Blooms Recordings, una nuova etichetta, alla ricerca dell’anima

La presentazione con un mini-festival all’Hana-Bi «Ci interessa quello che comunicano gli artisti»

Simone Ricci

Simone Ricci

Giovedì 23 agosto dalle 18.30 al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna va in scena un mini-festival per presentare la neonata Blooms Recordings, branca della storica etichetta PMS Studio di Alfonsine creata nei mesi scorsi allo scopo di promuovere sonorità meno pop e più di ricerca rispetto alla “casa madre”, pur restando in un ambito rock, inteso in senso lato.

Fanno parte della nuova etichetta i ravennati Yesterday Will Be Great (dark-wave), The Nude (rock-ambient elettronico) e Luca Maria Baldini (tra chitarra ed elettronica); i pesaresi Light Years Away (post-rock/dream-pop) e le due bolognesi Paolo Doesn’t Play With Us (indie-folk). Tutti si esibiranno al festival (ad eccezione di The Nude, progetto solista di Simone Ricci che già suonerà con gli Yesterday Will Be Great).

A curare la direzione artistica dell’etichetta lo stesso Simone Ricci e il giornalista Alessandro Fogli, a cui abbiamo chiesto cosa li abbia spinti in questa avventura.

Perché, nel 2018, impegnarsi a sviluppare un’etichetta discografica?
«Era il nostro sogno, quello di due semplici amanti della musica, che siamo riusciti a realizzare grazie al supporto del discografico e proprietario della label Pms, Raffaele Montanari. Il nostro desiderio, tramite una continua attività di scouting, è quello di fare ascoltare al pubblico nuove band in un ambito, chiamiamolo per intenderci indie, che in Italia rimane comunque abbastanza ai margini, al di là di alcuni exploit».
A quale tipo di artisti siete interessati?
«Quello che ci interessa davvero di un artista è la sua anima, perche l’arte è un modo di comunicare: ci piacciono gli artisti che ci fanno sognare, che intraprendono strade poco convenzionali, lontane dalla dozzinalità. Le vie di certi tipi di folk, di elettronica o del rock piu viscerale: l’importante non è l’etichetta che gli si da, l’importante è quello che comunica».
Quale deve essre, in un’epoca in cui non si vendono più dischi, il vostro ruolo?
«Il ruolo dell’etichetta è sempre importante, è solo cambiato il modo in cui si fruisce del prodotto. Le nostre produzioni si prendono anche cura della parte grafica e video, particolari sempre piu importanti nell’era digitale in cui ormai si muove la musica. I dischi si continuano a vendere, solo in forma diversa, dare la possibilità a un artista di esprimersi dandogli mezzi adeguati, struttura e sostegno è fondamentale, anche per farlo continuare nel suo percorso senza cadere in compromessi che ne minerebbero l’autenticità».

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