Le incredibili storie – vere anzi verissime – di Ermanno Cavazzoni

Cavazzoni Storie Vere VerissimeAl secondo piano di un palazzo di strada Maggiore, a Bologna, attorno alla tavola della cucina, la sera, si raduna una piccola comunità di scrittori e appassionati di letteratura. Non è una casa come le altre, ma quella dello scrittore e docente di letteratura Ermanno Cavazzoni, che fu uno degli ultimi sceneggiatori di Federico Fellini.

Questi convivi notturni sono una sorta di versione stramba ed etilica dei salotti letterari ottocenteschi. Si parla di Manganelli e di Celati, si critica la critica letteraria, si leggono brani inediti ad alta voce, ci si confronta su ciò che si sta scrivendo e su ciò che si è letto.
Qui si possono incontrare autori come Ugo Cornia, Paolo Albani, Patrizia Barchi, Antonio Castronuovo, Stefano Tonietto, ma anche giovani scrittori come Sandro Campani. Ermanno Cavazzoni presiede nelle vesti di mentore e di mediatore a queste strane sedute spiritiche in cui si evocano spettri di antichi letterati russi, patafisici francesi e rivoluzionari mancati.

Si comincia con la letteratura, poi si passa alla politica, per poi arrivare al lambrusco e per finire con la vodka. Tra le quattro mura di quella antica casa piena di libri avevo ascoltato dalla voce di Cavazzoni alcune storie veramente incredibili, ma, a suo dire “vere”, anzi “verissime”. Erano storie esilaranti della sua militanza politica giovanile, tramontata in modo grottesco, di amici bizzarri, di avventure e disavventure, ma anche argomentati ragionamenti surreali.
Ad esempio una volta raccontò che Marx, da qualche parte, aveva scritto che una volta attuata la rivoluzione comunista tutti sarebbero stati liberi di “andare a pescare o dipingere” e allora teorizzò una società comunista in cui tutti, per applicare alla lettera la dottrina marxista, potevano solo pescare o dipingere, con esiti quantomeno improbabili. Un’altra volta trovò vecchi articoli in cui si parlava di apparizioni di Ufo in Emilia e in Italia, e notò con stupore che questi alieni erano sempre molto di fretta. Appena qualcuno li notava loro fuggivano, così iniziò a interrogarsi: perché gli alieni hanno così fretta? Sono solo timidi o hanno molto da fare?

Molti di questi ironici e sagaci racconti sono finiti in un libro che si intitola  Storie vere e verissime , edito da La nave di Teseo.
Ve lo consiglio, ci troverete molte cose vere e anche qualcuna verissima.

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