parte si tratta di specie autoctone, cioè adatte alle caratteristiche ecologiche del luogo dove saranno piantumate, che sia in pianura, collina o montagna. Non mancano comunque esemplari e arbusti alloctoni, cioè originari di altri ambienti.

Le informazioni per aderire all’iniziativa, su come e dove ritirare le piantine, quante e quali specie mettere a dimora, perché e come prendersene cura si possono trovare alla seguente pagina web.

Le femministe in piazza a Ravenna per le donne iraniane

Donne Iran
La protesta delle donne iraniane

La Casa delle Donne di Ravenna organizza una manifestazione per le 18 dell’1 ottobre in piazza Einaudi in solidarietà con la lotta delle donne iraniane contro la polizia religiosa, dopo che una 22enne curda è morta mentre si trovava in custodia per essere stata fermata perché non indossava correttamente il velo sul capo.

Un’altra ragazza è stata uccisa in strada con sei colpi di arma da sparo durante una manifestazione contro il regime.

Le organizzatrici invitano i ravennati a partecipare in piazza Einaudi, al grido di “Donna, vita, libertà”.

Il caso daini potrebbe diventare tema di un’esercitazione all’università di Venezia

Alla Ca’ Foscari un master dedicato alla fauna selvatica, ogni anno la simulazione di un comitato etico. Il direttore scientifico: «Potrebbe essere una strada utile da percorrere anche nella realtà»

Daini Pineta Classe Ph Willy Maurizio Cazzanti
Foto di Willy Maurizio Cazzanti

La questione dei daini a Ravenna potrebbe diventare argomento di un’esercitazione all’università di Venezia. Il dipartimento di Filosofia e Beni culturali della Ca’ Foscari ha un master di primo livello in Amministrazione e gestione della fauna selvatica e ogni anno si svolge la simulazione di un comitato etico che deve affrontare una questione legata ai temi del corso. «A volte trattiamo dei casi ipotetici che non esistono realmente – spiega il professor Marco Olivi, associato di Diritto amministrativo e direttore scientifico del master – ma a volte affrontiamo casi reali e quello di Ravenna potrebbe essere uno spunto interessante. Anzi, forse le parti coinvolte potrebbero prendere davvero in considerazione di percorrere questa pista che non è richiesta dal legislatore ma per la nostra esperienza riesce a far convergere le diverse fazioni anche distanti verso una posizione più mite».

L’esercitazione si svolge mettendo a confronto un rappresentate di ogni parte in causa: «Figure ideologicamente distanti come un animalista, un ambientalista, un cacciatore, un rappresentante dei parchi, uno della Regione uno della polizia. Lo scopo è raggiungere una soluzione che soddisfi più possibile per risolvere un problema concreto».

Daino Pineta ClasseLa particolarità del master è quella di affrontare le questioni connesse alla fauna selvatica con un approccio interdisciplinare: «Sono essenziali conoscenze di biologia, ma altrettanto lo sono di diritto perché la scienza deve poi tradursi in provvedimenti giuridici. Una scelta biologica giusta deve essere altrettanto sul fronte giuridico perché vediamo molto spesso che calendari venatori e piani regionali vengono poi impugnati al Tar e cadono per problemi di supporto normativo. E infine non trascuriamo gli aspetti economici che sono spesso cruciali».

Fin qui la teoria. Ma ogni caso ha le sue specificità. «Ci sono specie a rischio estinzione e vanno tutelate, magari cercando proprio di contrarre un’altra specie che la contrasta. Oppure a volte la necessità di limitare una specie è perché causa danni all’economia agricola».

Per domenica 2 ottobre è in programma una manifestazione degli ambientalisti a difesa dei daini nelle zone dove vive il branco. Ritrovo alle 11 a Lido di Classe all’angolo tra via dei Lombardi e via delle Cave da dove partirà una passeggiata di circa 40 minuti che si concluderà in via Canale Pergami con un sit-in e raccolta firme.

