Quattro consiglieri di minoranza non hanno apprezzatto che l’assessore ai Lavori pubblici in municipio non abbia voluto svelare i dettagli della revisione per l’impianto di via Falconieri e poi il sindaco li abbia rivelati a un quotidiano locale
La critica arriva da Massimo Manzoli (Ravenna in Comune), Veronica Verlicchi (Pigna), Marco Maioli e Emanuele Panizza (misto) che apprezzano comunque la soluzione che sembra delinearsi per il rifacimento dell’impianto comunale ampliando gli attuali spazi acqua e evitando chiusure per il cantiere: «Siamo contenti che la soluzione trovata preveda di costruire e rendere fruibile una nuova vasca olimpionica prima di procedere con la riqualificazione della vecchia struttura, senza quindi interrompere il servizio pubblico». I quattro consiglieri ricordano di aver pungolato gli amministratori: «La giunta aveva approvato il progetto iniziale che prevedeva una chiusura di sei mesi dell’impianto e solo grazie alla nostra attività di informazione e sensibilizzazione che ha portato al coinvolgimento di molti cittadini e delle società sportive, é stato possibile indurre il sindaco a bloccare quel progetto».
L’opposizione non abbassa la guardia: «A questo punto è fondamentale conoscere, tra le altre cose, gli ulteriori dettagli tecnici che ci rassicurino che la vasca olimpionica da 10 corsie abbia anche la profondità necessaria atta a svolgervi tutti i tipi di gare internazionali (3 metri) e se la vasca d’avviamento nuoto per i bambini sarà fruibile solo d’estate come avviene ora oppure anche durante l’inverno. Naturalmente auspichiamo che vengano risolte tutte le criticità che riscontrammo relative agli aspetti economico-finanziari e gestionali del project financing presentato da Arco Lavori che ci avevano portato a sostenere la mancanza di una reale utilità pubblica».