Dal 28 marzo al 9 aprile, le classi che si muoveranno nel modo più sostenibile verranno invitate a un evento finale
Il Comune di Ravenna, anche quest’anno, promuove la campagna “Siamo nati per camminare”. L’iniziativa, che si svolgerà dal 28 marzo al 9 aprile, si rivolge alle bambine e ai bambini per promuovere la mobilità pedonale e sostenibile nei percorsi casa-scuola.
Sono otto le scuole del territorio ravennate che parteciperanno: la scuola dell’infanzia Polo Lama sud, le primarie Bartolotti di Savarna, di San Pietro in Campiano (plesso Compagnoni), di Classe, Camerani, Mordani e la primaria Pascoli di Sant’Alberto. Infine, la scuola secondaria di primo grado Novello.
Nell’arco delle due settimane della campagna le modalità di spostamento dei ragazzi saranno registrate e le classi che si muoveranno nel modo più sostenibile verranno invitate a un evento finale, durante il quale saranno anche realizzati dei giochi in strada inventati dalle classi che hanno aderito.
Il tema di quest’edizione è “A che gioco giochiamo?” e richiama al ruolo della strada come spazio di gioco per stimolare la socialità e lo sviluppo psicofisico dei bambini.
Una campagna che vuole rimettere al centro gli spostamenti pedonali e ciclabili, per poi arrivare all’utilizzo del trasporto pubblico locale o delle iniziative virtuose di car sharing e car pooling.
«Attraverso questo progetto – dichiara Gianandrea Baroncini, assessore alla Transizione energetica e alla Mobilità – vogliamo non solo proporre un’esperienza positiva alla comunità scolastica, ma anche contribuire alla grande raccolta dati collettiva sui chilogrammi di CO2 che altrimenti sarebbero stati emessi proprio davanti agli spazi di ingresso delle scuole».
Il movimento Fridays for Future ha promosso lo sciopero globale, con Legambiente, anche contro nuove estrazioni
Alcune decine di studenti hanno partecipato nella mattina di oggi, 25 marzo, a un corteo indetto a Ravenna dal comitato locale del movimento Fridays for Future.
Si tratta dello sciopero globale per il clima (a cui hanno aderito anche diversi adulti) portato avanti da qualche anno a livello internazionale. Tra i ragazzi i soliti manifesti e cartelli per chiedere una svolta in termini di politiche ambientali.
Tra le associazioni che hanno partecipato anche Legambiente, cavalcando la protesta contro nuove estrazioni a fronte degli appelli ad aumentare invece la ricerca di gas che si stanno levando da più parti, in questo periodo di crisi internazionale che ha evidenziato la dipendenza italiana dalle fonti fossili della Russia.
A Lugo sta per partire una raccolta firme e nasce una nuova pagina Facebook contro il nuovo sistema senza cassonetti
“Rivogliamo la possibilità di buttare i rifiuti quando fa comodo a noi, non quando volete voi”. Non lascia spazio a incomprensioni lo slogan utilizzato dagli ex candidati a sindaco di Lugo, Davide Solaroli (con il centrodestra) e Mauro Marchiani (per il Movimento 5 Stelle) per lanciare la nuova pagina Facebook “Raccolta differenziata sì – Disagi No”, un gruppo nato per «dare voce a tutti i cittadini – scrive Solaroli sul suo profilo Facebook visibile a tutti gli utenti – che si trovano in grande difficoltà a seguito della rimozione dei cassonetti dei rifiuti organici e indifferenziati». I due consiglieri comunali portano avanti la campagna affianco a Lorena Zoratti, privata cittadina e prima promotrice dell’iniziativa.
A Lugo e nei comuni della Bassa Romagna è entrata a regime la raccolta differenziata con sistema “porta a porta misto”, come sta accadendo anche a Ravenna, dove però sono ancora presenti i cassonetti per i “ritardatari”. In Bassa Romagna, invece, la rimozione dei cassonetti ha portato ad alcune proteste plateali e denunce pubbliche.
