Ai Musei San Domenico dal 27 marzo la grande mostra sulla Maddalena

Tra i grandi maestri presenti Masaccio, Tintoretto, Canova, Delacroix, Chagall, De Chirico…

Guttuso

Renato Guttuso, Crocifissione, 1941

Manca oramai poco a Forlì all’apertura dell’attesa mostra Maddalena. Il mistero e l’immagine che mira per l’appunto ad indagare, attraverso alcune delle più preziose e affascinanti opere d’arte di ogni tempo, dal III sec. d.C. al Novecento, il mistero irrisolto, che ancora inquieta e affascina, della figura di Maria di Màgdala.

La mostra, che inaugurerà il 26 marzo ai Musei San Domenico, aprirà i battenti al pubblico il 27. Un percorso grandioso che va dai precedenti iconografici di epoca classica pre-cristiana, centrati sull’estetica del dolore e la teatralità delle emozioni, lungo il Medioevo il Rinascimento e il Barocco, fino alle rappresentazioni ottocentesche e novecentesche nelle quali la figura di Maddalena diviene emblema della protesta e del dramma di un’epoca.

A lei l’arte, la letteratura, il cinema hanno dedicato centinaia di opere e di eventi. L’arte soprattutto, ponendola al centro della propria produzione, e dando vita a capolavori che segnano, lungo la trama del tempo, l’arte stessa e i suoi sviluppi.

Tra i grandi maestri presenti in mostra, affascinati dalla figura della Maddalena, sono presenti Masaccio, Crivelli, Van der Weiden, Bellini, Perugino, Barocci, Savoldo, Mazzoni, Tiziano, Veronese, Tintoretto, Domenichino, Lanfranco, Mengs, Canova, Hayez, Delacroix, Böcklin, Previati, Rouault, Chagall, De Chirico, Guttuso, Melotti, Sutherland, Bill Viola.

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