Le multe non sono uguali per tutti

Con Bologna che ha esordito come primo grande comune di Italia con il limite dei 30 km orari in città e il cosiddetto Fleximan nel nord Italia che rischia di diventare un eroe popolare nella sua battaglia contro gli autovelox a colpi di flessibile, il tema delle sanzioni a chi infrange i limiti di velocità è quanto mai attuale.

A Ravenna alla fine dello scorso anno è stato installato il primo velox dentro la città: via Bellucci, un rettilineo dove le infrazioni sono numerose. E infatti, nei primi due mesi sono state staccate circa 170 multe al giorno, per la gioia dei ravennati che hanno così risolto alla radice il dubbio di cosa mettere sotto l’albero. L’autovelox è entrato in funzione il 25 ottobre e a fine novembre per molti è arrivata l’amara sorpresa.

Il tema della velocità in città è enorme e, verrebbe da dire, ogni mezzo è lecito per ridurla e rendere la città più sicura. Là dove c’è un divieto o un limite, bisogna farlo rispettare. Certo, come noto, via Bellucci non è esattamente l’unica via in cui il limite veniva spesso superato, chissà quindi se a breve non vedremo apparecchi anche su viale Randi, per nominare una strada a caso.

Per i prossimi autovelox, magari, sarebbe auspicabile anche una più tempestiva comunicazione delle sanzioni per evitare che ci sia qualcuno che, un po’ distratto e poco informato, venga multato quotidianamente per quindici o venti giorni di fila prima di accorgersi che no, in quella via non può più fare ciò che aveva sempre fatto, mentre altri concittadini che da quella via non passano possono continuare a superare i limiti impunemente nel loro percorso casa-lavoro. Sì, certo, la legge consente addirittura 90 giorni di tempo per la comunicazione. In questo senso, quindi, la polizia locale di Ravenna può dirsi virtuosa. Venti giorni sono sempre meglio di novanta, ma a colpi di cento euro alla volta non è comunque poco. La digitalizzazione potrebbe forse servire anche a questo e a rendere più efficace e anche più equo il sistema. Perché sì, insomma, una multa al giorno per quindici o venti giorni per qualcuno può diventare un vero problema, per qualcun altro meno, lo sappiamo.

Comunque sia, accanto agli autovelox speriamo che arrivino anche sempre più piste ciclabili in città per una viabilità quotidiana dei residenti più sicura per tutti, mentre aspettiamo di vedere come andrà l’esperimento Bologna…

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