Libera: «Il 7 luglio con una maglietta rossa per mettersi nei panni dei migranti» Seguici su Telegram e resta aggiornato Un gesto simbolico «per fermare l’emorragia di umanità» Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità, anche a Ravenna si sta diffondendo l’invito di don Luigi Ciotti di Libera, a cui si sono uniti al momento anche Arci e Legambiente, per sabato 7 luglio: indossare una maglietta rossa «per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà» in segno di protesta contro le politiche europee di respingimento dei migranti (di rosso vengono spesso vestiti i bambini durante le traversate per facilitare, in caso di naufragio, i soccorsi a individuarli tra le onde). «Muoiono, questi bambini – scrive don Ciotti – mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà». «Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini». Tra i politici locali, a segnalato alla stampa la propria adesione il consigliere provinciale “civico” Gianfranco Spadoni. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Una settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, all'insegna dei Caraibi Per una Romagna ciclabile, l’accordo di otto Comuni per collegare le ciclovie Fino al 15 luglio divieto di balneazione alla Bassona per vincoli paesaggistici Seguici su Telegram e resta aggiornato