Terza edizione di Purtimiro, il festival del barocco arriva al teatro Rossini

Sono 18 gli appuntamenti in programma, dal giovedì alla domenica, con l’importante novità di sei concerti pomeridiani all’oratorio di Sant’Onofrio

Purtimiro 2018

Purtimiro 2018

Inizia domani, giovedì 27 settembre, e si concluderà il 14 ottobre la  terza edizione del festival barocco al Teatro Rossini di Lugo con la direzione musicale di Rinaldo Alessandrini: in programma ci sono diciotto eventi musicali dei quali tre dedicati al genio di Bach. Poi l’opera in prima moderna “Arminio” di Bononcini, l’oratorio “Ester, liberatrice del popolo ebreo” di Stradella, la serenata “Aci, Galatea e Polifemo” di Händel e uno spettacolo su musiche di Monteverdi.

Sei i concerti pomeridiani in Sant’Onofrio. Oltre ad Alessandrini e al suo Concerto Italiano in residenza, sul palco i più noti interpreti barocchisti italiani: Vanni Moretto con Atalanta Fugiens, Alfredo Bernardini e l’Ensemble Zefiro, il Sogno Barocco con Paolo Perrone, l’Imaginarium Ensemble con Enrico Onofri, l’Alea Ensemble, la Cappella Augustana con Matteo Messori. Fra i cantanti spiccano i nomi di Sara Mingardo, Francesca Aspromonte, Silvia Frigato, Raffaele Giordani, Filippo Mineccia, Carlo Vistoli e Furio Zanasi.

Sono diciotto gli appuntamenti barocchi, dal giovedì alla domenica, con l’importante novità dei sei concerti pomeridiani all’Oratorio di Sant’Onofrio il sabato e la domenica alle ore 18, a mo’ di preludio dell’evento serale al Teatro Rossini. Il 27 settembre si inizia  nel nome di Johann Sebastian Bach giovedì 27 settembre alle ore 20.30 con l’esecuzione delle “Quattro ouvertures per orchestra Bwv 1066-69″. Rinaldo Alessandrini e il Concerto italiano ne saranno gli interpreti.

Enrico Onofri

Enrico Onofri

Venerdì 28 settembre il gruppo Atalanta Fugiens  diretto da Vanni Moretto sarà invece il tramite del genio barocco del giovane Georg Friedrich Händel: in programma la sua Serenata a tre voci su libretto di Nicola Giuvo “Aci Galatea e Polifemo” composta nel 1708 per le nozze del duca di Alvito, coi cantanti solisti Alicia Amo, Marta Fumagalli e Mirco Palazzi. Sabato 29 settembre ecco “Boccherini Sacro e Profano” un omaggio all’autore del celebre Minuetto, sia nel repertorio sacro (Stabat Mater) che in quello profano (quartetti e quintetti) nel bel recital di Francesca Aspromonte, il soprano rivelazione dei nostri giorni, con l’Alea Ensemble, quartetto d’archi italiano con strumenti originali che per l’occasione verrà integrato dal chitarrista Matteo Mela e da Riccardo Coelati Rama al violone.

Clou dell’intero festival domenica 30 settembre alle 20.30 con la prima riproposizione in epoca moderna dell’opera “Arminio” di Antonio Maria Bononcini (1677-1726), l’operista nato a Modena e attivo a Londra e Vienna, fratello di Giovanni e figlio del forse più noto – almeno nell’ambito strumentale – Giovanni Maria Bononcini, nativo di Zocca. L’opera, che conobbe la sua prima esecuzione il 26 luglio 1706 a Vienna e si avvarrà della revisione critica dello stesso Alessandrini, è uno dei migliori esempi di ‘teatro barocco viennese’, ambientata ai tempi della battaglia di Teutoburgo in Bassa Sassonia (9 d. C.), allorché il condottiero germanico Arminio sterminò con l’astuzia oltre ventimila soldati romani guidati dal generale Publio Quintilio Varo. Per l’occasione verrà eseguita in forma di concerto da un gruppo di giovani cantanti italiani emergenti, tutti reduci da una specifica preparazione nel canto barocco: Giulia Bolcato, Benedetta Corti, Valeria Girardello, Alessandro Ravasio, Enrico Torre, i quali si uniranno a Raffaele Giordani e al Concerto Italiano con Rinaldo Alessandrini sul podio.

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Alessandro Rinaldini 

La seconda settimana di Purtimiro 2018 si aprirà giovedì 4 ottobre col concerto “Venezia, Roma, Napoli”, cioè concerti e cantate di Vivaldi, Scarlatti, Corelli, Durante e Pergolesi tutti appartenenti alle cosiddette tre scuole del barocco italiano (veneziana, romana, napoletana), con Rinaldo Alessandrini, il Concerto Italiano e la partecipazione del soprano Sonia Frigato e del trombettista Gabriele Cassone.

