Il Ravenna insegue la Lega Pro, capitan Innocenti ci crede: «Grande rimonta»

Serie D / Il 43enne è cresciuto nel vivaio giallorosso fino al ritiro con la prima squadra di Delneri nella C2 1991-92 poi 700 partite e 260 gol in giro per l’Italia (con una tappa a Malta). Da tre anni di nuovo al Benelli, protagonista nell’ennesima rinascita del pallone bizantino

Per diventare parte della prima squadra della società dove ha tirato i primi calci al pallone ci ha messo 23 anni. “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”: la citazione usata da Adriano Galliani per raccontare il rapporto tra Kaka e il Milan forse vale anche per Riccardo Innocenti e il Ravenna. Nel 1991-92 all’età di 17 anni l’attaccante cresciuto nel vivaio giallorosso andò in ritiro precampionato con il gruppo, allenato da Luigi Delneri, che poi vinse per la prima volta la C2. Nel 2016-17 è alla terza stagione con il Ravenna ed è il capitano della squadra che sogna di tornare tra i professionisti in Lega Pro. «Sarebbe stato bello tornare nei momenti più alti della storia della società – ci dice il 43enne di Alfonsine – e c’era stato un contatto ai tempi della C1, ma fare parte del gruppo che potrebbe vincere la serie D è una bella soddisfazione che rende ancora più emozionante la scelta di cuore fatta tre anni fa quando venni a giocare in Eccellenza».

Nei ventitre anni in cui è stato lontano dal Ravenna, Innocenti ha girato l’Italia: prima le esperienze locali con Baracca, Russi e Massalombarda e poi soprattutto al sud tra C2 e C1 con Gallipoli, Marcianise, Taranto, Andria e altre: oltre settecento gettoni nei vari campionati e quasi 260 gol. «Mi è sempre piaciuto giocare in piazze dove la tifoseria si fa sentire, mi piace la pressione sana della curva che ti costringe a dare tutto. Sono uno di quei giocatori che si carica quando sente lo stadio che ti mette pressione, purchè si rimanga sempre nei limiti senza finire nella violenza». E anche con la tifoseria ravennate il rapporto è buono: «Quando in campo fai il massimo i tifosi lo capiscono e ti apprezzano. Le partite recuperate all’ultimo momento dimostrano la voglia di non mollare».

Innocenti 3A tre giornate dalla fine del campionato la squadra è arrivata in vetta (alla 31esima giornata nella vittoria 2-0 a Colle Val d’Elsa il sesto gol stagionale di Innocenti): «All’inizio della stagione abbiamo stentato ed è stato un peccato ma è da capire per una squadra praticamente ricostruita da capo. Abbiamo avuto bisogno di tempo. Ora le prime tre in classifica sono le più forti del girone. Abbiamo fatto una grande rimonta sfruttando i passi falsi di Imolese e Rovigo».

La carta di identità dice che Innocenti quest’anno arriverà a 43 anni. Ed è ancora in campo: «Non ho avuto infortuni particolari, sono integro, mi alleno bene e mi diverto». Con il tempo il calciatore ha maturato una gestione diversa della sua prestazione: «Ho un approccio diverso alla gara: soprattutto nei momenti prima della partita non ho più quella tensione di una volta. Ma questo è anche utile per avere più calma e fare la mia parte di capitano». Al momento la voglia di smettere non c’è: «Alla mia età si vive alla giornata, si decide anno per anno. Ma se sto bene non smetto».

Nella carriera di Innocenti spicca anche una parentesi di sei mesi nella serie A di Malta nel 2013-14: «È stata un’occasione capitata grazie a un procuratore e l’ho accettata anche come esperienza di vita con mia moglie e i nostri due figli. Si è interrotta dopo poco per problemi societari ma mi stavo trovando bene e avevamo programmato di poterci fermare due o tre anni: isola bellissima e campionato di livello buono tutto sommato. Purtroppo i problemi sono stati altri e ho rescisso».

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