martedì
26 Agosto 2025

Carabiniere si uccide in caserma con la pistola di ordinanza: cordoglio a Cervia

Il ricordo di amici e colleghi. La vittima, Francesco Goisis, aveva 39 anni

Francesco GoisisSono increduli, gli amici e i colleghi che lo stanno salutando in queste ore sui social network. E che lo ricordano come una persona con la battuta sempre pronta, capace di «ridere di niente» e dal grande cuore. Non riescono a capire il motivo che lo ha spinto a spararsi.

Francesco Goisis è morto mercoledì, suicidatosi con la pistola d’ordinanza nella caserma di viale Settembrini, a Rimini, dove lavorava come carabiniere forestale.

39 anni, originario di Forlì, abitava a Cervia, dove in tanti lo stanno piangendo. Non era sposato e non aveva figli.

I funerali si terranno sabato mattina, 10 settembre, alle 10 alla chiesa del cimitero di Rimini.

Festa medioevale alla Rocca: costumi, allestimenti e cibo dell’epoca veneziana

Il 17 e 18 settembre sesta edizione della rievocazione promossa dall’associazione Amata Brancaleone per rivivere i tempi in cui la Serenissima controllava Ravenna

Dopo due anni di sospensione per il Covid, torna alla Rocca Brancaleone la rievocazione storica della vita nella fortezza veneziana costruita a metà del 1400. Sabato 17 e domenica 18 la sesta edizione della festa medioevale.

L’evento è organizzato da Amata Brancaleone, un’associazione di promozione sociale che dal 2015 si occupa in particolare, di rilanciare e dare nuovo sviluppo artistico, culturale e turistico alla Rocca di Ravenna. Dal 2016 firma ogni anno un patto di collaborazione con il Comune per la cura e la valorizzazione della Rocca Brancaleone attraverso concorsi a tema per le scuole di ogni ordine e grado, progetti artistici, eventi di rievocazione storica e feste per i più piccoli in vari periodi dell’anno in stretta collaborazione con Rocca Lab, i nuovi gestori del Parco della Rocca.

Grazie al lavoro gratuito di tutti, l’accesso sarà gratuito, con offerta libera a favore dei bambini dell’Ucraina, ad eccezione della “Cena medievale” del sabato sera, che sarà su prenotazione e a pagamento, realizzata  dallo chef  Marco Luongo del ristorante Fuler, che utilizza ricette originali recuperate attraverso ricerche storiche con la collaborazione degli esperti delle Associazioni presenti e della studiosa ravennate Paola Novara del Museo Nazionale di Ravenna, che interverrà alla cena per illustrare ai commensali, tra una portata e l’altra, gli usi e i costumi dell’epoca e le ricette da cui sono stati tratti i singoli piatti portati in tavola.

Due eventi speciali chiuderanno il programma domenica 18 settembre:

Ore 18: premiazione del concorso “Le avventure di Sir Enrico Brancaleone continuano”
Concorso per le scuole secondarie di primo grado del Comune di Ravenna dedicato alla memoria di Enrico Liverani.

Ore 18.30: Paola Novara, intervistata da Franco Gabici, presenta il suo ultimo libro “Vita quotidiana nella Ravenna medievale”

Tutti gli allestimenti, i costumi, le attrezzature, gli arredi, le armi antiche e le armature e i volontari che lavorano come figuranti, sono messi a disposizione gratuitamente dalle associazioni di rievocazione storica della città di Ravenna che unendosi con l’associazione Amata Brancaleone Aps, offrono ai visitatori un viaggio nel passato al tempo della Repubblica di Venezia.
Le associazioni che partecipano all’evento sono: Schola hominum burgi, Flos ferri, Mercenari della guaita, Compagnia del boccale, Quelli del ponte, Lucertola ludens, Officina playground, Cooperativa rocca lab.

La Rocca Brancaleone, costituisce il segno della dominazione della Repubblica di Venezia sulla città di Ravenna durata 60 anni, dal 1441 al 1509. Fu iniziata nel 1457 e la fortezza non nacque per difendere la città: venne infatti progettata come strumento di controllo della Serenissima su Ravenna. Non a caso le mura contavano un numero maggiore di bombardiere rivolte verso l’abitato più che verso l’esterno. Quando nel 1509 la Rocca Brancaleone fu espugnata dall’esercito di Papa Giulio II e i Veneziani furono costretti a restituire Ravenna allo Stato Pontificio, il fortilizio venne danneggiato, ancora prima della battaglia di Ravenna nel 1512 durante la quale resistette all’assedio dei Francesi solo quattro giorni. Dopo quella data ebbe avvio una lenta decadenza e abbandono fino all’acquisto da parte del Comune di Ravenna alla fine degli anni ’60 per farne un parco pubblico e un’area spettacoli all’aperto.

