Tavola rotonda e recital per ricordare la vicenda giudiziaria di Enzo Tortora

Arrestato nel 1983 e assolto quattro anni dopo: si parla di “giusto processo”. E la sua compagna presenta il libro di lettere dal carcere

Lettere A Francesca2Una serata per non dimenticare la vicenda giudiziaria di Enzo Tortora arrestato nel 1983 con l’accusa di traffico di stupefacenti e associazione di stampo camorristico e poi assolto, quattro anni dopo, in via definitiva, dalla Corte di Cassazione.

La serata di oggi, 20 ottobre, al teatro Goldoni di Bagnacavallo,  comincia alle 19 con la tavola “Per un giusto processo” e la presentazione del libro di Enzo Tortora Lettere a Francesca (Pacini editore). Il volume raccoglie le lettere che Tortora inviò dal carcere alla sua compagna, ora politica e senatrice, Francesca Scopelliti, che presenterà il libro insieme al giornalista e saggista Pietro Caruso, al vicepresidente Ucpi, Ermanno Cicognani e al presidente della Camera Penale della Romagna, Marco Martines. «Dopo 34 anni abbiamo deciso di rispolverare  questa vicenda – spiega l’avvocato Martines – perché la troviamo purtroppo ancora molto attuale».

«La pubblicazione di questo carteggio è stata una scelta indirizzata dall’Unione delle Camere Penali – dice Scopelliti –. Il libro a 34 anni dall’arresto di Enzo è un’azione politica. Vuole essere un nuovo inizio, uno strumento per avviare un percorso verso una nuova giustizia».

Alle 21,  andrà poi in scena il recital-reading a tre voci “Enzo Tortora – Storia di un galantuomo” di Emanuele Montagna. Sul palco, i tre grandi protagonisti della vicenda, Enzo Tortora (Emanuele Montagna), la Magistratura (Michele Cosentini, che cura anche la drammaturgia) e l’Informazione Giornalistica (Valentina Carrino), che ripercorreranno gli eventi dal 1983 al 1987.

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