I miei dischi per l’isola deserta – a cura di Marianne Mirage

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Marianne Mirage

Dovessi scegliere un disco da portare nell’isola deserta sarebbe Waiting for the sun (terzo album dei The Doors, anno 1968) soprattutto perché Jim Morrison è stato da sempre il mio grande mito.

Magari insieme a un altro disco, Lady sings the blues (1956) di Billie Holiday, che è stata la mia mamma musicale, il mio sfogo, la mia isola felice.

Un altro album che mi piace consigliare è The Miseducation of Lauryn Hill (1998), la mia educazione alla black contemporanea: l’ho vista anche in concerto al Lucca Summer Festival e mi ha colpito tantissimo perché sul palco era una tigre, credo di aver imparato tanto vedendola.

E infine segnalo il vinile che ultimamente gira sempre in casa, Hot dreams (2014) dei canadesi Timber Timbre. Lo consiglio perché è perfetto come ascolto mentre si disegna, o con amici in compagnia di un buon vino rosso: caldo, avvolgente, sognatore.

* Marianne Mirage (nome d’arte di Giovanna Gardelli), trent’anni, è una cantautrice forlivese dalla voce soul-black, sempre più nota a livello nazionale. Ha da poco pubblicato – sempre per la Sugar di Caterina Caselli – il suo secondo album Vite Private, anticipato dal singolo “L’Amore è Finito” nel cui video appare anche l’attore Marco Giallini, protagonista del film di Paolo Genovese The Place, per cui ha scritto e interpretato l’omonimo brano. A impreziosire l’album le collaborazioni con gli autori Francesco Bianconi dei Baustelle, Pippo Kaballà, Davide “Shorty” Sciortino, Mario Cianchi ed Andrea Bonomo.

Marianne Mirage sarà in concerto il 7 dicembre al Bradipop di Rimini per quella che al momento è l’unica data confermata in Romagna del tour di promozione del suo nuovo album, Vite private.

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