Tornano i busker in centro a Faenza: due giorni di spettacoli

L’intero ricavato della manifestazione andrà alla Croce Rossa

Faenza BuskerIl 10 e l’11 settembre ritorna “Buskers Faenza – La Fucina dei Sogni”, il festival organizzato dall’associazione Art&Strada che porta in centro 15 artisti di strada del territorio per due giorni di spettacoli tra magia, giocoleria, equilibrismo, musica e divertimento.

L’intero ricavato verrà utilizzato per finanziare le attività sul territorio faentino di Croce Rossa.

Si parte sabato 10 settembre, dalle 17.30 in piazza della Libertà per proseguire tra corso Mazzini, corso Saffi e piazza del Popolo.

Il 10 settembre, dopo la fine degli spettacoli, “jam session” al Bisinì dla Sghisa (via Cavour 14/a).

Domenica si replica dalle 16, fino al finale delle 21.30 con lo spettacolo “Fire Soul” del Teatro Lunatico.

Infoline: 370 3636229.

Cia incontra i candidati: «Serve un commissario per la fauna selvatica»

L’associazione di categoria in Romagna presenta un documento programmatico che riguarda le necessità del settore e avvia un ciclo di incontri con i politici locali in corsa per il Parlamento

Siccità AgricolturaNuovi invasi per la raccolta dell’acqua piovana contro la siccità, incentivare investimenti nella difesa delle colture dagli eventi climatici, rivedere i tagli degli agrofarmaci, un commissario straordinario per la gestione della fauna selvatica, basta speculazioni sulla manodopera: sono gli interventi più urgenti di cui ha bisogno l’agricoltura secondo la Cia Romagna che ne parlerà con i candidati locali alle prossime elezioni per il Parlamento.

Nei giorni scorsi si è svolto il primo incontro, richiesto da Massimo Bulbi candidato per il Partito Democratico. I prossimi in agenda sono con Jacopo Morrone, candidato per la Lega Nord; con il Tavolo dell’imprenditoria della provincia di Ravenna, di cui Cia fa parte, e le candidate per il Partito Democratico Ouidad Bakkali, Eleonora Proni, Manuela Rontini; con Simona Viola candidata per +Europa. Altri incontri sono in fase di definizione e Cia Romagna ribadisce la propria disponibilità ad incontrare tutti i candidati interessati ad un confronto.

Il presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi – insieme alla direttrice Alessia Buccheri, al vicepresidente Matteo Pagliarani e al responsabile territoriale di Cesena Antonio Bonelli – ha presentato il documento programmatico di Cia. Approfonditi in modo particolare i temi della manodopera, della fauna selvatica, dei cambiamenti climatici, della siccità, degli obiettivi green. «L’agricoltura è il settore che per primo subisce i cambiamenti climatici e l’unico che li contrasta, in particolare con le colture arboree – afferma Misirocchi – In Romagna la frutticoltura sta via via perdendo ettari coltivati per le crisi di mercato, la burocrazia e il taglio delle molecole e purtroppo così si perdono anche i benefici sull’ambiente che gli alberi producono, oltre a fornire cibo».

L’emergenza internazionale, con assetti ed equilibri modificati dalla pandemia e amplificati dalla guerra russo-ucraina, ha fatto emergere tutta la  fragilità e dipendenza dall’estero, in particolare per cibo ed energia. «L’autosufficienza alimentare ed energetica potrà restare un’utopia, ma per Cia bisogna cercare maggiore autonomia e migliorare la pianificazione produttiva. Cia dunque ribadisce la necessità di stabilità e di un governo operativo che attui interventi strutturali per il settore, un piano di rilancio per famiglie e imprese, per il Made in Italy».