Non sono stati fatti comunicati alla stampa, ma il “manifesto” dell’iniziativa Solaroli-Marchiani-Zoratti è contenuto in un post su Fb dell’ex candidato di centrodestra: «I disagi sono molteplici: da chi ha anziani, disabili, bambini che utilizzano i pannolini e che devono tenersi olezzi in casa per giorni, a chi ha ricevuto bidoncini per la propria attività, che non sono sufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero. La frequenza dei passaggi è assolutamente esigua e quando arriveranno, a breve, le alte temperature, tutto questo pattume tenuto in giardini, cortili, case, sarà meta di topi, scarafaggi, mosche ed altri simpaticissimi insetti, che attirati dall’odore, banchetteranno in casa nostra. Non siamo contro la raccolta differenziata, che in moltissimi già facevamo conferendo i rifiuti negli appositi cassonetti predisposti, ma non siamo d’accordo che siano gli altri a decidere quando e cosa dobbiamo buttare. Si sta creando un disagio quotidiano a tutti, che si potrebbe risolvere con cassonetti con apertura a scheda e sorveglianza con telecamere, per punire gli incivili che hanno abusato in passato». A breve partirà anche una raccolta firme.
E nelle aree forestali è stabilito il divieto assoluto di accendere fuochi o “produrre scintille”
È stato disposto dall’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, a partire da domani, sabato 26 marzo, e almeno fino alla mezzanotte di domenica 3 aprile, lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi a causa dell’aggravarsi delle condizioni di siccità.
Il codice, da giallo (fase di attenzione) diventa arancione (stato di grave pericolosità).
Con l’innalzamento dei livelli di pericolo è stabilito il divieto assoluto di accendere fuochi o di utilizzare strumenti “in grado di produrre fiamme, scintille o braci all’interno delle aree forestali”.
Sono inoltre vietati gli abbruciamenti di residui vegetali agricoli.
Chi viola queste prescrizioni o adotta comportamenti che possono innescare un incendio rischia sanzioni penali e amministrative.
Sono state attivate sul territorio anche le squadre di avvistamento dei volontari Aib (Antincendi Boschivi).
Chiunque può contribuire alla tutela del territorio segnalando l’avvistamento di un focolaio d’incendio: i numeri a cui fare riferimento sono il 115 (pronto intervento dei Vigili del Fuoco) e il 1515 per le emergenze ambientali (Carabinieri Forestali).
In proiezione al CinemaCity l’ultimo film del regista e drammaturgo ravennate, che racconta il Poeta e la sua confraternita, interamente girato a Ravenna e impreziosito dalla partecipazione sul set dei cittadini
La presentazione del film “fedeli d’Amore” a Ravenna
È in programmazione al CinemaCity di Ravenna per tutto il fine settimana fedeli d’Amore, l’ultima fatica cinematografica del regista e drammaturgo Marco Martinelli, storico fondatore del Teatro delle Albe. La presentazione sugli schermi del multisala ravennate è prevista per il Dantedì, venerdì 25 Marzo, alle 20.45. Prima della proiezione la pellicola verrà presentata dal regista insieme all’assessore alla cultura Fabio Sbaraglia e l’attrice Ermanna Montanari , mentre saranno presenti in sala figure di rilievo del mondo del cinema come Luca Mosso, direttore del Filmmaker Festival di Milano.
Il film, incentrato sulla figura di Dante Alighieri e di alcuni suoi illustri amici, intellettuali e poeti, come Guido Cavalcanti, riunisti per l’appunto nella confraternita dei “fedeli d’amore”, nasce dalla riscrittura dell’omonimo poemetto scenico firmato da Marco Martinelli. Il testo, tradotto e pubblicato in quattro lingue, ha dato origine a una rappresentazione teatrale dell’opera presentata a livello internazionale, dal Napoli Teatro Festival (dove ha debuttato) fino all’Annaberg Center-University della Pennsylvania, passando per festival come il Festival de Otono di Madrid o Les Journées Théâtrales de Carthage di Tunisi.
Lo spettacolo vantava inoltre una programmazione in più date all’Expo di Dubai, grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi. Purtroppo, a causa della pandemia queste date hanno subito una serie di rinvii fino alla definitiva soppressione della rappresentazione nell’Emirato. A seguito di queste sfortunate imposizioni, a cambiare le carte in tavola del destino del lavoro è stata la direttrice dell’Istitituto di Cultura, che vista l’importanza artistica e letteraria della rappresentazione, ha offerto l’investimento della cifra di denaro destinata all’allestimento dello spettacolo teatrale a Dubai per la registrazione video dello spettacolo a Ravenna, con la successiva proiezione sugli schermi arabi.
