Forza Nuova: «Il 27 agosto ricorderemo l’eroe Muti». Ritrovo fuori dal cimitero

Stanca delle annuali polemiche, la famiglia del gerarca fascista ha rimosso la salma dal camposanto di Ravenna ma gli Arditi d’Italia confermano l’appuntamento

Muti4«Dovranno ingurgitare litri e litri di Maalox poiché domenica 27 saremo presenti, come sempre, a ricordare l’eroe alato Ettore Muti». La responsabile provinciale di Forza Nuova a Ravenna, Desideria Raggi, consiglia dosi massicce del comune farmaco contro la gastrite per i rappresentanti delle istituzioni locali che non vorrebbero lo svolgimento della commemorazione del gerarca fascista ravennate deceduto il 24 agosto del 1943 a Fregene. In prima fila per l’organizzazione c’è anche l’Anai, associazione nazionale arditi d’Italia, che ha deciso di svolgere l’iniziativa anche se il camposanto di Ravenna non ospita più le spoglie di Muti: nelle scorse settimane infatti i familiari, stanchi delle polemiche annuali, hanno rimosso i resti del defunto. Un’operazione fatta con grande riservatezza, al punto che gli stessi sostenitori dell’Anai parlarono di vandalismo contro la tomba per la scomparsa della lapide che invece era stata rimossa non essendo più presente la salma.

Il sindaco Michele de Pascale ha definito sgradita e offensiva la manifestazione per la storia antifascista di Ravenna, chiedendo che l’eventuale autorizzazione della cerimonia impedisca lo svolgimento dentro al cimitero. A quanto si apprende si terrà all’esterno delle mura e, a differenza degli altri anni, non ci sarà una messa. «Considerare una città orgogliosa della propria storia antifascista perché ha dato i natali a ‘Bulow’, che divenne partigiano all’ultimo minuto, c’è solamente da vergognarsi», critica Raggi.

La rappresentante di Forza Nuova non risparmia critiche a chi in questi giorni si è opposto alla celebrazione. Particolarmente dura la critica al vescovo Lorenzo Ghizzoni: «Buffi personaggi folcloristici addobbati di un antifascismo consumistico che puzza di stantio, protetti, coccolati e supportati dalle più alte cariche locali compreso il vescovo, che da ottimo cattocomunista modernista si macchia di peccato, oserei dire mortale, vietando ogni qualsiasi funzione religiosa in memoria di Muti e quindi facendo differenza tra morti di serie A e morti di serie B, iniziano a sbraitare in nome di una strana democrazia, quella totalitaria per la quale o la pensi come loro o sei da contestare, fermare, bloccare, ma come ogni anno».

Raggi conclude rivolgendo un invito al primo cittadinio: «Caro De Pascale, si preoccupi di pensare ai suoi cittadini, dato che di intollerante c’è solamente la sua latitanza nei confronti di tutti quegli italiani ai quali la sua amministrazione ha sempre chiuso le porte in faccia senza dare possibilità di aiuto, senza casa e lavoro, senza dignità. Se le sue parole d’ordine sono antifascismo ed accoglienza indiscriminata, noi rispondiamo con identità ed amor patrio».

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