«La crisi idrica va affrontata con progetti e piani europei di adattamento climatico, più ricerca e innovazione a portata delle aziende agricole, con infrastrutture di conservazione dell’acqua piovana, con realizzazione di invasi e con una nuova rete idraulica per il Paese.
Servono anche strumenti, più adeguati e flessibili, in ambito assicurativo e di gestione e copertura del rischio.
Occorre portare a vantaggio delle imprese l’agricoltura di precisione e occuparsi della difesa attiva delle colture, incentivando investimenti in tecnologie specifiche di protezione sia tradizionali sia innovative e multifunzionali.
Guardare al futuro, anche a quello più vicino, per Cia vuol dire mettere al centro innovazione scientifica, tecnologica e genetica. È la scienza che ci aiuta da sempre anche ad essere meno impattanti. Il tema del taglio lineare sull’utilizzo degli agrofarmaci è particolarmente sensibile per il nostro territorio perché rischia di essere penalizzato più di altri in quanto su questo fronte ha stretto molto e con nuove patologie i tagli per legge rischiano di mettere ulteriormente in crisi il settore. Bene i nuovi obiettivi green europei, che vanno però rimodulati e guidati non dall’ideologia ma dalla scienza, con analisi, scenari, prospettive, ricadute e alternative.
Dell’argomento ambiente fa parte anche la questione della fauna selvatica. “La natura è fatta di equilibri – dice Misirocchi – e tutte le volte che l’uomo interviene per distruggere troppo, ma anche per proteggere troppo, crea disequilibri e guai”. Dal 2018 Cia chiede la riforma della Legge 157/1992 e ora serve un commissario straordinario per la gestione della fauna selvatica presso Palazzo Chigi con pieni poteri e coordinamento di una cabina di regia con le Regioni per realizzare la riforma.
Sulla questione manodopera occorre smettere di fare speculazioni politiche, in un senso o nell’altro. In agricoltura è soprattutto extra comunitaria. Servono politiche serie, per la gestione dei flussi, per favorire l’integrazione, politiche per la formazione, meno burocrazia. Tutti insieme, rappresentanze, sindacati e istituzioni, dobbiamo affrontare le problematiche di integrazione, abitative e di ricongiungimento familiare perché hanno a che fare con il lavoro e la manodopera».

Cene e aperitivi a lume di candela per protestare contro il caro bollette

Giovedì 15 settembre l’iniziativa dei locali di Confesercenti

Pexels Anastasia Shuraeva 6232566Bar e ristoranti spengono la luce, almeno per una sera, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del caro bollette. L’appuntamento è per giovedì 15 settembre quando si potrà godere di serate a lume di candela e luci soffuse, degustando pietanze “cucinate con metodi parsimoniosi nel consumo di gas”.

Si tratta di un’iniziativa della Fiepet Confesercenti di Ravenna e Cesena.

Confesercenti stima che nei prossimi 12 mesi, in un quadro come quello attuale, l’incidenza sui ricavi del costo di energia elettrica e gas aumenti dal 4,9% al 10,7% per i ristoranti, dal 4% all’8,8% per i bar e dal 10,5% al 25,2% per gli alberghi con aumenti del costo energetico che vanno oltre il 120%.

«Milioni di imprese rischiano la chiusura, circa 90.000, con effetti devastanti anche sull’occupazione» – si legge in una nota dell’associazione, che assicura di voler continuare un lavoro «di pressione sulle istituzioni per sollecitare risposte urgenti, poiché gli strumenti di sterilizzazione degli aumenti messi in campo dal Governo, come i crediti di imposta, non sono sufficienti».

In attesa di risposte concrete, «gli imprenditori del settore turistico vogliono dare voce alle proprie difficoltà che sempre più spesso sfociano in forti preoccupazioni per la stessa sopravvivenza dell’impresa».

Cotignola ha un nuovo campetto da calcio aperto a tutti e un nuovo parco

In via Cenacchio un rettangolo 19×42. Invece alberi e sedute prenderanno il posto dello spazio da gioco tra via Zanzi e via Madonna di Genova

Il Nuovo Campetto Da Calcio Di Via Cenacchio (6)Cotignola ha un nuovo campo da calcio. È uno spazio per il gioco libero del calcio e la socialità, e si trova nell’area sportiva di via Cenacchio. Il gioco è consentito in maniera completamente libera e i ragazzi di tutte le età che lo utilizzeranno sono invitati al rispetto del luogo.

Il progetto, realizzato dal servizio Lavori pubblici del Comune di Cotignola, ha comportato la rimozione dall’area di alcune canne e alberi, il ripianamento del terreno, l’installazione di una nuova recinzione metallica e la realizzazione di due accessi: uno pedonale e uno carrabile. Le porte sono state fornite dall’associazione Calcio Cotignola. Il costo complessivo dell’opera è stato di circa 20mila euro.