Eppure per Martinelli il teatro fatica in qualche modo ad adattarsi alla pandemia, poiché in quanto arte di aggregazione e assembramento, di qui e ora, necessita coinvolgimento e spazi, venendo quindi inesorabilmente penalizzato dalla mera registrazione. Da qui l’idea della realizzazione del film. Il drammaturgo non è infatti nuovo alla trasposizione cinematografica di opere teatrali (comprese le riscritture di pezzi di suo pugno) e si trova con fedeli d’Amore alla quinta esperienza registica in poco più di quattro anni.
fedeli d’Amore è un’opera di 60 minuti, un “polittico in sette quadri” legati tra loro dalla voce narrante di Ermanna Montanari, la cui elaborata ricerca vocale, protagonista dell’opera teatrale, è stata mantenuta integralmente nella trasposizione, insieme all’accompagnamento musicale elettroacustico di Luigi Ceccarelli. Nel rincorrersi delle scene, la voce dell’attrice sarà declinata nelle più diverse situazioni e personaggi: dalla nebbia che filtra nella camera di Dante morente, al demone della fossa o all’asino crociato (che parla rigorosamente solo in dialetto romagnolo) fino alla rappresentazione dell’Italia serva, che in una performance di action painting calpesta sé stessa più e più volte. Intorno alla vocalità di Ermanna gli attori: Sergio Scarlatella nei panni di Dante, Luigi Dadina, Roberto Magnani, ma soprattutto almeno un centinaio di cittadini ravennati, felici di aver prestato il proprio volto alla celebrazione del sommo poeta. Tra questi, sono stati appositamente contattati alcuni dantisti ravennati per vestire i panni dei fedeli, gli intellettuali stretti attorno a Dante nel momento della sua dipartita. Tra gli altri cittadini, a offrire un cameo alla produzione del film anche il sindaco della città, Michele de Pascale, sincero appassionato del poeta fiorentino.
Le riprese sono state effettuate interamente a Ravenna, per la maggior parte all’interno del Molino Lovatelli, location di notevole suggestione e di interesse storico, ceduta gratuitamente alla produzione da Beatrice Bassi e Leonardo Spadoni, sostenitori del progetto. L’antico mulino, già esistente nei primi anni del 1200 fornisce un’ambientazione perfettamente coerente alle figure trattate nella rappresentazione cinematografica, sebbene non si tratti di un vero e proprio film in costume ma piuttosto di un «cortocircuito tra il ‘200 e i nostri tempi» come ha voluto definirlo il regista stesso. Un film di allegorie dove il tempo di Dante si intreccia con il nostro, dove Antonietta, la figlia del poeta, parla con la stessa voce con cui parlano nebbie, asini e demoni. Un mondo al di là dello schermo che si ritrova ad essere ricco di simbolismi e metafore come lo spettacolo che lo precede, un racconto che vuole parlare di Dante partendo proprio dalla sua morte, nel tentativo di trovare una risposta al tristemente poetico dubbio di Martinelli: «Come sarà stata, la fine dell’uomo che ha scritto il Paradiso?».
Non a caso infatti l’uscita della prima del film coinciderà con il Dantedì, giorno convenzionalmente scelto per le celebrazioni riferite al poeta e delle sue opere. Dopo la première, il film resterà in programmazione fino a domenica con due appuntamenti diurni (ore 15.30 e 17.30) e uno serale (ore 20:45).
Inoltre, durante la notte di venerdì 25, la trasmissione “Fuori Orario” di Rai3 dedicherà l’intera programmazione al “Cinema eretico di Marco Martinelli e Ermanna Montanari” trasmettendo la loro filmografia fino alle prime luci dell’alba. Per i meno nottambuli, sarà possibile visionare i titoli su RaiPlay nei giorni successivi.
Appuntamento anche per famiglie all’Alighieri di Ravenna il 26 e 27 marzo con il burattino più famoso del mondo
«Penso che Collodi non volesse porre fine alla vitalità del burattino, ma insistere sulla sua metamorfosi e sul suo processo di maturazione», sottolinea Aldo Tarabella, compositore e regista per Pinocchio, storia di un burattino, la coproduzione con il Teatro del Giglio di Lucca e il Teatro Sociale di Rovigo che conclude la Stagione d’Opera del teatro Alighieri di Ravenna.