Via libera al decreto: incentivi anche per il parco eolico al largo di Ravenna

Il sindaco: «700 Mw di energia pulita a servizio di tutta la Romagna»

Agnes
Rendering parco eolico

Il decreto Fer2 – che contiene gli incentivi ai sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili innovative escluse dal decreto Fer1, e cioè eolico offshore, biomasse/biogas, solare termodinamico, geotermia – ha concluso il suo iter con l’ultimo passaggio alla Conferenza unificata Stato-Regioni che ha espresso parere favorevole.

«Si tratta di una notizia molto importante per Ravenna – dichiara Michele de Pascale, in qualità di sindaco di Ravenna e di presidente dell’Unione delle Province Italiane – in particolare per la realizzazione del progetto Agnes, perché significa che il Governo ha ufficialmente accolto la proposta di Upi di includere nel decreto anche parchi eolici su pali fissi e solare galleggiante. Con queste modifiche c’è la concreta possibilità di realizzare a largo delle coste di Ravenna 700 MW di energia pulita a servizio di tutta la Romagna».

Il progetto necessita per la sua realizzazione di investimenti stimati in 1,8 miliardi di euro e gli incentivi statali erano sempre stati considerati fondamentali per la sostenibilità economica.

Per cinquanta volte presidenti di seggio a Ravenna, premiati dal vicesindaco

Milena Bertaccini e Valerio Mauro Temporin, cittadini ravennati, in occasione delle recenti elezioni politiche, hanno raggiunto un traguardo, quello di aver ricoperto per ben cinquanta volte la funzione di presidenti di seggio nelle sezioni elettorali di Ravenna.

Un record a cui il vicesindaco Eugenio Fusignani – accompagnato da Alessandra Baldrati, responsabile dell’Ufficio elettorale del Comune – ha voluto dare rilievo con la consegna di un attestato che sottolinea l’encomiabile attività.

Buonguerrieri dopo l’exploit: «Vincere a Ravenna contro il Pd, impresa titanica»

La neo parlamentare di Fratelli d’Italia che ha sconfitto Bakkali: «La gente ha ufficialmente abbandonato le logiche di partito»

BuonguerrieriLa cesenate Alice Buonguerrieri (qui la nostra intervista in campagna elettorale) è stata la grande protagonista della tornata elettorale appena andata in archivio. “Paracadutata” in un collegio sconosciuto, quello della Camera della provincia di Ravenna, l’avvocata originaria di Bagno di Romagna è riuscita nell’impresa di battere, per soli 49 voti, la favorita Ouidad Bakkali del Pd all’uninominale.

«Correre all’uninominale di Ravenna – ci dice, 48 ore dopo l’esito del voto – era una sfida. Inutile negarlo. Ma a me le sfide piacciono e con il supporto di Fratelli d’Italia e di tutto il centrodestra mi sono impegnata in una campagna elettorale sul territorio, un territorio che ho imparato a conoscere meglio nelle sue dinamiche e nelle sue persone».

«Proprio il contatto con la gente e con le varie organizzazioni – continua – mi ha permesso di declinare il nostro programma sui temi più vicini ai ravennati. E questo credo abbia fatto la differenza: coerenza e concretezza, mentre a sinistra si evocavano fantomatiche minacce ai diritti, noi abbiamo cercato di spiegare ai cittadini che ci può essere una risposta nazionale al caro energia, che le persone non sarebbero state lasciate sole davanti ai rincari, che le eccellenza della nostra Romagna avrebbero trovato un adeguato spazio di valorizzazione, che il nostro turismo non sarebbe stato svenduto ai gruppi internazionali. Questi sono solo alcuni esempi dei nostri temi: ci siamo presi degli impegni che ora porteremo avanti con coerenza».

«Ravenna – conclude – è sempre stato considerato un fortino rosso, un baluardo della sinistra: vincere qui ha un significato ancora più profondo, è stata un’impresa titanica e significa che la gente ha ufficialmente abbandonato le vecchie logiche di Partito».