Il campo misura 19×42 metri e sostituisce il campetto da calcio precedentemente collocato tra via Zanzi e via Madonna di Genova: al suo posto troverà spazio un parco, con alberi e sedute.

Ammutinamenti: esserci e partecipare, danzando ad alto volume

A Ravenna dal 9 al 17 settembre la rassegna di danza urbana e d’autore. Ne parlano le tre curatrici artistiche Giulia Melandri, Christel Grillo e Francesca Serena Casadio

Masako Matsushita Vibes#3
“Vibes#3” di Masako Matsushita (foto Tommy Pascal)

Il Festival “Ammutinamenti” di Cantieri Danza celebra quest’anno la 24esima edizione. Il programma così come la poetica della manifestazione, “specchio” di questo particolare momento storico, sono stati definiti dal gruppo curatoriale tutto al femminile, formato da Giulia Melandri, Christel Grillo e Francesca Serena Casadio. Tutte e tre sono cresciute all’interno dell’associazione grazie alla stima e fiducia riposte dalle fondatrici Monica Francia e Selina Bassini.

Giulia Melandri, qual è lo spirito dell’edizione 2022 del Festival Ammutinamenti?
«Lo esprime al meglio l’esortazione scelta: “Dancing Out Loud” è un invito a “danzare ad alto volume”, a percepire il clamore dei corpi che danzano e affermano la propria presenza, la propria potenza, il proprio esserci. Il festival declina questa urgenza invitando i corpi – tutti i corpi – a unirsi, mescolarsi e allearsi in una danza che faccia rumore, partecipando a laboratori, pratiche corporee e performance partecipate negli spazi pubblici della città».

Cosa vi ha ispirato particolarmente?
«Due anni fa la pandemia fermava il mondo e l’immobilità diventava una condizione globale. Nel progressivo processo di riappropriazione dello spazio pubblico e della prossimità tra i corpi, avvertiamo ancora gli strascichi che hanno reso i corpi portatori di un pericolo. Ammutinamenti si unisce a questo processo con il desiderio di riportare al centro del pensiero sociale il tema della corporeità quale strumento di connessione, scoperta personale e dialogo con l’altro».

Francesca Foscarini Punk Kill Me Please
“Punk Kill me please” di Francesca Foscarini (foto Elisa Nocentini)

Christel Grillo, guardando alla prima parte degli spettacoli del festival, cosa può aspettarsi il pubblico?
«Oltre a scegliere la pratica artistica più incline alle proprie velleità, nel primo weekend il pubblico potrà scoprire la poliedrica struttura della danza di Gil Kerer; esplorare gli Antichi Chiostri Francescani insieme ai giovani performer guidati da Monica Francia; perdersi tra gli stand del Garage Sale lungo la banchina della Darsena di città; conoscere le creazioni delle vincitrici di Danza Urbana XL, Valeria Nappi e Marianna Moccia, e del bando L’Italia dei Visionari Ravenna, Francesca Foscarini, entrare in contatto con l’atmosfera del valzer insieme ai danzatori di Laura Gazzani. A chiudere la settimana, ci sarà la performance collettiva di Masako Matsushita, che inviterà i partecipanti a muoversi sulla base di comandi audio inviati tramite cuffie e la performance Pastorale di Daniele Ninarello. Molto suggestivo anche lo spettacolo The Halley Solo di Fabrizio Favale, una danza in forma di assolo che proietterà il pubblico verso l’infinito in un ciclico ritorno».

Quali sono le principali novità di questa edizione?
«Per quanto riguarda i luoghi, per la prima volta siamo state accolte in un nuovo spazio, la Fondazione Sabe per l’arte, in via Giovanni Pascoli, che vuole diventare un punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea in città. Inoltre, le serate della Vetrina della giovane danza d’autore saranno ospitate quest’anno nel rinnovato Teatro Rasi. Dal punto di vista dei contenuti, abbiamo scelto di ampliare la sezione inaugurata lo scorso anno dedicata alle pratiche aperte alla cittadinanza. Da segnalare anche la pubblicazione dell’ultimo volume Anticorpi per la danza, un’analisi approfondita dei valori e dei bisogni della giovane danza d’autore nell’ultimo quadriennio di attività di rete».

