Marito e moglie vendevano in spiaggia anche strumenti tarocchi per il pedicure

Per loro sarà vietato tornare nel comune di Ravenna per tre anni

Sei persone fermate dalla polizia municipale, giovedì mattina, tra Punta Marina e Lido Adriano nell’ambito dei controlli contro l’abusivismo in spiaggia che hanno visto coinvolti circa venti agenti. Tutti stranieri in regola con il permesso di soggiorno, sono stati sorpresi mentre vendevano materiale contraffatto e non solo.

Due di loro, marito e moglie, entrambi romeni, sono stati denunciati perché trovati a vendere giubbotti palesemente contraffatti (riproduzioni della marca Colmar) nonché strumenti per l’igiene, a loro volta contraffatti (nella fattispecie, per pedicure di Scholl), per un valore approssimativo di circa 600 euro.

Oltre al materiale contraffatto, l’operazione ha permesso di sequestrare diverse centinaia di articoli, consistenti per lo più in capi d’abbigliamento, teli, borse e beauty, per un valore stimato in circa 7/8.000 euro. A carico di quattro ambulanti è scattato il previsto verbale, per commercio abusivo, pari ad oltre 5.000 euro ciascuno. Ai due cittadini comunitari, a seguito dei fatti accertati dalla Pm, la questura ha notificato provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Ravenna per tre anni.

«Per la prima volta – fa rilevare il comando della municipale – sono stati sequestrati sull’arenile oggetti di noti marchi, contraffatti, destinati alla cura della persona. Segno che il mercato dei falsi sta dirigendo la propria attenzione verso nuovi settori, tra l’altro con potenziali conseguenze negative per il consumatore, considerato che la merce acquistata non risponde agli standard di sicurezza imposti dalla normativa dell’Unione europea e nazionale».

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