La trattoria Flora non riapre più: «Colpa delle bollette. E di un mancato ricambio»

Il locale di Ragone era un pezzo di storia della ristorazione ravennate, segnalato sulle guide

Trattoria Flora RagoneSe ne va un pezzo di storia della ristorazione in provincia. La trattoria Flora di Ragone, vicino a Russi, chiusa dal primo lockdown, non riaprirà più i battenti.

L’ufficialità arriva dagli stessi titolari, il 76enne Giacomo Tedaldi e la moglie Albarosa Chiapponi, intervistati sul Carlino Ravenna in edicola oggi, 28 settembre.

Il motivo principale è il caro bollette, con bollette bimestrali da quasi mille euro a locale chiuso. Ma sulla decisione ha pesato anche un mancato ricambio generazionale, con la coppia comunque ancora disponibile ad accompagnare eventuali nuovi gestori nella riapertura.

Si tratta di un locale storico, aperto da fine anni ottanta, meta di tanti gourmet, segnalato sulle guide gastronomiche, anche dalla prestigiosa Michelin, per il suo rapporto qualità-prezzo.

Esplosione in un cantiere edile, attimi di paura a Ravenna

Esplosione cantiere edile ravenna 27 settembreAttimi di paura in zona via Faentina, a Ravenna, per un’esplosione avvenuta in un cantiere edile di via Calatafimi nel primo pomeriggio di oggi, 27 settembre.

Sul posto i vigili del fuoco, che hanno portato in salvo una donna anziana residente al secondo piano dell’abitazione coinvolta.

Il boato è stato avvertito anche a diversi isolati di distanza, come testimoniano anche le richieste di informazioni sui social.

Nel garage della palazzina in ristrutturazione i vigli del fuoco hanno domato un piccolo incendio.

Non si registrano feriti.

Indaga la polizia.

Decine di mostre e artisti da tutto il mondo: torna la biennale del mosaico

A Ravenna e non solo, dall’8 al 27 novembre. A Casa Dante apre un temporary shop dell’artigianato musivo

Biennale MosaicoOltre cento artisti provenienti da venti differenti paesi del mondo – dagli Stati Uniti al Giappone, dal Messico alla Cina – oltre che ovviamente dall’Italia e da Ravenna; sessanta spazi espositivi tra monumenti, musei, chiostri, gallerie e luoghi simbolici che ospitano più di cinquanta mostre e allestimenti site specific, non solo a Ravenna, ma anche a Bologna, Faenza, Riccione e Mesola; nonché convegni – in primis quello dell’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei, che torna in Italia dopo 22 anni – conferenze, visite guidate, laboratori e anche iniziative pensate espressamente per i bambini.

Tutto questo sarà la settima edizione della Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna in programma dall’8 ottobre al 27 novembre, che recupera l’edizione del 2021 sospesa a causa della pandemia e accompagna direttamente a quella del 2023. Per un mese e mezzo l’intera città sarà coinvolta in un ricco programma di appuntamenti nei suoi luoghi più suggestivi.

La Biennale di Mosaico Contemporaneo è promossa e organizzata dal Comune di Ravenna con il coordinamento di Daniele Torcellini e del Mar.