Gil Kerer Concerto... By Vivaldi
“Concerto For Mandolin and Strings in C Major by Vivaldi” di Gil Kerer (foto Eli Katz)

Francesca Serena Casadio, com’è cambiato il mondo della danza contemporanea in questi ultimi anni, anche a seguito della pandemia?
«Lavorando in un ambito in cui il corpo è lo strumento principale del nostro linguaggio, l’impatto è stato molto forte. Ricordiamo tutti la lunga chiusura dei teatri e l’impossibilità di incontrarsi… Nonostante la drammaticità del momento, sono nati nuovi sodalizi, nuovi confronti, modi nuovi di fare spettacolo, utilizzando la tecnologia per condividere, comporre, elaborare. Nel nostro lavoro di cura e attenzione verso gli artisti più giovani, ci pare emerga inoltre la tendenza a rivendicare con più forza la presenza del corpo e della corporeità, portatori di materia, di movimento, di forza e potenza, di energia vitale, con una maggiore attenzione verso aspetti più legati alla poetica e all’estetica del lavoro coreografico nonché verso il tema, attuale e importante, dell’identità».

Il festival è stato uno dei primi in Italia dedicato alla danza urbana, con l’idea di avvicinare alla danza un pubblico non abituato a vedere la danza fuori dal teatro… L’obiettivo è stato raggiunto? In quale misura il festival è cambiato in questi anni?
«In questi 24 anni il festival ha sperimentato varie forme di “avvicinamento” allo sguardo del pubblico e possiamo dire di avercela fatta. Mentre all’inizio il pubblico era spesso casuale, chi capitava in piazza, saliva sull’autobus o faceva un giro in banchina di Darsena, oggi viene apposta a vedere gli eventi del festival sia fuori che dentro i teatri. Il festival negli anni non ha mai perso di vista questa sua vocazione nonostante si sia ampliato anche con proposte di altro tipo, ospitate dentro gli spazi teatrali della città, ma continua e continuerà sempre a pensare allo spazio urbano e pubblico come contenitore per quella danza che può invaderlo, riempirlo e portare i cittadini e cittadine a sentirsi comunità di fronte ad uno spettacolo che si offre ai loro occhi».

Il programma dettagliato è pubblicato nellarticolo sul festival della sezione Cult

Azione e Italia Viva con il Pri: alla Camera una candidata che ha lasciato l’Edera

All’uninominale a Ravenna il terzo polo schiera Chiara Francesconi, consigliera comunale in contrasto con i vertici repubblicani locali che è passata con Calenda prima del patto tra i partiti

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Le candidate del terzo polo nei due collegi uninominali (a sinistra Sylvia Kranz, a destra Chiara Francesconi) con il coordinatore provinciale a Ravenna di Azione, Filippo Govoni

Seguendo le peripezie nazionali, anche sul territorio è nato ovviamente il cosiddetto terzo polo composto da Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi e che qui conta anche l’adesione del Pri. Fatto questo piuttosto non scontato visto che a luglio l’ex capogruppo dell’Edera Chiara Francesconi aveva annunciato di abbandonare il partito (che allora si pensava potesse entrare in una lista con Luigi di Maio) per andare proprio con Azione, che all’epoca sembrava dover essere alleata al Pd e correre con Più Europa. Oggi invece il terzo polo rischia di essere la spina nel fianco (destro) dei democratici e Chiara Francesconi è la candidata all’uninominale per la Camera della nuova formazione.

Se questo porterà più o meno voti del Pri locale al simbolo resta da vedere, visti i duri contrasti della consigliera con la dirigenza del partito locale. Misteri e bizzarrie della politica locale a cui si aggiunge anche il fatto che il terzo polo (così come i grillini, del resto) è a livello locale nella coalizione che sostiene i vari sindaci del territorio, mentre ora dovrà necessariamente fare una campagna che prenda le distanze dal Pd.

All’uninominale alla Camera questo aspetto sarà particolarmente evidente visto che a sfidarsi saranno due donne che siedono nello stesso consiglio comunale, quello di Ravenna, da alleate e qui si trovano avversarie (Bakkali e Francesconi). Una donna ravennate, precisamente di Conselice, è anche candidata all’uninominale al Senato, si tratta di Sylvia Kranz (presente anche in ultima posizione al proporzionale). Per quanto riguarda gli altri nomi alla Camera troviamo Matteo Richetti, Emma Fattorini, docente universitaria nata a Cervia e da tempo residente a Roma, Luca Ferrini e Alessandra Cusumani.

