256 – A spasso per Ravenna

Mosaici Bizantini

Innumerevoli sono le guide turistiche che nel corso degli anni sono state pubblicate per illustrare ai visitatori le meraviglie di Ravenna e ciascuna di esse riflette in qualche modo la cultura del tempo in cui è stata scritta. Di alcune nemmeno si conosce l’autore, mentre altre sono state scritte da figure autorevoli nel campo della storia dell’arte e dell’archeologia.

Certamente di grande interesse è la breve guida, intitolata Ravenna i suoi mosaici e monumenti, scritta per le edizioni Angelo Longo da Giuseppe Bovini quando era Direttore dell’Istituto di Antichità Ravennati e Bizantine dell’Università di Bologna. Dopo una premessa storica, che in poche pagine offriva una panoramica sulla città dalle sue origini sino all’epoca moderna, al turista venivano proposti cinque itinerari che permettevano di visitare i principali monumenti cittadini, senza tralasciare evidentemente la Basilica di Sant’Apollinare in Classe e, addirittura, gli scavi sia della località Ca’ Bianca sia della Basilica di San Severo. All’interno del testo, dall’impostazione divulgativa ma al tempo stesso rigorosa, non mancavano numerosi riferimenti ai grandi studiosi e alle loro interpretazioni su questioni architettoniche, iconografiche e storiche, mentre il ricco apparato fotografico, con immagini sia a colori che in bianco e nero, presentava dettagli interessanti, addirittura ricercati, che avevano lo scopo di mostrare le ricchezze archeologiche di Ravenna, anche quelle meno note al grande pubblico

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