LE MOSTRE

02Il Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna ospita la mostra Prodigy Kid degli artisti Francesco Cavaliere e Leonardo Pivi, a cura di Daniele Torcellini (8 ottobre 2022 – 8 gennaio 2023; inaugurazione 7 ottobre 2022 ore 17.30). Dal 2018 Francesco Cavaliere e Leonardo Pivi collaborano alla creazione di racconti fantastici e favole contemporanee, che prendono la forma di installazioni di mosaici, sculture e oggetti, animate da azioni performative, in cui la parola e il suono ci conducono in una esplorazione della nostra e della loro immaginazione. La mostra, pensata per gli spazi del Mar, si articola in un percorso suddiviso in tre sezioni. Presentando una selezione di opere realizzate autonomamente dagli artisti, nel corso delle loro attività personali, le prime due sezioni introducono la terza, dedicata alle opere e alle performance frutto della loro collaborazione. La mostra si chiude con una serie di lavori pensati per gli spazi del Mar e dedicati alla leggenda cinquecentesca del Mostro di Ravenna, in dialogo con un suggestivo disegno di Leonardo da Vinci, ora parte del Codice Atlantico e conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Nel corso della Biennale viene presentato, inoltre, il nuovo allestimento della Collezione dei Mosaici Contemporanei, patrimonio del Mar. La collezione prende avvio a partire dell’esposizione del 1959 nella quale molti degli artisti di punta del momento – Chagall e Mathieu, Guttuso, Afro e Mirko, Capogrossi, Birolli, Santomaso, Vedova, Moreni, Corpora, De Luigi e Campigli, per citarne solo alcuni – si confrontarono con il linguaggio musivo. Divenuta permanente, l’esposizione ha dato avvio a un laboratorio di raffronto tuttora aperto, che si avvale degli apporti di traduzioni da opere di Paladino, Giosetta Fioroni, Balthus, Antonioni, Ontani, ma anche di opere di diverse generazioni di artisti e artiste che, a Ravenna, hanno scelto il mosaico come linguaggio con cui esprimersi.

Palazzo Rasponi dalle Teste ospita Opere dal Mondo, la tradizionale mostra – concorso a cura di AIMC (Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei) con una selezione di lavori di artisti internazionali, una vetrina che esibisce ciò che si sta realizzando nel campo dell’arte musiva nel mondo (inaugurazione 8 ottobre ore 18).

Sempre negli spazi del palazzo seicentesco del centro storico di Ravenna ma anche con una sezione nella storica Biblioteca Classense si trova LATO Sensu – Declinazioni del mosaico contemporaneo a cura di Sabina Ghinassi, Eleonora Savorelli e Paolo Trioschi. Si tratta di una mappatura transgenerazionale della pluralità dei linguaggi musivi contemporanei attraverso le opere di più di venti artisti italiani e stranieri che lavorano con e intorno al mosaico nella sua accezione più ampia, dal registro più filologico a quello concettuale (inaugurazione 8 ottobre ore 17 in Classense).

Lo spazio espositivo di Palazzo Rasponi ospita la mostra Sergio Cicognani. Pittore del Mosaico a cura di Paolo Trioschi. L’artista, scomparso nel 2019, è stato uno dei principali protagonisti dell’arte musiva ravennate degli ultimi cinquanta anni. La poetica artistica di Cicognani si scompone e ricompone in un originale e raffinato linguaggio sospeso tra mosaico e pittura (inaugurazione 8 ottobre ore 18).

Il sodalizio tra Ravenna e Faenza si consolida anche per questa Biennale con il Mic – Museo Internazionale della Ceramica in Faenza che propone a Ravenna, a Palazzo Rasponi, un’installazione dal titolo Solaris, il nuovo risultato della ricerca di Oscar Dominguez sui materiali ceramici dove terra e fuoco sono gli elementi primordiali (inaugurazione 8 ottobre ore 18).

A pochi passi da Palazzo Rasponi il nuovo Polo delle Arti (piazza Kennedy 7) ospita Soundcheck, un progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna, che prevede un programma di eventi multipli, tra cui esposizioni e conferenze; una testimonianza dell’assidua ricerca musiva che da tempo gli studenti portano avanti sull’arte contemporanea, attenta alla tradizione ma aperta ai nuovi media, arricchita dalla pittura, dalla scultura, dal design del gioiello e micromosaico, così come dalla multimedialità (inaugurazione 8 ottobre ore 19).

Il Museo Nazionale di Ravenna, insieme ad Equidistanze Residenze Artistiche, presenta NELLO SPAZIO con le opere site specific di tre artisti emergenti – Mitsuyasu Hataketa, Caterina Dondi, Tera Drop – a cura di Emanuela Fiori e Alessandra Carini. I tre artisti sono stati chiamati a intervenire in spazi caratteristici del museo, e le loro opere si misurano con gli ambienti architettonici e naturali presenti nei primi due chiostri dell’antico complesso monastico di San Vitale (inaugurazione 6 ottobre ore 18).