“1700” è invece il suggestivo titolo del concerto di venerdì 5 ottobre, ovviamente riferito all’anno in cui furono pubblicate tutte le musiche strumentali ivi eseguite di autori meno noti quali Evaristo Dall’Abaco, Michele Mascitti, Giuseppe Brescianello, Nicola Fiorenza e di tre giganti come Baldassare Galuppi, Francesco Geminiani e Antonio Vivaldi.  Ad Alfredo Bernardini e al suo eccellente gruppo strumentale Ensemble Zefiro è affidato il concerto di sabato 6 ottobre dal titolo “Harmoniemusik”, interamente dedicato ad arrangiamenti d’autore per ottetto di fiati di opere di Mozart (Nozze di Figaro e Don Giovanni) e Rossini (Barbiere di Siviglia).

“Diversi tipi d’amore” è l’originale spettacolo con musiche di Claudio Monteverdi, Biagio Marini E Luigi Rossi ideato da Rinaldo Alessandrini, che ne firma anche regia, scene e costumi, in programma domenica 7 ottobre: è una nuova drammaturgia scenica delle più belle pagine dalle opere Il ritorno di Ulisse in patria e L’incoronazione di Poppea di Monteverdi in cui si esplicano i vari tipi di amore, dall’amore interessato a quello mendace, dalla scoperta dell’amore all’amore ritrovato, subdolo, umiliato, nostalgico, fino al trionfo dell’amore. Il tutto con la partecipazione di grandi interpreti vocali del barocco quali Sara Mingardo, Arianna Venditelli, Carlo Vistoli, Elena Biscuola, Valerio Contaldo, Raffaele Giordani e Furio Zanasi.

Di nuovo Bach per l’apertura dell’ultima settimana di Purtimiro 2018, giovedì 11 ottobre al Teatro Rossini, e un titolo piuttosto ingombrante: “Caffè Zimmermann”. Di Johann Sebastian Bach per l’occasione Rinaldo Alessandrini e il Concerto Italiano eseguiranno infatti la Cantata “Non sa che sia dolore” per soprano, traverso e archi BWV 209, poi il Concerto per cembalo e archi in re maggiore BWV 1054, infine la celeberrima Kaffekantate BWV 211 (Cantata del caffè). Interpreti vocali Francesca Boncompagni, Raffaele Giordani e Salvo Vitale.

Venerdì 12 ottobre: “Sospiri di dolore… sospiri d’amore” è il bel titolo di argomento inequivocabile col gruppo il Sogno Barocco  diretto da Paolo Perrone e la partecipazione straordinaria del contraltista Filippo Mineccia. Un florilegio di arie e cantate sacre del barocco italiano con musiche di Mannelli, Gasparini, Stradella, Durante, Caldara, Bisso.

Sabato 13 ottobre sarà la volta del concerto “Non udite lo parlare” (La parola al violino barocco) con l’Imaginarium Ensemble diretto dall’eminente violinista Enrico Onofri: un programma dedicato al rapporto tra voce umana e virtuosismo strumentale italiano dal primo Seicento sino al tardo Barocco, con opere di Cima, Virgiliano, Rognoni, Rognono, Castello, Uccellini, Pandolfi Mealli, Bonporti e Corelli.

Grande concerto di chiusura del festival Purtimiro 2018 domenica 14 ottobre con l’esecuzione integrale di un assoluto capolavoro del barocco romano: l’Oratorio in due parti “Ester, liberatrice del popolo ebreo” su libretto di Lelio Orsini del grande e mai sufficientemente lodato Alessandro Stradella (1639-1682). Rinaldo Alessandrini ne sarà quasi sicuramente storico interprete con il Concerto Italiano al gran completo.

Fra i sei concerti pomeridiani all’Oratorio di Sant’Onofrio (inizio alle ore 18) spiccano i tre appuntamenti per coppie di strumenti – “A due violini”, “A due violoncelli”, “A due arpe” – con grandi interpreti barocchisti come Luca Giardini, Mauro Valli e Mara Galassi (29 settembre, 6 e 14 ottobre), il programma monografico bachiano col flautista Marcello Gatti e il cembalista Francesco Corti (30 settembre), il programma “Vesuvio” con musiche barocche napoletane col gruppo Arsenale Sonoro di Boris Begelman (7 ottobre), infine “Italo-Teutonica Musa” con musiche di Steffani, Lotti e Händel con la Cappella Augustana di Matteo Messori (13 ottobre).

Molto apprezzati dal pubblico, sono confermati anche nel 2018 tre “Incontri col barocco” a cura del musicologo Enrico Gramigna alla Sala Baracca della Rocca Estense (a ingresso libero): il 28 settembre (Händel e Bononcini), 5 ottobre (La trascrizione), 12 ottobre (L’oratorio).

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