L’ex capogruppo 5 Stelle su Giulia Sarti: «Ci voltò le spalle e scese a compromessi»

Vandini commenta la vicenda che ha travolto la parlamentare pentastellata: «Umanamente mi dispiace. Che le serva da lezione»

Vandini Sarti

Pietro Vandini in una foto di gruppo con anche Giulia Sarti durante i primi anni del Movimento 5 Stelle

L’ex capogruppo e finora unico candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Ravenna, Pietro Vandini, entra nel dibattito che si è scaldato in questi giorni sulla grillina Giulia Sarti, travolta dalla bufera di Rimborsopoli.

«Giulia Sarti è una di quelle che ha vissuto tutto il percorso del Movimento a partire dal 2008. Era d’accordo con chi segnalava la deriva che stava prendendo il Movimento e lei stessa veniva definita dissidente perché manifestava pubblicamente il suo dissenso verso certe dinamiche interne – scrive Vandini –. Considerava Bugani (il consigliere e referente regionale del Movimento 5 Stelle, con cui Vandini si è scontrato spesso, ndr) uno degli elementi più negativi all’interno del progetto, colpevole di aver contribuito alla distruzione della base in favore di chi ha reso quel progetto politico, ciò di cui tutti ora possono prenderne coscienza. Sapeva tutto quello che stava succedendo a Ravenna come in tanti altri territori della nostra regione, ma ha deciso di fare finta di nulla. Lei come Michela Montevecchi».

«A un certo punto – continua Vandini – ha fatto una scelta, ha scelto di voltare le spalle agli amici (quelli veri) per mantenere le posizioni che era riuscita a raggiungere, accettando compromessi inaccettabili. Da quel momento è sparita, ha smesso di parlarci, di confrontarsi, ma soprattutto ha smesso di essere se stessa. Ha scelto persone che le dimostravano vicinanza solo per tornaconto personale, all’interno di un partito nel quale oramai erano quelle le regole. Lei come Michela Montevecchi. Non voglio il pubblico patibolo semplicemente perché non mi va di essere come loro, ovvero quelli che hanno trasformato il Movimento in qualcosa di vergognoso. Io credo inoltre che non sia tanto lontano dalla realtà il fatto che altri le abbiano indicato di percorrere la strada che ha percorso, ma loro sono furbi. Esatto, furbi, non amici. Adesso infatti ci hanno messo un secondo a scaricarla e a prendere le distanze. Alle scorse politiche facevano fatica a trovare dei candidati credibili sui territori, candidati che inoltre dovevano andare bene a Bugani, di conseguenza faceva comodo avere delle persone come Giulia Sarti che si erano già fatte conoscere durante una prima legislatura in Parlamento. Che sia da monito per tutti quelli che credono ancora nella caratura umana di coloro che si dimostrano “amici” solo perché gli torna utile. Un soffio di vento e vi scaricheranno addosso tutto l’odio e l’indifferenza possibili. Pensateci bene prima di farlo perché prima o poi toccherà anche a voi. Giulia lo ha fatto, ha scelto e ora ne pagherà le conseguenze. Lo dico con sincerità, umanamente mi dispiace perché non butto via anni e anni di esperienze ed emozioni, vere, vissute assieme.  Che le serva da lezione almeno, buona fortuna».

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