Il dialogo tra l’arte musiva contemporanea e le storiche architetture cittadine si ritrova agli Antichi Chiostri francescani dove Giovanni Gardini cura la mostra Tessere. Il Filo del Mosaico, che esemplifica le ricerche artistiche che negli ultimi decenni hanno visto protagonista il mosaico a Ravenna attraverso le opere di una generazione di artisti e di artiste nata tra la fine degli anni ’40 e gli inizi degli anni ’50 (inaugurazione 8 ottobre ore 12).

La Biblioteca Oriani ospita l’ultimo atto dell’omaggio che le mosaiciste ravennati associate alla Cna hanno dedicato alla Divina Commedia. Con La Commedia in Bottega – Beatrice Racconta Dante attraverso il mosaico viene interpretato il capolavoro di Dante Alighieri. La mostra sarà l’occasione per vedere l’intera trilogia cominciata nel 2017 e completata con i mosaici ispirati al Paradiso. Il percorso si completa con un’istallazione, sempre dedicata alla Divina Commedia, realizzata dalle artigiane fiorentine associate a Cna (inaugurazione 8 ottobre ore 11).

Inoltre, grazie alla collaborazione con RavennAntica, la vicina Casa Dante ospiterà un temporary shop nel quale sarà possibile acquistare una selezione di lavori a sfondo dantesco di alcune delle mosaiciste ravennati associate alla Cna. Si tratta di una delle novità di questa Biennale. Una sperimentazione che intende proporre nuove opportunità di promozione e valorizzazione dell’artigianato musivo ravennate che si estenderà oltre il termine della biennale prolungandosi per tutto il periodo natalizio.

Negli spazi dell’ex Chiesa di Santa Maria delle Croci le testimonianze dell’evoluzione dell’arte del mosaico dal linguaggio bizantino ravennate alle cifre stilistiche contemporanee sono espresse dagli allievi e dalle allieve del Liceo Artistico Nervi Severini e dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna con la mostra Il nuovo nella tradizione a cura di Elena Pagani e Daniele Strada. Mentre con l’istallazione Mosaic for Afghan Women: Hanging by a Threat – Un Mosaico per le donne Afgane: Appese a un Filo, allievi e allieve si sono lasciati ispirare dagli abiti tradizionali femminili dell’Afghanistan, per creare una lunga sciarpa, metafora della resilienza della popolazione afgana, oltre i suoi confini (inaugurazione di entrambi gli allestimenti 8 ottobre ore 10).

LE MOSTRE FUORI RAVENNA

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna di Bologna ospita Con il mosaico. Contemporaneità a Ravenna e dintorni a cura di Sandro Malossini e Gloria Evangelisti dedicata alla produzione dei mosaicisti ravennati (inaugurazione 3 novembre).

Il Museo Diocesano di Faenza nella sede faentina della Chiesa di Santa Maria dell’Angelo presenta due collettive, curate da Giovanni Gardini. La prima, Miszmasz, organizzata in collaborazione con l’Accademia di Varsavia (inaugurazione 9 ottobre ore 17). Sette artisti contemporanei polacchi (M. Duchowski, A. Karapuda, M. Kitajewska, J. Mioduszewski, I.. Przybylski, E. Sztetner, M. Tracewska), docenti dell’Accademia di Varsavia, si esprimono con diversi mezzi artistici (istallazione, pittura, tessile, video e altri); il loro punto d’incontro è l’utilizzo di piccoli elementi accostati in maniera (inconsciamente) musiva. L’idea della mostra ruota attorno al concetto di frammentazione nella ricerca artistica contemporanea. La seconda, già inaugurata, Altrove. Viandanti, pellegrini, sognatori, riflette sull’uomo viandante e pellegrino, in cui il tema dell’uomo in ricerca è declinato in tutte le sue sfaccettature possibili.

