lunedì
16 Giugno 2025

114 – «Chiacchiere di dubbio gusto»

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Cattedra Avorio MassimianoAll’inizio del 1956 la cattedra di Massimiano fu oggetto di «un’accurata opera di revisione» a cura dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma sotto la supervisione di Cesare Brandi. Fu in occasione del ritorno della cattedra che iniziò a circolare la voce secondo cui insieme al prezioso avorio avevano viaggiato anche le spoglie di Benito Mussolini, una diceria che trovò eco, seppur minima, sulla cronaca.
A innescare la polemica fu un articolo di Dario Zanasi: «Giuseppe Bovini mi ha parlato a lungo e con dotto entusiasmo di questa cattedra eburnea […] e, infine, di un curioso episodio che lo riguarda, avvenuto proprio quest’anno […]. Quel misterioso e teatrale trasporto – specie durante il viaggio del ritorno – era destinato a suscitare incuriositi e animati commenti lungo le zone attraversate. L’autofurgone. Il sacerdote. La cassa di amianto. La nutrita scorta della polizia. Fu così che si sparse la voce che la salma di Mussolini era ritornata nella nativa Romagna».
Non si fece attendere il commento di Monsignor Mazzotti che subito scrisse una lettera al Direttore chiedendo di rettificare quanto era stato comunicato: «Signor Direttore […]. La chiacchiera di dubbio gusto, circa il presunto ritorno dei resti mussoliniani, frutto della fantasia di nota persona, consigliò al professor Bovini ed a me un comprensibile riserbo e nulla più. E non ebbe seguito né prima, né durante il viaggio di ritorno. Tanto per l’oggettività delle cose. Desidero che la presente sia pubblicata a rettifica».

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