Al Senato invece capolista è lo stesso Carlo Calenda seguito da Lisa Noja. Il terzo posto, inizialmente lasciato per l’ex sindaco di Parma ed ex grillino Federico Pizzarotti, è rimasto vuoto, dopo che quest’ultimo, in polemica con i dirigenti che hanno definito le candidature, ha deciso di non correre. A sorpresa, non è candidato nemmeno l’ex parlamentare renziano Marco di Maio, di Forlì. Per Renzi e Calenda sarà una prima volta al voto con il loro simbolo da queste parti, i loro esponenti infatti nelle ultime tornate elettorali locali si sono sempre presentati in liste civiche o, nel caso delle Regionali, nella cosiddetta lista del Presidente.

Calenda in particolare fu candidato qui alle scorse Europee come capolista del Pd, poco prima di fondare il suo partito in polemica con i democratici che avevano deciso di stringere un patto di governo con l’M5s. Tra i messaggi elettorali che il terzo polo sostiene con più forza c’è la forte continuità con il governo di Mario Draghi e la sua cosiddetta “agenda”.

Interrogazione di Europa Verde in Regione per non macellare i daini di Classe

Si chiede alla giunta se il Parco del Delta abbia adottato già tutte le misure ecologiche alternative per ridurre il nucleo di 700 esemplari in pineta

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Europa Verde interroga la giunta regionale dell’Emilia-Romagna per sapere se il Parco del Delta del Po abbia adottato tutte le misure ecologiche alternative alla soppressione dei daini di Classe e di Lido di Volano (circa 1.150 esemplari stimati in totale di cui 700 nel Ravennate), come la cattura incruenta tramite reti e il successivo trasferimento in strutture disposte ad accogliere gli esemplari catturati nonché la somministrazione di farmaci per la sterilizzazione.

La richiesta arriva dopo la pubblicazione da parte dell’ente di un’indagine di mercato per la ricerca di operatori interessati alla cattura per macellazione: l’avviso pubblico infatti specifica che il ricavato per chi svolgerà le operazioni sarà dalla carne stessa degli animali di cui fornisce una valutazione per maschi e femmine.

«L’ente di gestione del parco del Delta del Po – ricorda Europa Verde – ha emanato un bando per l’affidamento in concessione della cattura e delocalizzazione di esemplari di daino. Attualmente è stata stimata la presenza di oltre mille esemplari nelle pinete di Classe e di Volano e il bando consente di prelevare, durante i tre anni di concessione, fino a 1.150 esemplari, ossia fino alla completa eradicazione della specie. Alla luce di questi dati, Enpa e l’associazione Rete a tutela dei daini di Classe e di Lido di Volano hanno avanzato pubblicamente il sospetto che in realtà il bando sia finalizzato ad attrarre industrie del settore delle carni macellate».

Europa Verde sollecita da tempo la Regione perché operi a favore dell’istituzione di un unico ente parco Delta del Po nazionale che comprenda l’area protetta che insiste su Veneto ed Emilia-Romagna, dotandolo di adeguati finanziamenti «che sarebbero stati utili anche in questa circostanza per risolvere in maniera incruenta il soprannumero dei daini».

Sulla vicenda è già intervenuta la Lav con una diffida al Parco e in procura a Ravenna è stato aperto un fascicolo conoscitivo dopo un esposto.

Alla fiera si può creare l’identità Spid in tre serate con l’assistenza dei Comuni

Operazione gratuita tramite l’operatore Lepida. È necessario avere a disposizione un indirizzo email e il proprio numero di cellulare, un documento di identità e la tessera sanitaria o codice fiscale in corso di validità

Adult Business Computer 374720Nell’ambito della biennale “Bassa Romagna in fiera”, a Lugo, ci saranno tre appuntamenti in cui i cittadini potranno creare in maniera assistita la propria identità digitale Spid, gratuitamente e in tempo reale, grazie agli operatori dei Comuni della Bassa con il fornitore regionale Lepida.

L’identità digitale (Spid) è ormai fondamentale per accedere alla maggior parte dei servizi delle amministrazioni pubbliche e sarà sempre più la modalità privilegiata di identificazione nei servizi online di prossimo sviluppo. Per questa ragione l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e gli operatori abilitati presso i Comuni scendono in piazza per aiutare chi ancora non ha Spid.