La VII Biennale di Mosaico Contemporaneo incontra anche la città di Riccione in un prezioso spazio pubblico come Villa Franceschi con la mostra Dream-Nasty del mosaicista ravennate Luca Barberini, curata da Sara Andruccioli, e Paolo Trioschi, un vivace racconto in dodici opere in mosaico appartenenti alla sua più recente produzione dedicata al tema del sogno (inaugurazione 21 ottobre ore 18). Infine presso il suggestivo Castello di Mesola un intervento di Felice Nittolo dedicato al Sommo Poeta dal titolo Dante è Vivo a cura di Riccardo Betti (già inaugurato).

IL CONVEGNO DELL’AIMC

Al Mar l’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei (AIMC), in collaborazione con il Comune di Ravenna, l’Accademia di Belle Arti, l’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Verdi, la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna e RavennAntica, organizza dal 10 all’11 ottobre il 17° Congresso Internazionale dal titolo Il mosaico: un’arte sacra fra culture e tecnologie. Il congresso, che si svolge ogni due anni in un paese diverso, ritorna in Italia, a Ravenna, dopo ventidue anni, e si amplia, per l’occasione, con l’evento espositivo A.I.M.C. in mostra presso il Polo delle Arti (inaugurazione 8 ottobre ore 19).

GALLERIE E SPAZI TEMPORANEI

Anche le Gallerie d’arte e alcuni spazi espositivi temporanei sono protagonisti della Biennale. La Fondazione Sabe per l’arte dedica una personale a Enrica Borghi (inaugurazione 1 ottobre ore 11, via Pascoli 31).

Alla Darsena PopUp, luogo fortemente legato all’identità portuale di Ravenna, è esposta Pallet di Marco Bravura a cura di Luca Maggio. La scultura, una torre formata da pallet sovradimensionati, termina con un pallet totalmente in oro mosaico, un quasi ready-made pensato per la darsena di Ravenna (scultura già inaugurata).

Nel Laboratorio Dis-ORDINE, in via D’Azeglio 42, sono in programma due mostre: Frammenti di Ylenia Roma a cura dell’Associazione culturale Dis-ORDINE e Mosaicista in ammollo di Rossella Baccolini a cura dell’Associazione culturale Dis-ORDINE (inaugurazione 8 ottobre ore 16).

Per la VII edizione della Biennale, il laboratorio Emmedi propone What you see is what you see di Marco De Luca a cura di Ilaria Bignotti (inaugurazione 8 ottobre ore 21, via Salara 33).

L’Associazione Culturale niArt Gallery in collaborazione con IsIAO Emilia Romagna e Associazione per gli scambi culturali fra Italia e Giappone presentano Vibrazioni Contemporanee, opere di Takako Hirai, Toyoharu Kii, Filippo Farneti e Giovanni Lanzoni, a cura di Felice Nittolo e Marco Del Bene (inaugurazione 8 ottobre ore 15, via Anastagi 4/6).

Alla natura è dedicato Giardino, l’istallazione temporanea di Takako Hirai nella Sala Maggiore dell’Ordine della Casa Matha (inaugurazione 8 ottobre ore 21.30, piazza Costa 3).

Presso la piazzetta degli Ariani Bonobolabo propone Dialoghi musivi. Mosaico e arte contempornaea, dello studio Musivaria, rinomato per le collaborazioni con street artist e per la creazione di complesse interpretazioni di opere d’arte con gli artisti 2501, Alberonero, Alfano, Alice Pasquini, Ciredz, Giorgio Bartocci, Kerotoo (inaugurazione 6 ottobre ore 19).

All’Intelligenza Artificiale è dedicata la mostra del MAG | Magazzeno Art Gallery che presenta Treasures from the subsidence of the Domus of a Thousand Mosaics, a cura di Alessandra Carini. Roberto Beragnoli, artista toscano classe 1991, da anni crea le sue opere attraverso l’uso sapiente dell’Intelligenza Artificiale; in questo caso sono fornite all’Intelligenza Artificiale delle informazioni sulla tecnica, la storia, le opere e gli artisti riguardanti il mosaico (inaugurazione 6 ottobre ore 20, via Mazzini 35).