Sabato 26 marzo, alle 20.30, e domenica 27, alle 15.30, il burattino nato dalla fantasia di Carlo Collodi trascina gli spettatori in un mondo che unisce la magia del teatro tradizionale a quella delle illustrazioni per l’infanzia e dei cartoni animati, grazie anche a scene e costumi firmati da Enrico Musenich, erede della grande scuola di Emanuele Luzzati. Nei panni del protagonista di quest’opera, rivolta anche alle famiglie, c’è il soprano Leonora Tess, mentre Jacopo Rivani è alla testa dell’Orchestra Corelli, Elisabetta Agostini dirige il Coro Ludus Vocalis e Silvia Contenti cura la coreografia.
Grazie al carnet dedicato, acquistando due biglietti adulti, i ragazzi al seguito sono omaggio. I biglietti last minute (10 euro per tutti e 5 per gli under 18) sono acquistabili alla biglietteria solo nei giorni di spettacolo, a partire da un’ora prima, salvo disponibilità.
L’incidente poco prima dell’alba. Grave la donna che viaggiava con la vittima
Un automobilista di 37 anni è morto e la donna che si trovava di fianco a lui è rimasta gravemente ferita in un incidente stradale, intorno alle 5 di oggi (25 marzo), sull’A14, nel tratto tra Forlì e Faenza, in direzione Bologna, al km 71.
Sono intervenuti i soccorsi sanitari e i meccanici, le pattuglie della Polizia stradale e il personale della direzione terzo tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia.
L’uomo è uscito di strada alla guida della sua Audi, senza coinvolgere altri mezzi. La donna che viaggiava sul sedile del passeggero è al Bufalini in gravi condizioni.
Fitta giornata di appuntamenti dedicati al Poeta il 25 marzo, tra la Tomba di Dante, la Classense e Cinemacity con incontri, concerti, presentazione di libri
Il 25 marzo sarà il Dantedì, la Giornata internazionale in memoria del Sommo Poeta, istituita nel 2020. Si celebra nel giorno in cui, nel 1300, Dante Alighieri probabilmente iniziava il suo viaggio nella Divina Commedia.
L’apertura ufficiale sarà alle 10 davanti alla tomba di Dante, con il saluto di Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, e di Paolo Bernardi, dirigente dell’ufficio scolastico regionale. Seguirà poi la lettura di studenti e studentesse del XXVI canto dell’Inferno, il canto di Ulisse.
Alle 10.30 appuntamento alla biblioteca Classense con l’assessore alla Cultura e alla Scuola, Fabio Sbaraglia. Si svolgeranno alcuni eventi del progetto “A scuola con Dante”, dedicati alle scuole e curati dall’assessorato e dall’ufficio scolastico territoriale di Ravenna. A seguire l’Orchestra di Fiati della scuola media Don Minzoni, diretta da Stefano Pecci e formata da giovanissimi studenti, suonerà l’inno e la marcia dell’Aida di Verdi, di cui in questi giorni ricorre il 150esimo anniversario della prima italiana alla Scala di Milano. “L’altro viaggio. La danza nella Commedia” chiuderà la mattinata, con la scuola di danza Accademia Cecchetti, che partecipa alla celebrazione del Dantedì con una coreografia che ci porta nel Paradiso.
Dalle 17 è coinvolta la cittadinanza con un appuntamento davanti alla tomba di Dante con il poeta Nevio Spadoni, che leggerà il XXII canto del Purgatorio, mentre alle 17.30 in sala D’Attorre di Casa Melandri verrà portato il messaggio di Daisaku Ikeda, appassionato lettore dell’opera di Dante e presidente della Soka Gakkai Internazionale, organizzazione buddista mondiale per la pace, la cultura e l’educazione.
Alle 18, sempre in sala D’Attorre è prevista la presentazione del libroIl Dante di Florenskij. Tra poesia e scienza di Natalino Valentini, in dialogo con Giovanni Gardini.
Ultimo evento della giornata alle 20.45 al Cinemacity, dove verrà proiettato il film Fedeli d’Amore di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari. Trasfigurazione per il cinema dell’omonimo poemetto “attorno” a Dante e al nostro presente. Interverranno Ermanna Montanari, Marco Martinelli e Luca Mosso, direttore di FilmMaker Festival di Milano. La proiezione sarà replicata anche sabato 26 (ore 15.30; 17.30 e 20.45) e domenica 27 marzo (ore 15.30 e 20.45). Al “cinema eretico di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari” sarà dedicato anche lo speciale “Fuori Orario”, su Rai 3, nella notte di venerdì 25 marzo (a partire dall’1.20 e fino all’alba).
