Il caso di Sant’Apollinare in Classe: in pochi anni dimezzati i visitatori

Nel 2015 crescono invece i biglietti staccati nei monumenti gestiti dalla Curia che però dieci anni fa erano quasi 200mila in più

A fine novembre, ultimi dati disponibili, sono stati circa 380mila gli ingressi ai monumenti di Ravenna gestiti dalla Curia, quelli più noti e prestigiosi (San Vitale e Galla Placidia, Sant’Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano e Museo Arcivescovile), 8mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e con buone prospettive in vista della chiusura dell’anno, essendoci stato molto movimento, piùdel2014 – assicurano dalla Diocesi – per il ponte dell’Immacolata. Una crescita che però confrontata con i dati del passato non può che far venire nostalgia a Curia e addetti ai lavori: nel 2005, per esempio, gli ingressi furono addirittura 597mila.

Per quanto riguarda invece i monumenti ravennati gestiti dallo Stato, clamoroso è senza dubbio il crollo di visitatori accusato nel corso degli anni dalla basilica di Sant’Apollinare in Classe: nel 1996, secondo i dati ufficiali presenti sul sito del ministero, si registrarono 325mila ingressi; quest’anno a fine novembre il dato si assesta a meno della metà (quasi 155mila) probabilmente in calo, a due mesi dalla chiusura, rispetto a quello dell’anno scorso (circa 166mila visitatori). In questo caso va segnalato che nel 1999 l’ingresso alla basilica è diventato a pagamento (oggi il biglietto costa 5 euro), ma nel 2000 furono comunque 268mila gli ingressi e nel 2002 ancora oltre trecentomila.

Al contrario, tra gli altri monumenti statali, da segnalare l’ascesa del battistero degli Ariani (gli ultimi mosaici rimasti in città a ingresso gratuito) che a fine novembre ha già fatto registrare oltre 70mila ingressi contro i 57mila dell’anno scorso. Un numero addirittura quasi triplicato rispetto a 15 anni fa, nel 2000, quando se ne registrarono 24mila (33mila nel 2005 e 40mila nel 2010).

Piuttosto stabile nel tempo l’attrattività invece del Mausoleo del Teodorico, che quest’anno a un mese dalla chiusura è stato visitato da quasi 68mila persone contro i 64mila di tutto il 2014. In questo caso il picco è del 1996, quando furono registrati oltre 100mila ingressi.

Buona la performance del 2015 anche del Museo Nazionale, con quasi 30mila biglietti staccati a fine novembre contro i 25mila dell’anno scorso, per un numero finale che si avvicinerà ai 31mila del 2010 mentre il record spetta sempre al ‘96 con 34mila ingressi.

Infine, destano curiosità gli oltre 12mila visitatori di quest’anno del poco noto palazzo di Teodorico di via di Roma, in linea con i numeri dell’anno scorso e in crescita rispetto ai 7mila di cinque anni fa o i 6mila del 2005.

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