La galleria monoGAO21 presenta la mostra personale di Lorenzo Scarpellini dal titolo Posthistorica, a cura di Gioele Melandri, in collaborazione con l’associazione culturale MARTE. L’artista sviluppa un’indagine sulla città di Ravenna, analizzata e qui restituita con occhio scientifico. MonoGAO21 diventa un palcoscenico “audio-visuale” in cui ri-mettere al mondo il mondo (inaugurazione 8 ottobre ore 19, via Alberoni 5).

VIBRA, Spazio Contemporaneo di Idee presenta Open Studio – Resident Artist Sergio Policicchio, l’ultimo progetto di Sergio Policicchio a cura di Serena Simoni, paesaggi eseguiti con interventi a micromosaico, ispirati alle vedute innevate della campagna moldava in cui il silenzio sottrae il paesaggio alla concretezza per trasformarlo in una visione interiore (inaugurazione 8 ottobre ore 17.30, via Fantuzzi 8).

Lo Spazio Espositivo PALLAVICINI22 Art Gallery ospita la personale di Giovanna Galli Paesaggi dell’anima a cura di Luca Maggio (inaugurazione 8 ottobre ore 20.30, viale Pallavicini 22).

Medusa, a cura di Silvia Bigi presso Barbara Liverani Studio, è un progetto espositivo che invita il pubblico a riflettere sui concetti di identità, trasparenza, cura e resilienza: attraverso sottili corrispondenze, le sculture di Marcella Belletti entrano in dialogo con i mosaici di Barbara Liverani (inaugurazione 8 ottobre ore 17.30, via Girolamo Rossi 21/a).

Mette l’accento sulle idee stereotipate dell’universo femminile WASHING MACHINE MOSAIC. Foglietti salvacolore: tessere di relazioni, un lavoro a più mani in collaborazione con La Casa delle donne di Ravenna dove la ‘normalità’ viene sovvertita con un atto creativo e collettivo per realizzare un grande mosaico di 1.680 tessere fatto di foglietti salvacolore, esposto presso il Mercato Coperto (inaugurazione 11 ottobre ore 11.30).

Bodegon de Flores presso Dimensione Mosaico ci parla dei fiori e di come siano nostri compagni di viaggio (inaugurazione 8 ottobre ore 16.30, via Paolini 19).

Da Pixel Mosaici troviamo Terrabonda, Suoni e Silenzi a cura di Enzo Tinarelli, la personale di Oxana Panyushkina (inaugurazione 9 ottobre ore 16, via Sinistra Canale Molinetto 181).

Per il programma completo bit.ly/biennalemosaicoravenna

I forni della ceramica rischiano di spegnersi, Gigacer: «Bolletta da 800mila euro»

Parla il presidente Savorani: «Al Governo chiediamo di estrarre più gas e di veicolarlo direttamente al manifatturiero»

Giovanni Savorani Convegno Cersaie
Savorani al convegno sul tema della manifattura al Cersaie in corso in questi giorni

«Non sappiamo più che prezzi richiedere, che termini di consegna garantire, tutto è per forza di cose instabile. Credo che la situazione non si sia ancora compresa bene: stiamo parlando di un euro in più nell’ultimo anno su 70 miliardi di metri cubi di gas in Italia. 70 miliardi di euro in più da pagare, che non ci sono».

A parlare, nel modo più chiaro e diretto possibile, è Giovanni Savorani, confermato la scorsa estate alla presidenza di Confidustria Ceramica nazionale, fondatore e presidente di Gigacer, impresa faentina del comparto con un’ottantina di dipendenti e un fatturato da 18 milioni di euro.