Altri contributi realizzati in occasione del Dantedì su vivadante.it.
Appuntamento il 27 marzo alle 9.30. Gli organizzatori: «Crediamo nella forza della coesione e vogliamo garantire una vita migliore»
Diversi movimenti della galassia Fridays for future (Fff) a Ravenna – Ecocentrici, Ravenna Must Act, Plastic Free Ravenna, Ravenna Plastic Free, Spazio 2030 e Fridays For Future Ravenna – chiamano a raccolta i cittadini per ripulire insieme la spiaggia di Lido Adriano e la zona della foce dei Fiumi Uniti domenica 27 marzo alle 9.30. L’incontro per chi vuole aderire all’iniziativa di volontariato sarà al parcheggio di viale Alessandro Manzoni, punto di partenza della raccolta.
«Abbiamo scelto di concentrarci su questi luoghi – affermano i promotori dell’iniziativa – dopo aver tristemente riscontrato una presenza di rifiuti di varia natura assolutamente pervasiva e addirittura pericolosa, sentendoci in dovere di agire per ripristinare il benessere e la sicurezza della spiaggia».
«Conosciamo la necessità – aggiungono gli organizzatori – di salvaguardare le aree di nidificazione del fratino, e abbiamo preso contatti con le guardie forestali per assicurarci che le zone che andremo a pulire non siano punti critici. Crediamo che sia giusto impegnarsi in prima persona per garantire una vita migliore alle generazioni future e a quelle di oggi, alla fauna e alla flora che ci circondano. Crediamo nella forza della coesione, e che insieme si possano smuovere montagne e pulire intere spiagge».
Modificata la viabilità del tratto di strada che collega via San Mama e via Ravegnana
Sono terminati i lavori per l’istituzione del doppio senso di circolazione in vicolo Plazzi a Ravenna. La via sarà percorribile in doppio senso da domani, 25 marzo, con queste modalità: chi percorre via San Mama, direzione rotonda Irlanda, all’altezza di vicolo Plazzi potrà svoltare a sinistra e poi ancora a sinistra in via Ravegnana direzione via Castel San Pietro; chi percorre via Ravegnana, direzione via Castel San Pietro, all’altezza di vicolo Plazzi potrà svoltare a sinistra e poi ancora a sinistra in via San Mama.
La cifra chiesta al consumatore era più alta di quella comunicata dai gestori al ministero come previsto per legge
I prezzi comunicati al ministero, come richiesto per legge, erano inferiori a quelli che poi gli automobilisti hanno trovato alla pompa. Due distributori di Faenza sono stati sanzionati dalla polizia locale (1.036 euro di multa per ognuno) nell’ambito di un’attività investigativa nei confronti dei gestori dei distributori di carburante per evitare manovre speculative ai danni dei consumatori celate dai rincari di queste settimane. Il comando di via Baliatico fa sapere che la stragrande maggioranza degli impianti è risultato in regola.
La polizia locale proseguirà nei controlli anche nel corso dei prossimi giorni, con estensione delle verifiche alla corrispondenza tra prezzi comunicati e prezzi realmente praticati al consumatore finale. L’azione della polizia locale s’inquadra nell’ambito di una generale attività di controllo sulla trasparenza e per la tutela dei consumatori, che risulta ancora più necessaria in questo periodo e sul fronte dei carburanti alla luce della impennata dei prezzi causata dalla crisi internazionale per la guerra in Ucraina.
Le esigenze della pandemia hanno portato a sperimentare nuove soluzioni ora inserite nei sistemi della centrale operativa (3,5 milioni di euro all’annno per la gestione della struttura). Il servizio di soccorso compie 30 anni: il 26-27 marzo open day per i cittadini in viale Randi a Ravenna. Nel 2021 in Romagna ricevute in totale 200mila chiamate: l’ambulanza è partita 130mila volte, l’elicottero è decollato 700 volte (un’ora di volo costa 1.500 euro)
Un operatore della centrale 118 a Ravenna
Negli anni ’90 una telefonata ti allungava la vita nello spot della Sip (antenata della Tim), trent’anni dopo è una videochiamata che può salvarti la vita per davvero. Il 118 della Romagna, che ha la sua unica centrale operativa a Ravenna in viale Randi, ha inserito nelle procedure di gestione delle emergenze la possibilità di attivare la telecamera del telefonino di chi chiama per la richiesta di soccorso in modo che l’operatore in linea possa avere una visione della scena sul proprio schermo e condividerla con un medico dell’ospedale mentre l’ambulanza viaggia a sirene spiegate. Non serve nessuna applicazione installata sullo smartphone: se si fornisce il consenso, si riceve un sms classico, di quelli che si usavano prima di Whatsapp, e c’è un link da cliccare per avviare la trasmissione della videocamera.
