Qualità della vita? A Ravenna secondo la Sapienza non è più «accettabile»

Dopo la top ten sul Sole 24 Ore, la nostra provincia si piazza solo 58esima nella classifica di Italia Oggi realizzata dall’università romana

Dopo il decimo posto ottenuto nella classifica dell’autorevole Sole 24 Ore – in calo rispetto al sorprendente primo posto del 2014 – Ravenna scende addirittura al 58esimo posto nella speciale graduatoria sulla qualità della vita redatta nei giorni scorsi dall’altro quotidiano economico nazionale, Italia Oggi, sulla base di una ricerca dell’università La Sapienza di Roma.

Già l’anno scorso, quando il Sole 24 Ore poneva Ravenna in vetta, su Italia Oggi la nostra provincia si era piazzata a metà classifica (55esima su 110) ma quest’anno la performance continua a peggiorare. E fa male (per chi ritiene attendibile questo genere di studi) ricordare che nel 2011 e nel 2013 Ravenna su Italia Oggi era tra le prime venti in Italia, nel 2010 addirittura tredicesima.

Performance sottolineate da Alvaro Ancisi, decano dell’opposizione ravennate, capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna. «Rispetto alle sei dimensioni di indagine e ai 36 indicatori del Sole – evidenzia Ancisi –, lo studio de La Sapienza è articolato in 9 dimensioni, 21 sottodimensioni e 84 indicatori, che ne fanno il più completo studio statistico sulla qualità della vita in Italia. Non si può dire che l’una indagine sia giusta più dell’altra, essendo diversamente orientate e sviluppate. I primi due posti di Italia Oggi, assegnati a Trento e Bolzano, si differenziano poco dal Sole (4° a Trento e 1° a Bolzano). Ma la differenza è ancora una volta eclatante per Ravenna che finisce al 58esimo posto», fuori della “qualità della vita buona o accettabile” secondo Italia Oggi (e cioè fino al 53esimo posto). «Contribuisce a questo risultato – continua Ancisi – il fatto che La Sapienza abbia tra l’altro indagato, rispetto al Sole, anche sul disagio sociale e distinto, con ampia diversa valutazione, l’ambiente dalla sanità. Nella dimensione sociale, infatti, Ravenna è al pessimo 103° posto, e se, per il Sole, siamo al 2° in “ambiente e salute”, in questa seconda classifica siamo al 55° per la salute e al 40° per l’ambiente. Da qualsiasi parte e con qualsiasi occhio si guardi invece la criminalità, siamo parimenti messi male: al 105esimo posto per il Sole e al 107° per La Sapienza».

Ancisi quindi conclude con quella che lui stesso definisce «un’opinione lapidaria».

«Per fronteggiare il crimine, abbiamo a Ravenna una Procura della Repubblica e forze statali dell’ordine di alta qualità: serve un giro politico di vite a tutti i livelli, legislativo, giudiziario, operativo, amministrativo, da Roma a Ravenna; per ridurre il disagio sociale patologico, in una provincia dagli ottimi o almeno buoni affari e tenore di vita, ricca di volontariato civile, serve riformulare radicalmente l’ordine di priorità della spesa pubblica corrente e per gli investimenti da parte delle istituzioni pubbliche locali».

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