245 – Lezioni sul mosaico Seguici su Telegram e resta aggiornato Nei primi anni ’50 del secolo scorso Gino Severini tenne a Parigi, nella Scuola di Mosaico da lui stesso fondata, una serie di lezioni sull’arte musiva. Questi suoi discorsi furono pubblicati per la prima volta in italiano nel 1988 per le edizioni Longo grazie all’impegno dell’allora Istituto d’Arte per il Mosaico “Gino Severini”, in collaborazione con la Pinacoteca Comunale. Nelle sue Lezioni sul mosaico numerosi sono i riferimenti all’arte ravennate dato che Severini, oltre ad essere un esperto conoscitore degli antichi monumenti paleocristiani e bizantini, aveva intrattenuto intensi rapporti con i mosaicisti di Ravenna: «Lungi dallo spirito psicologico dei ritratti romani, i mosaicisti ravennati si impegnano a creare dei tipi che sono, ognuno, dei condensati di umanità. Lo si vede osservando il ritratto di Massimiano, nella Basilica di S. Vitale a Ravenna, che è del VI secolo, e che somiglia in modo straordinario al ritratto di Cézanne, nello spirito come nella tecnica pittorica. Lo stesso si può dire per il ritratto dell’Imperatore Giustiniano […], e per quello di Teodora e del suo seguito. Ho notato che tutte le vergini che si vedono nella navata centrale di S. Apollinare Nuovo, come anche i martiri, li si ritrova per le strade di Ravenna, in cui persiste un tipo caratteristico […]. Qui a Ravenna il gusto decorativo si sviluppa e prende coscienza delle proprie esigenze, delle proprie leggi e dei propri mezzi senza alterare o ridurre il carattere dei loro soggetti». Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Cartoline da Ravenna