«In agosto non me la sono sentita di far ripartire i forni con il prezzo del gas che aveva sforato la soglia dei 300 euro: ho chiesto ai dipendenti di prolungare le ferie per una settimana. Ora invece – continua Savorani – stiamo lavorando a pieno regime, ma non so fino a quando ci riusciremo. Non posso escludere di dover interrompere la produzione e di attingere alla cassa integrazione da qui a fine anno».

Il dato che parla da sé è quello della bolletta di luglio. «809mila euro. Contro i 102mila dello stesso periodo di un anno fa, a fronte di una produzione simile. E agosto sarà peggio».

Soluzioni? «La maggior parte delle nostre aziende stanno stringendo i denti per cercare di capire come si muovono gli ordinativi, ma sarà inevitabile fermarsi un po’. Come comparto avevamo chiesto fondamentalmente una cosa al Governo – prima che venisse sfiduciato – oltre a una più generale moratoria su tutti i mutui e alle richieste all’Europa di mettere il famoso tetto al prezzo del gas. Quello di estrarre una quantità maggiore di gas in Adriatico e di veicolarlo direttamente sul manifatturiero della ceramica, del vetro, della carta, in parte nella chimica, ad un prezzo di poco più del costo di estrazione, in modo da andare a mitigare il costo del gas in quei settori più colpiti e di riuscire a mantenere così un po’ di competitività rispetto agli altri Paesi e difendere il tanto decantato Made in Italy. Nel campo della ceramica, infatti, l’85 percento della nostra produzione va all’estero (anche Gigacer si aggira su queste percentuali, ndr) e non possiamo perdere mercati che abbiamo faticosamente guadagnato grazie a decenni di lavoro».

Anche il ravennate Paglia (Sinistra Italiana) conquista un seggio alla Camera

Il 45enne prende il posto di Soumahoro, eletto in Puglia, nel collegio plurinominale di Bologna

Giovanni PagliaDopo una serie di incastri, anche Giovanni Paglia conquista un seggio alla Camera dei Deputati. Si tratta del terzo neo parlamentare ravennate, dopo Marta Farolfi di Fratelli d’Italia (vincitrice all’uninominale del collegio del senato di Forlì-Rimini) e Ouidad Bakkali del Pd (“ripescata” al plurinominale dopo la sconfitta al maggioritario).

Paglia era candidato in più collegi nella coalizione di centrosinistra con l’alleanza Verdi-Sinistra Italiana, partito quest’ultimo in cui è ai vertici nazionali. E proprio questi “paracaduti” hanno sortito l’effetto sperato: Aboubakar Soumahoro è stato eletto infatti in più collegi plurinominali (nonostante la sconfitta all’uninominale), ottenendo il seggio in Puglia e lasciando così di fatto a Paglia (che era dietro di lui al secondo posto in lista) quello di Bologna, nel collegio proporzionale della Camera.

Il ravennate, 45 anni, torna così in parlamento dopo la prima esperienza dal 2013 al 2018, quando era stato eletto per Sel.

Ouidad Bakkali (Pd) eletta in Parlamento grazie al paracadute del proporzionale

Nonostante la sconfitta all’unanominale, la presidente del consiglio comunale di Ravenna conquista un seggio alla Camera

Bakkali Festa PdNonostante la sorprendente sconfitta all’uninominale (contro la cesenate Alice Buonguerrieri di Fratelli d’Italia), Ouidad Bakkali viene eletta in Parlamento.

Lo fa grazie a una sorta di “paracadute”, ossia la candidatura anche nel collegio plurinominale della Camera, dove la candidata ravennate era al secondo posto dietro all’ex sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Entrambi, dopo una serie di calcoli previsti dalla legge elettorale, in questo caso proporzionale, hanno conquistato un seggio.

Bakkali, ex assessora e attuale presidente del consiglio comunale di Ravenna, si va ad aggiungere così a Marta Farolfi – vicesindaca di Brisighella, eletta al collegio uninominale del Senato della provincia di Rimini – e diventano due le nuove parlamentari della provincia.

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