Broso fa volare il Ravenna: abbattuta la Fermana e turno successivo ipotecato

Calcio Serie D poule scudetto / Nella prima gara del triangolare i giallorossi espugnano il campo dei marchigiani con una rete nel finale dell’attaccante. Prossimo appuntamento mercoledì 24 maggio al “Benelli” contro il Gavorrano

Fermana-Ravenna 0-1
FERMANA (4-3-3): Valentini; Clemente, Comotto, Ferrante, Ispas; Misin (15’ st Molinari), Urbinati, Mane; Petrucci (7’ pt Valdes), Cremona, D’Angelo (35’ st Margarita). A disp.: Bottaluscio, Sene, Musumeci, Gadda, Forò, Fazzini. All.: Destro.
RAVENNA (4-3-1-2): Venturi; Ballardini, Mandorlini, Venturini, Rrapaj; Selleri, Lelj, Forte (26’ st Graziani); Pregnolato; Broso (41’ st Innocenti), Luzzi (36’ st Derjai). A disp.: Spurio, Giacomoni, Mingozzi, Larese, Ambrogetti, Sabba. All.: Antonioli.
ARBITRO: Perenzoni di Rovereto.
RETE: 36’ st Broso.
NOTE: Ammoniti: Misin, Comotto, Mandorlini, Venturini, Lelj, Urbinati. Spettatori circa 600. Angoli: 7-1. Recupero: 2’ e 4’.

Broso Esulta

Una esultanza dell’attaccante giallorosso Antonio Broso

Il Ravenna parte con il piede giusto nella poule scudetto, superando in trasferta la Fermana grazie a una rete nel finale di Broso. I giallorossi si confermano così lucidi e concreti nelle parti conclusive di un match, spezzando una situazione in campo che sembrava portare a un pareggio senza reti. A decidere è un gol dell’attaccante, che con la complicità del difensore avversario Comotto a otto minuti dal fischio finale è riuscito a trafiggere il portiere di casa Valentini. A questo punto il Ravenna, che grazie a questo successo ha ipotecato il passaggio del turno, tornerà in campo mercoledì 24 maggio al “Benelli” dove affronterà il Gavorrano. Nel frattempo i toscani domenica 21 maggio se la vedranno in casa contro la Fermana.

Nei primi minuti della gara la Fermana attacca di più, il Ravenna aspetta, difende bene e cerca di ripartire, ma il match fatica ad accendersi. Prova a metterci la miccia al 6’ Cremona con una percussione centrale, conclusa con un destro dal limite che si perde di poco lontano dal palo. Un minuto dopo lascia il campo Petrucci, uscito malconcio da un contrasto dopo 30 secondi: al suo posto Valdes. Al 17’ bella combinazione Cremona-D’Angelo-Cremona ma il passaggio di ritorno per l’attaccante è troppo forte e per Cremona è difficile trovare la giusta coordinazione. Cala la spinta dei padroni di casa, sale il Ravenna e al 30’ Selleri su punizione centralissima dai 25 metri cerca l’angolo basso alla sinistra di Valentini, che si allunga e devia in angolo. L’ultimo ricamo del primo tempo è di Valdes al 39’: l’esterno si produce in una bella iniziativa sullo stretto e poi cede a Cremona, la cui bordata è rintuzzata in angolo da Venturi.

Dagli spogliatoi esce un Ravenna più arrembante e aggressivo, che si rovescia nella metà campo marchigiana e ancora Selleri al 5’ su punizione mette paura a Valentini, ma il palo dice no al centrocampista giallorosso. Esaurita la sfuriata giallorossa, si rimette in moto la Fermana, nel frattempo passata ad un audace 4-2-4 con l’inserimento di Molinari. I padroni di casa si procurano 4 calci d’angolo ravvicinati, senza però trovare concretezza e precisione. Mister Antonioli non si spaventa, anzi si gioca la carta Graziani, come primo cambio del match, togliendo Forte e dando più forza e spessore all’attacco. I giallorossi riprendono quota e al 36’ la discesa di Ballardini si conclude con un cross deviato da un difensore, dalla parte opposta arriva Selleri che pesca in area Broso: controllo, girata e tiro in porta, che trova nella sua traiettoria il piede di Comotto per la deviazione finale che mette fuori causa Valentini. L’assalto finale della Fermana è disordinato e poco efficace. Venturi non corre rischi e il Ravenna porta a casa i primi tre punti sulla strada che porta allo scudetto della Serie D. Ora i giallorossi aspetteranno l’esito della seconda partita del girone tra Gavorrano e Fermana e torneranno in campo mercoledì 24 al Benelli per ospitare i toscani.

Il commento del tecnico Mauro Antonioli «E’ stata una partita sul filo dell’equilibrio, che solo un episodio poteva spezzare. Siamo stati bravi a trovarlo noi. Non credo si possa dire che la nostra vittoria non ci sta, perché le occasioni migliori le abbiamo avute noi e sostanzialmente abbiamo rischiato poco o nulla, ma altrettanto si poteva dire che il pareggio sarebbe stato comunque un risultato giusto. Vista dalla prospettiva degli allenatori, è stata una bella partita, che ha offerto segnali importanti; dal momento  che questa Poule si deve giocare, ho visto la giusta mentalità, la giusta tensione agonistica, il ritmo di un match di campionato».

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