46 – Ricami per Sant’Apollinare

Cartolina46Sant’Apollinare, martire della fine del II secolo, è stato il primo vescovo di Ravenna. Secondo la leggenda agiografica egli sarebbe originario di Antiochia, città che avrebbe lasciato, insieme all’apostolo Pietro, per recarsi a Roma; da lì l’apostolo lo avrebbe inviato a Ravenna ad annunciare il Vangelo tra i pagani. Fin dall’epoca antica la sua festa è celebrata il 23 luglio. Un’antichissima tradizione attestava il suo martirio all’anno 74 poco dopo quello dell’apostolo Pietro, un dato che rimarcava il legame tra il protovescovo ravennate e il vescovo di Roma. Ancora alla fine del XIX secolo era tramandata questa memoria tanto che nel 1874 la chiesa ravennate celebrò solennemente l’anniversario del XVIII° centenario del martirio di Sant’Apollinare. Fu in quell’occasione che l’arcivescovo Mons. Vincenzo Moretti decise di trasferire parte delle reliquie del Santo vescovo, il capo e la mano destra, dalla Basilica di Classe al Duomo di Ravenna, dove ancor oggi si trovano, all’interno dell’altare maggiore. A ricordo di quest’anniversario l’allora parroco del Duomo, il canonico Gioacchino Bezzi, donò all’arcivescovo Moretti una sfarzosa pianeta rossa, il colore riservato ai martiri, riccamente decorata con ricami dorati: al centro è l’immagine del protovescovo, secondo un’iconografia ispirata al mosaico absidale di Classe nel quale egli è raffigurato orante con le braccia alzate e le mani rivolte al cielo, con il pallio e con l’abito adornato di numerose api d’oro.

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