Tutti i numeri del museo d’arte

Dal Comune neanche un euro per le mostre: «Ma noi abbiamo tante eccellenze». Nel 2015 incassati 255mila euro da biglietti e bookshop

Il curatore delle grandi mostre del Museo d’Arte della città di Ravenna, Claudio Spadoni, ha sottolineato le ristrettezze del budget, rispetto alle città vicine e anche rispetto ai primi anni dell’istituzione Mar, nata nel 2002 (vedi intervista tra i correlati). E in effetti, complice anche una legge statale del 2010 che frenava la capacità di spesa in questo comparto da parte dei Comuni, dopo gli appena 50mila euro del 2011, dal 2012 fino a oggi l’Amministrazione a Ravenna ha azzerato il proprio contributo per le attività espositive. Contributo che invece dal 2005 al 2010 è oscillato tra i 370mila ai 620mila euro all’anno, con il bilancio dell’istituzione che è arrivato nel corso della prima legislatura della giunta Matteucci anche attorno ai 2 milioni di euro e oggi invece si assesta a una cifra di poco superiore agli 800mila euro. C’è anche da sottolineare come nei suoi primi anni di vita l’istituzione avesse in carico direttamente collaboratori poi invece entrati nell’organico del Mar, i cui dipendenti sono a carico del Comune: si tratta a oggi di 20 persone (compresa la dirigente comunale Maria Grazia Marini, dirigente ad interim fino a giugno) che pesano sulle casse comunali per circa 720mila euro l’anno.

Dal 2012 in avanti quindi le mostre a Ravenna si realizzano grazie esclusivamente a contributi vari (della fondazione Cassa di Risparmio in particolare, che dal 2014 stipendia anche il curatore Claudio Spadoni) e sponsorizzazioni, una cifra complessiva che dal 2004 al 2015 in media si aggira sui 380mila euro all’anno, ma che l’anno scorso si è assestata sui 295mila euro contro i 511mila del 2014. A questi introiti si devono aggiungere gli incassi da biglietteria e bookshop che in questi 12 anni sono stati in media di 240mila euro all’anno.

Abbiamo chiesto come mai il Comune abbia deciso di continuare a non investire sulle mostre (a differenza per esempio di quanto fa Ferrara) all’assessore alla Cultura, Ouidad Bakkali. «Non si può dire che il Comune non investa sul Mar, perché ha a carico tutti i costi del museo in termini di personale e struttura. Ogni città comunque fa scelte diverse: la nostra ha un numero e una pluralità di attività e di eccellenze che altre non hanno e investiamo risorse importanti sulle nostre istituzioni culturali, sui musei, sulle convenzioni culturali, l’accademia di belle arti, l’istituto musicale Verdi; abbiamo un polo archeologico importante e l’apertura prossima di un nuovo grande museo (quello di Classe all’ex zuccherificio, ndr), stagioni e grandi festival. Abbiamo negli anni cercato un equilibrio che permettesse grazie alle risorse dirette del Comune, della Regione, del ministero e alle sponsorizzazioni di mantenere questa complessità di proposte in vita e in continua crescita. Sul Mar – continua Bakkali entrando nel merito della questione – l’amministrazione contratta direttamente con fondazioni e sponsor privati, che quindi investono sul museo e non altrove. Possiamo continuare a citare e prendere ad esempio la mostre di Forlì o di altri territori, ma lo farei chiedendoci se le città in questione abbiano la pluralità di eccellenze e di proposte di cui sopra. Fatta questa analisi però non mi rassegno all’idea di fare con quello che abbiamo, anzi penso che dovremo lavorare per trovare altre risorse e altri sponsor per rendere le nostre mostre competitive e attrarre nuovi flussi di visitatori».

VISITATORI. Nei 13 anni di attività sotto la direzione di Claudio Spadoni, la media di visitatori alle grandi mostre del Mar è di poco superiore ai 31mila biglietti staccati (con budget variabili dai 900 ai 500mila euro degli ultimi anni), a cui vanno aggiunti i visitatori del museo negli altri periodi dell’anno, sull’ordine delle poche migliaia. Il record di pubblico spetta ancora alla prima mostra, quella del 2003 dedicata al critico Roberto Longhi, con circa 55mila visitatori, avvicinato nel 2013 un po’ a sopresa dai 52mila visitatori di “Borderline” e nel 2009 dai quasi 50mila per “L’artista viaggiatore”. Il peggiore risultato è quello del 2008 con la mostra dedicata a Corrado Ricci che superò di poco la soglia degli 11mila biglietti staccati (ma oltre al Mar era dislocata in altre sedi).

MAR MOSTRA SALGADO BILLB 15 – 21 04 24
EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24