“Il segno dell’acqua”, il progetto fotografico di Andrea Bernabini che racconta i giorni dell’alluvione si è aggiudicato il primo posto al Pozzuoli Foto Fest: «Per aver saputo raccontare un evento tragico che ha sconvolto una parte dell’Italia e aver portato con mano, tutti noi spettatori, dentro una storia di devastazione e fratellanza con uno sguardo lento ma inesorabile, morbido ma diretto».
La giuria, composta da Raimondo Musolino, Federica Cerami, Lorenzo Leone, Riccardo Piccirillo e Nella Tarantino, ha assegnato all’unaminità il premio all’artista ravennate, che vedrà il suo progetto esposto alla mostra PFF25 del prossimo giugno. Il progetto era stato presentato per la prima volta la scorsa estate, a Palazzo San Giacomo, con una personale curata da Serena Simoni.
«Mai avrei immaginato che questo progetto potesse giungere fino al Sud portando la sua voce proprio in un momento in cui anche Pozzuoli, e tutta l’area flegrea, si trova a fare i conti con una terra che trema, che chiede ascolto. – commenta Bernabini -. Ricevere questo premio è per me un gesto denso di risonanze. Non è soltanto un riconoscimento artistico: è un incontro tra terre ferite, una ferita che attraversa l’Italia, che si fa eco tra Nord e Sud, tra la memoria di ciò che è stato e il timore di ciò che potrebbe accadere.
[…] A chi oggi vive nell’incertezza e nella paura, dedico questo segno fragile ma autentico come gesto di vicinanza e condivisione. Che l’arte possa continuare a essere ponte, rifugio, e atto d’amore».
[…] A chi oggi vive nell’incertezza e nella paura, dedico questo segno fragile ma autentico come gesto di vicinanza e condivisione. Che l’arte possa continuare a essere ponte, rifugio, e atto d’amore».
Tra le tre menzioni speciali della giuria, una è andata anche al faentino Fabio Domenicali, per il suo progetto “Teren Zielony”, composto da 22 fotografie analogiche in bianco e nero che raccontano l’esperienza interiore di due viaggi in Polonia.