Gli appuntamenti saranno nelle giornate di domenica 11 e sabato 17 settembre dalle 18 alle 20, venerdì 16 settembre dalle 20 alle 22, nell’ufficio degli assistenti civici in largo della Repubblica a Lugo. Per attivare l’identità digitale è necessario avere a disposizione un indirizzo email e il proprio numero di cellulare, un documento di identità e la tessera sanitaria o codice fiscale in corso di validità.

Un corso formativo gratuito di 10 ore per chi vuole gestire meglio il proprio cane

Iniziativa promossa da Comune, Ausl e canile: 30 posti a disposizione

Cane GuinzaglioConoscere meglio il proprio cane e a gestirlo in modo responsabile è l’obiettivo di un corso formativo gratuito a Cervia per i proprietari di cani e chi ha intenzione di prenderne uno. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Cervia in collaborazione con il Servizio Veterinario dell’Ausl e con l’Associazione Arca 2005-Canile di Cervia.

Il fine è quello di consentire l’integrazione dell’animale nel contesto sociale, conoscere le responsabilità civili e penali dei proprietari e dei detentori nonché le regole di convivenza e di pubblica sicurezza. Le iscrizioni si raccolgono entro il 26 settembre 2022 (a questo link) e il numero massimo è di 30 partecipanti. Gli incontri si svolgono nella saletta di piazza XXV Aprile dalle 20.30 alle 22.30 tutti i giovedì dal 6 ottobre al 3 novembre con prova pratica e test finale venerdì 4 novembre.

Questi i relatori del corso: Andrea Malmerenda (Medico veterinario specializzato in comportamento animale); Cristina Liverani (Medico veterinario Servizio Veterinario AUSL della Romagna-Ravenna); Silvia Tonon (Educatore cinofilo professionista riconosciuto dal CSEN e OPES cinofilia); Matteo Galliani (Medico veterinario-Direttore Sanitario del Canile di Cervia); Maria Adinolfi (Presidente Associazione Arca 2005 -OdV)

Ai primi 15 iscritti che frequentano il corso e superano il test finale viene offerto uno sconto su un pacchetto di lezioni pratiche al Centro Cinofilo BdogS-Cannuzzo di Cervia, che si tengono nei mesi autunnali.

Per informazioni: Ufficio Anagrafe Canina viale Roma 33, 0544 979221 (orari 8.30-13.00 dal lunedì al venerdì, il giovedì anche 15,00-17,00) anagrafecanina@comunecervia.it

All’Ironman anche il “paziente 1” di Codogno: «Il Covid non ha lasciato strascichi»

Mattia Maestri, 40 anni: «Dalla malattia ho imparato a godermi molto di più quello che ho»

Mattia MaestriTra le migliaia di partecipanti all’Ironman, la gara di triathlon estrema in programma nel weekend  del 17-18 settembre a Cervia, ci sarà anche Mattia Maestri, il cosiddetto “paziente 1” di Codogno, il primo italiano a cui è stato diagnosticato il Covid-19, oltre due anni fa.

40 anni, Maestri ha spiegato la sua decisione al quotidiano La Repubblica in edicola ieri, 7 settembre. «Da tutta questa esperienza, dalla malattia, ho imparato a godermi molto di più quello che ho – ha dichiarato -. È questo il messaggio che mi sento di dare alle persone: vivete la vita giorno per giorno, dedicatevi alle vostre passioni – che siano la famiglia, lo sport o il lavoro – non rimandate a domani quello che potete fare oggi».

Maestri ha iniziato la preparazione per l’Ironman circa un anno fa, «è un sogno nel cassetto che ho ripreso in mano. In un certo senso per me è un simbolo di rinascita».

Ricoverato per tre settimane in rianimazione, «ho la fortuna di non avere nessun tipo di strascico – ha detto a Repubblica -, la malattia non ha lasciato nessun segno sul mio corpo. Dopo due anni sono tornato come prima, sto bene e mi sento bene».

Un pensiero particolare sarà rivolto al padre, morto a causa proprio del Covid. «Come spesso succede ho iniziato ad appassionarmi allo sport – al calcio, per prima cosa – tramite mio padre ed è una passione che condividevo con lui. Anche se lui forse avrebbe gradito che mi dedicassi a sport un po’ più “tranquilli”. Comunque era sempre contento di quello che facevo. E quando scenderò in gara, tra qualche giorno, il mio primo pensiero sarà per lui».

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