Don Ciotti inaugura tre immobili confiscati alla mafia e leggerà la Divina Commedia

Il presidente dell’associazione Libera a Ravenna il 10 ottobre: visita ai beni assegnati al Comune e alle 19.30 alla Tomba di Dante per la lettura di un canto

Via Le Corbusier, a RavennaIl presidente dell’associazione antimafia Libera, don Luigi Ciotti, sarà a Ravenna il 10 ottobre per inaugurare tre immobili confiscati alla criminalità organizzata e assegnati al Comune. Gli immobili rigenerati e restituiti alla comunità, dopo essere stati acquisiti nel 2016, sono “Casa di mezzo” a Mezzano dove sono accolte famiglie e persone in situazione di emergenza abitativa, mentre gli uffici di Ravenna in via Le Corbusier, ai numeri 33 e 39, sono stati riservati al cohousing e ad associazioni di volontariato in campo culturale e/o sociale. Altri cinque immobili erano stati già assegnati al Comune a partire dal 2008. Si tratta di appartamenti dati ingestione ad Acer per incrementare la disponibilità di edilizia residenziale pubblica.

Il programma prevede alle 17 la visita a Mezzano e alle 18.30 a Ravenna, Ciotti sarà accompagnato dall’assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi. Alle 19.30 don Ciotti farà tappa alla Tomba di Dante dove leggerà un canto della Divina Commedia, partecipando alla lettura perpetua iniziata a settembre. La lettura sarà trasmessa in streaming su www.vivadante.it e sulla pagina Facebook Ravenna Cultura. Al termine ci sarà un saluto del sindaco Michele de Pascale.

Gli immobili nel dettaglio.

Casa di mezzo a Mezzano
Si tratta di una abitazione destinata all’accoglienza di nuclei in situazione di emergenza abitativa e sociale. I nuclei ospitati possono essere genitori-figli/e, nuclei mono genitoriali, singole persone, disponibili a fare un’esperienza di vita e a condividere, non solo spazi e tempi, ma anche percorsi e progetti comuni tipici del vivere insieme. L’obiettivo a cui tendere è quello della costruzione di un progetto di vita libera e autonoma. Gli ambienti di vita comune e gli spazi all’esterno sono utilizzati per vivere momenti collettivi, esperienze di socializzazione, di scambio e di confronto anche con il territorio e il tessuto sociale e culturale del paese.

Via Le Corbusier 33
Nell’appartamento è ospitata la sede dell’associazione “Per gli altri – Centro di servizio per il volontariato” dove ha avuto l’opportunità di ampliare il proprio lavoro sociale di comunità. Qui gli operatori portano avanti l’attività di progettazione sociale e la creazione della nuova agenzia Atelier Europeo Ravenna. L’obiettivo è di favorire l’accesso delle associazioni della provincia di Ravenna ai finanziamenti con particolare riferimento a quelli europei. Inoltre la sede svolge anche la funzione di ampliamento della Casa del Volontariato e di “sala della legalità” al fine di potenziare la trasparenza degli enti del terzo settore.

Via Le Corbusier 39
Qui sono ospitate le associazioni Alice Onlus, Alzheimer Ravenna, Parkinson Ravenna che collaborano alla realizzazione del progetto “La cura in rete” che ha come obiettivo la realizzazione di attività di informazione, la conoscenza della rete dei servizi, la formazione dei e delle care giver familiari, l’organizzazione di gruppi di auto mutuo aiuto, l’implementazione di reti solidali di contrasto all’isolamento e alla solitudine, la promozione di iniziative volte alla tutela fisica e mentale nonché al benessere psicofisico delle persone con disabilità. Vi si svolgono anche attività motorie.

«La restituzione alla collettività dei patrimoni confiscati alla criminalità organizzata – afferma De Pascale – è una forma di riscatto da parte della società contro chi mina le fondamenta dello Stato, la sicurezza dei cittadini e la stessa democrazia. Renderli disponibili per persone in stato di necessità o per associazioni che si occupano dei bisogni delle fasce più deboli assume un grande valore sociale e civile. Sono onorato della presenza di don Ciotti e lo ringrazio per l’incessante impegno per far crescere la cultura della legalità. Anche Ravenna, attraverso tante azioni concrete, come quelle relative all’utilizzo di questi immobili, è impegnata ad essere sempre di più una città che sa educare al bene comune, valorizzare i comportamenti virtuosi, riconoscere e denunciare la corruzione e il malaffare. Desidero ringraziare don Ciotti anche per aver accettato il mio invito a leggere un brano della Divina Commedia, davanti alla Tomba di Dante, partecipando all’iniziativa ‘L’ora che volge il disìo’ la lettura perpetua del poema dantesco con la quale abbiamo l’opportunità di riscoprire l’attualità delle riflessioni di Dante sul valore della libertà, l’impegno civile e la giustizia».

«Sono particolarmente soddisfatta della riuscita di questo progetto – dichiara l’assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi –. Abbiamo fatto il nostro dovere restituendo alla parte più sana e altruista della comunità il patrimonio sottratto alla parte più oscura e pericolosa. I progetti che oggi abitano gli spazi sequestrati alla criminalità sono dei veri e propri presidi di democrazia che rinsaldano le relazioni tra le persone e con il territorio e generano quel senso di fiducia e di sicurezza da cui dipende buona parte della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine».

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