147 – Un «grandioso esperimento»

Scolari Ravenna 1926In occasione della “Prima mostra del linguaggio grafico del fanciullo” tenutasi a Bologna nei mesi di ottobre e novembre del 1926, veniva stampato un piccolo opuscolo che oltre a descrivere brevemente la storia della città di Ravenna, ne presentava l’ordinamento scolastico alla luce delle nuove correnti educative.
L’organizzazione delle scuole non era di facile gestione poiché la popolazione era «largamente sparpagliata nella campagna, in un territorio estesissimo, giacchè Ravenna è il quarto Comune d’Italia per la sua estensione»; per questa ragione il Comune aveva dovuto «cospargere una così larga zona di piccole scuole, sparpagliandole qua e là come tanti piccoli fari di educazione e di civiltà».
Le difficoltà di collegamento non erano poche, anche perché molte frazioni del Comune erano prive di «ogni servizio regolare di comunicazione, perfino di comunicazione telefonica». Per l’anno scolastico 1925-26 l’Amministrazione Comunale «volendo dare un particolare impulso alla ginnastica e al canto» aveva nominato per ciascuna di queste due discipline un Ispettore-istruttore, una scelta che in pochi mesi diede «risultati insperati».
Tutti gli alunni, dalla terza in su, della città e dei sobborghi, furono istruiti «tanto da poter eseguire il 13 maggio 1926, fra il vivo entusiasmo delle Autorità e della popolazione un grandioso esperimento ginnico-corale nel Campo Sportivo Ravennate» che culminò «in un collettivo di 400 alunni accompagnato da un coro a due voci di 500 alunni».

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