Maurizio Menarini, responsabile della centrale operativa 118 Romagna Soccorso a Ravenna
«È un servizio che abbiamo iniziato a sperimentare con la pandemia per migliorare l’assistenza a distanza – spiega Maurizio Menarini, coordinatore della centrale operativa –. I risultati ottenuti sono stati soddisfacenti e ora è stato inserito in maniera strutturale nei sistemi informatici sui computer degli operatori. Si è rivelata una funzione molto utile anche di recente nel caso di un bambino che stava rischiando un soffocamento per una crisi epilettica». La forza del collegamento sta soprattutto nella possibilità di mostrare le immagini anche a un medico in ospedale: «Si possono fare chiamate a tre e così possiamo dare indicazioni utili a chi è sul posto per iniziare le manovre di soccorso. Stiamo raccogliendo dati su questo aspetto e vediamo che anche solo iniziare il massaggio cardiaco prima dell’ambulanza alza moltissimo le percentuali di sopravvivenza».
È un esempio pratico di come si è evoluta – sfruttando le potenzialità offerte dalle tecnologie ormai in mano a tutti – la macchina del soccorso 118 che compie trent’anni: il 27 marzo del 1992 veniva istituito da un decreto del presidente della Repubblica, dando una conformazione ad alcune iniziative che nella sanità dell’Emilia-Romagna erano cominciate in modo spontaneo dopo la strage di Bologna nel 1980. In occasione del trentennale del 118, nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 marzo è in programma un open day della centrale operativa di viale Randi: il personale farà da guida ai cittadini per mostrare come si svolge l’attività e come lavora l’equipaggio dell’elicottero (per le visite non serve prenotazione, basta presentarsi all’ingresso dalle 9 alle 18 muniti di green pass).
Il 118 in Romagna oggi conta 43 ambulanze, 12 automedicalizzate (chiamate anche mike in gergo) e un elicottero (servizio attivo da 35 anni). Ma la differenza rispetto ad altri territori è data dalla scelta del personale impiegato: medici sulle mike (circa cento che ruotano nei turni con i reparti di pronto soccorso) e infermieri sulle ambulanze (340 in totale), a cui si sommano 290 autisti. Una squadra di quasi settecento persone, dipendenti dell’Ausl nel 90 percento dei casi. In molte altre parti d’Italia le aziende sanitarie hanno scelto l’altra possibilità concessa dalla convenzione regionale: sulle ambulanze stanno soccorritori, volontari o dipendenti di associazioni, che hanno solo una formazione sufficiente per le basilari manovre e quindi le auto con medico a bordo viaggiano maggiormente. «Se il primo che arriva è un infermiere – spiega Menarini – il livello di assistenza è già elevato. Questo ci consente degli standard di prestazione importanti». Il direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori, spinge per rivedere le mansioni permesse agli infermieri: «Credo che sia arrivato il tempo di ampliare l’elenco di cosa può svolgere una figura qualificata come un infermiere».
Nel 2021 il telefono del 118 in viale Randi ha squillato duecentomila volte (la provenienza delle chiamate è distribuita in parti quasi uguali tra le tre province). In 130mila casi è partita un’ambulanza (il 30 percento erano traumi): il 17 percento degli interventi è stato assegnato dalla centrale con il codice rosso e diecimila volte è stato inviato anche il medico. Il 75 percento dei codici rossi ha visto passare al massimo 15-16 minuti tra la telefonata e l’arrivo sul posto del primo mezzo (il protocollo regionale chiede che sia sotto ai 18 minuti). Gli interventi conclusi con il trasporto in ospedale del paziente sono stati 107mila. L’elicottero è decollato circa 700 volte (può operare nell’intervallo che va da mezz’ora prima dell’alba a mezz’ora dopo il tramonto): viene utilizzato per i casi più critici o per coprire zone del territorio lontane dalle strutture sanitarie (un’ora di volo costa 1.400-1.500 euro). Nella primavera 2023 è attesa l’entrata in servizio di un nuovo velivolo dotato di verricello. La gestione della centrale operativa costa 3,5 milioni di euro.