Ravenna e le vie d’acqua: con il Fai alla scoperta del patrimonio nascosto

Domenica 16 ottobre, con partenza e base dal Mulino Lovatelli

Giunge alla sua quinta edizione la manifestazione nazionale organizzata dai Gruppi Giovani del Fai – Fondo Ambiente Italiano –, evento di punta della campagna mensile di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”.

Domenica 16 ottobre più di 3.500 volontari del Fai in 150 città di tutta Italia accompagneranno i visitatori alla scoperta di oltre 600 luoghi solitamente chiusi al pubblico attraverso itinerari tematici ed eventi speciali che offrono una originale chiave di lettura della città. Nessun traguardo da raggiungere, nessun punto di partenza da cui iniziare, ma una passeggiata che ciascuno può costruirsi tappa dopo tappa a propria misura, secondo gli orari di apertura segnalati sul sito.

La delegazione Fai di Ravenna e il Gruppo Fai Giovani di Ravenna hanno aderito alla proposta di focalizzare l’attenzione sulle vie d’acqua e sui percorsi che legano le città e gli insediamenti storici a questo prezioso elemento naturale. A Ravenna il percorso si snoderà attraverso sei luoghi, idealmente uniti da un percorso che ogni visitatore è libero di seguire (con visite guidate o in autonomia) o meno. al Mulino Lovatelli, vera e propria perla nascosta di Ravenna, testimone di un passato non così lontano in cui l’acqua, in quello che oggi è il centro cittadino, aveva un ruolo fondamentale nella vita anche produttiva delle persone. Attraverso il Ponte degli Allocchi, con il suo monumento omaggio alla Resistenza, si arriva a Port’Aurea, che ha avuto un ruolo fondamentale nel complesso meccanismo di accesso e difesa della città, anche in relazione alle variazioni delle vie d’acqua presenti sul territorio.
Angolo sconosciuto ai più ma di importante carica suggestiva e di fondamentale valore storico documentale, la Torre Salustra nel giardino dell’Arcivescovado (oggi elemento portante del complesso architettonico in cui ha sede il Museo Arcivescovile) costituisce il “castellum aquae” dell’acquedotto voluto da Traiano e i cui resti sono ancora visibili sul fondo del fiume Ronco. Infine, attraversando i chiostri della Biblioteca Classense e visitando il pozzale al centro del secondo chiostro, si raggiunge l’ultima tappa di questo ideale percorso lungo le vie d’acqua che in passato hanno attraversato la città: la Casa Matha. La libera associazione di pescatori più antica del mondo, fino al 1921 fu luogo deputato al Mercato del pesce della città di Ravenna.

I luoghi indicati nella cartina che accompagnerà i visitatori della FaiMarathon saranno visitabili dalle 10 alle 16.30, a eccezione della Biblioteca Classense, visitabile dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 16.30, e della Casa Matha, aperta dalle 12 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.

Gli itinerari guidati, della durata di circa due ore e mezza, partiranno dal Mulino Lovatelli alle 10.30 e alle 14.30. I percorsi individuali, ad orario libero, partiranno comunque dal Mulino Lovatelli, dove ai partecipanti verrà consegnato un biglietto valido per accedere a tutti i beni aperti.
Presso il Mulino Lovatelli è allestita una mostra storico-documentaria di introduzione all’itinerario, realizzata con il contributo dell’Università di Bologna e del Foto Cine Club Portuali Ravenna. Alle 17 alla Casa Matha, Mauro Mazzotti introdurrà immagini e parole sul tema “I ravennati e le loro acque: il Molino Lovatelli e il Borgo San Rocco”.
Fra i soci Fai partecipanti all’evento saranno sorteggiati alcuni omaggi messi a disposizione dagli esercizi commerciali del centro che hanno aderito all’iniziativa e che saranno segnalati lungo il percorso.

Contributo minimo di partecipazione 5 euro, associati 3 euro, minori a ingresso gratuito.
Possibilità di iscrizioni agevolate durante tutta la giornata.
In caso di pioggia l’evento avrà comunque luogo.

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