Le storie vere che diventano Storia, nell’originale podcast di Matteo Cavezzali

Lo scrittore ravennate con le musiche di Godblesscomputers e anche le voci di Enrico Ravaglia e Alessandro Luparini

A MORTE IL TIRANNO ROTELLA Min Scaled 264x264Alla fine, immaginiamo sarebbe potuta essere una raccolta di racconti, e invece è un podcast che esce a puntate. Lo scrittore Matteo Cavezzali questa volta ci mette direttamente la sua voce per raccontarci ancora una volta storie vere tratte dalla grande Storia nella serie “A morte il tiranno”.

Regicidi o attentati agli uomini di potere che spesso nei libri di scuola vengono ridotti a fatto di poche righe qui prendono vita e quei fatto assumono un rilievo allo stesso tempo narrativo e politico. Cavezzali dà loro nuova linfa con la penna dello scrittore che lo ha caratterizzato soprattutto nei “romanzi d’inchiesta” come Icarus (la vicenda di Raul Gardini) e Nero d’Inferno, sul primo attentato a Wall Street per mano di un romagnolo di simpatie anarchiche. E il primo episodio del podcast ci riporta intorno a quell’epoca: Gaetano Bresci era di simpatie anarchiche e tornò dagli Stati Uniti per assassinare re Umberto I nel 1900. Una mezz’ora per raccontarci non solo un fatto, ma anche un personaggio e un ambiente con quell’attenzione al dettaglio tipica del romanziere. La marca della macchina fotografica, il colore dei capelli della ragazza con cui Bresci trascorse l’ultima notte, la frase ad effetto alla dogana.

Nel secondo episodio, da poco on line, si torna invece al 1605, allo scontro tra protestanti e cattolici a Londra e quindi all’odierna Guy Fawkes’ night. Ma si comincia dall’oggi, con un tocco d’ironia, e dal V per Vendetta per poi passare ai dettagli quanto mai macabri della decapitazione di una regina, alle suggestioni shakespeariane fino al nome del pub in cui i congiurati si ritrovano. Pennellate di colore che danno spessore e tridimensionalità a una vicenda di cui conosciamo già la fine ma che riesce comunque a tenerci con il fiato sospeso grazie a una suspense sottolineata e magistralmente amplificata dalle musiche originali di Godblesscomputers. Il sound design è di Gianni Gozzoli, la copertina di Gianluca Costantini e oltre alla voce di Cavezzali sentiamo parlare anche lo psicologo Enrico Ravaglia, che ci fornisce un quadro di riferimento rispetto al quale collocare alcuni comportamenti umani, e Alessandro Luparini, storico, direttore della biblioteca Oriani e già coautore e interprete di quello che è stato una specie di (riuscito) esperimento teatrale: Storie di Ravenna.

Una squadra che ha in comune la territorialità: sono infatti tutti uomini di Ravenna e dintorni che Cavezzali ha riunito per dar vita a un progetto originale e riuscito che mentre ascoltiamo potremmo immaginare svolgersi in diretta sul palco di un teatro (del resto l’autore ha scritto anche per la scena in passato), oppure trasformarsi in un’appassionante serie tv o, come si diceva, in un’originale raccolta di racconti. E che in un certo senso è tutte queste cose messe insieme nel podcast.

Gli episodi si possono ascoltare su storielibere.fm a questo link e sulle principali piattaforme di streaming.

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