Ecco tutti i reperti che saranno al nuovo museo archeologico di Classe

L’elenco diffuso dal gruppo La Pigna, che attacca: «È inutile e il Comune dovrà sborsare un milione di euro all’anno a Ravennantica»

Museo Di ClasseEcco la lista completa dei reperti che saranno ospitati nel nuovo museo archeologico di Classe (Cliccando questo link). L’elenco è stato inviato alla stampa dal gruppo d’opposizione della Pigna, che da tempo si batte contro il nuovo museo, considerato dalla lista civica inutile e solo uno sperpero di denaro pubblico (l’investimento si aggira sui 25 milioni di euro, provenienti da Stato, Comune, Regione e Fondazione Cassa).

La Pigna, in particolare, punta il dito contro lo scarso valore (da 10 a 100 euro) della maggior parte dei reperti. «Senza i prestiti del Museo Nazionale, i reperti e i mosaici di Faenza e gli oggetti di Castelbolognese, il Museo di Classe non avrebbe avuto nulla di interessante da esporre», è il commento della consigliera comunale della Pigna, Veronica Verlicchi. Per onor di cronaca va ricordato però come sia sempre stato ribadito dagli stessi proponenti (fondazione Ravennantica in primis) che il valore aggiunto del nuovo museo avrebbe dovuto essere l’aspetto multimediale e, sfruttando le nuove tecnologie, il racconto della storia del territorio, non certo il valore dei reperti in sé.

La Pigna poi continua nella sua battaglia contro il museo mettendo sotto la lente la fase dell’allestimento (in ritardo rispetto ai tempi previsti) e parla di un doppio contributo ricevuto dalla fondazione a fronte di una gara d’appalto dal valore apparentemente più basso, aggiudicata alla ditta individuale il cui titolare, fanno notare dalla lista civica, collaborerebbe già da anni in maniera molto stretta con Ravennantica. Analizzando il bando per l’allestimento «balza all’occhio – scrive Verlicchi – come non sia presente quale condizione per partecipare il possesso dell’attestazione SOA (la certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici, ndr) per la categoria OS6. Per un importo così alto, la non richiesta della specifica attestazione SOA è quantomeno foriera di dubbi. Ho richiesto e sollecitato più volte e senza esito, attraverso uno specifico accesso agli atti, di ricevere la documentazione relativa al bando di gara», rivela Verlicchi che minaccia ora di voler rivolgersi alla procura.

Verlicchi conclude sottolineando nuovamente come – stando anche allo studio di sostenibilità fatto realizzare dalla fondazione – il nuovo museo sarà continuamente in perdita: «Il Comune, cioè noi ravennati – sono le stime della Pigna – dovrà sborsare almeno 1.140.000 euro ogni anno alla Fondazione Ravennantica».

 

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