257 – Centomilalire lire per Dante Seguici su Telegram e resta aggiornato Sul pavimento della navata centrale della Basilica di San Francesco, in prossimità della cripta, è chiaramente visibile lo stemma papale di Benedetto XV, realizzato dalla Ditta Medici di Roma. La sua presenza si lega indissolubilmente a quella dell’anniversario dantesco del 1921 del quale il Pontefice fu insigne benefattore come indicato da un’iscrizione posta all’inizio della navata sinistra della Basilica. Della sua generosità, ben più ampia di quella ministeriale, ce ne lascia un indelebile ricordo don Giovanni Mesini in un opuscolo intitolato Memorie del centenario Dantesco (1921) e di altre opere dantesche, edito a Ravenna, per le Arti grafiche, nel 1959. Don Mesini ricordando l’udienza papale del 25 aprile 1921, nella quale aveva presentato il programma delle celebrazioni dantesche, esprimeva la sua riconoscenza verso il Santo Padre che, interessatosi dei lavori di restauro della Basilica, volle donare 100.000 lire, la cifra necessaria affinché fossero portati a conclusione i lavori di tutto il pavimento della Basilica senza dover lasciare indietro quello delle navate laterali. La sera del giorno seguente, dopo aver ritirato la cifra promessa, don Mesini e i suoi accompagnatori incontrarono il Sindaco di Ravenna, anche lui a Roma per chiedere finanziamenti: «La sera ci trovammo al ristorante S. Chiara […] col Sindaco di Ravenna e Piccioni segretario del Comune: noi lieti, essi seccati. Invano erano stati a non so quale Ministero per ottenere alcune migliaia di lire!». Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Cartoline da Ravenna