Calligraphie: da Cristallino all’editoria Seguici su Telegram e resta aggiornato L’associazione pronta ad aprire a Cesena un’officina creativa che sarà «un cantiere in divenire» Un’opera di Yuki Harada Più che un Associazione Calligraphie, l’associazione culturale cesenate attiva dal 2000, è un progetto multiforme, protagonista dell’orizzonte culturale del nostro territorio e rappresenta probabilmente una delle esperienze più innovative della scena italiana contemporanea. Calligraphie porta avanti una sua visione e pratica della progettazione, promozione e produzione di manifestazioni che, pur dovendo rientrare nella banalissima categoria degli eventi, non sono affatto eventi, ma scansioni di un progetto rizomatico che riesce sempre a essere profondamente coerente negli obiettivi, negli indizi, nella capacità di suggerire nuove direzioni al nostro orizzonte culturale. A guidare Calligraphie c’è Roberta Bertozzi, poetessa (le sue poesie sono state incluse nell’antologia curata da Giancarlo Pontiggia Il Miele del Silenzio del 2009), curatrice delle mostre e dei volumi, teorica discreta dell’associazione, insieme al grafico Massimo Proli; con loro una pletora di artisti, tra i più raffinati dell’area romagnola territorio, curatori, intellettuali che spaziano da Vanni Balestracci e Francesco Bocchini e arrivano a Daniele Torcellini, Chiara Guidi, Sandro Pascucci – solo per fare alcuni nomi. Cristallino, la piattaforma multidisciplinare sperimentale nata nel 2013, è ormai un landmark culturale dell’area Romagna, diventata transumante nell’edizione 2016 nell’area vasta Romagna (con più successo delle esperienze amministrative) attraverso gli studi di artisti.Dal prossimo autunno – questa è la novità – Calligraphie inaugurerà una vera e propria officina creativa, a Cesena, nella zona dell’ex zuccherificio: «Sarà – secondo le parole di Roberta Bertozzi – un vero e proprio cantiere in divenire, uno spazio espositivo, di progettazione, per eventi, incontri, workshop e conferenze, mentre Cristallino resterà itinerante seguendo la formula degli Open Studio del 2016, collegato, ovviamente, a questa nuova sede». In contemporanea con l’overture del prossimo Cristallino e con l’opening del nuovo spazio, ci sarà anche un doppio numero della rivista Edel. Roberta Bertozzi Sempre sul fronte editoriale, all’ultima edizione di Fahrenheit ad Artificerie Almagià a Ravenna, l’associazione cesenate ha presentato l’anteprima dell’ultimo catalogo della serie In-Plano, Neo Japo Japanese che, dedicato alle opere delle tre artiste giapponesi Shoko Fukomoto, Yuki Harada, Miho Ishihara, segue la monografia dell’artista giapponese Katsu Ishida: una mappatura esaustiva delle proposte più intense della scena contemporanea giapponese. Recentissima è anche la presentazione della mostra (al momento non ancora accompagnata da un volume d’arte) dell’artista francese Mad Meg alla Galleria Gasparelli di Pesaro. Sono cinque artisti molto diversi, uniti però da un approccio calligrafico, vicino al paradosso contemporaneo dell’arte che, in uno spazio sempre più pervaso dai nuovi media, si fa sempre più attenta alla pratica che, in questo caso, diventa determinata, attenta, dolcemente pittorica in alcuni casi (Fukumoto) con esiti dolcemente redoniani, oppure citazionista dell’ à-plat orientale ( Harada), nel Sumi-e zen (pittura nera) di Ishihara, nelle pregiate carte Lokta di Ishida, sino a farsi squisita nel disegno e ferocemente politica nella poetica come nella francese Mad Meg. Sarebbe tuttavia fuorviante definire queste poetiche soltanto “calligrafiche”, perché si accompagnano a un’intenzione che è e resta ideologica: quella di dare voce a uno scenario culturale alternativo, nel quale la pratica artistica diventa metafora, ampliamento di confini, metodo di indagine sulla realtà per una possibile e bellissima ricostruzione del mondo. L’indagine di Calligraphie, quindi, si allarga a scenari internazionali segnati da un’autonomia di sguardo e di poetica, stabilendo connessioni in grado di stabilire nuove direzioni o costruendone di differenti. Total1 0 0 1 Forse può interessarti... Affreschi: la scuola riminese a Ravenna Teresa Ciabatti: «Stavo raccontando da anni la stessa cosa» Dove il Risorgimento non è come te lo aspetti Seguici su Telegram e resta aggiornato