mercoledì
18 Giugno 2025
Rubrica Controcinema

Si riforma la coppia Coogler-Jordan e ne esce un film magnifico

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I GemelliAd aprile è uscito un film molto bello e interessante: I Peccatori, del regista afroamericano Ryan Coogler, con protagonista Michael B. Jordan. Regista e attore formano una coppia già super affiatata: li ricorderete soprattutto per Creed del 2015, lo spin off della saga del pugile Rocky Balboa, dove Jordan interpreta l’amico-rivale Apollo Creed; e poi nei due Black Panther (2018 e 2022) sul personaggio Black Panther del Marvel Cinematic Universe (acronimo MCU per i fans); anche se il primo film di Coogler con Jordan è stato Prossima fermata Fruitvale Station (2013), sulla storia vera del giovane afroamericano Oscar Grant che nel 2009 fu ucciso dalla polizia a Oakland in California, un caso che suscitò clamore e indignazione politica e sociale. Tutte queste opere, nella diversità dei loro riferimenti, fanno meglio comprendere il senso di quest’ultimo film I Peccatori.

Siamo negli anni ‘30 in America, a Clarksdale, nella zona del Delta del Mississippi, dove razzismo e segregazione razziale regnano ancora, dove il Ku Klux Klan ha solo deposto i cappucci ma non le sue idee, una terra di sconfinate piantagione di cotone nelle quali gli afroamericani si spaccano la schiena per pochi dollari di paga. I due gemelli di colore Smoke e Stack erano scappati anni prima da quell’inferno per cercare fortuna. Prima andarono come soldati nella Grande Guerra del 15-18; poi arrivarono a Chicago, facendo esperienza e fortuna nella malavita di Al Capone e dei gangster.

Dopo anni, i due gemelli tornano a Clarksdale. Hanno visto e fatto di tutto, e vorrebbero aprire un juke joint, un locale da ballo per la popolazione nera di Clarksdale. Il locale è una vecchia officina fuori città, comprata da un ricco bianco, quasi sicuramente del Ku Klux Klan. Smoke e Stack assoldano i migliori musicisti di blues della zona, fra i quali il giovane cugino Sammie, prodigio della chitarra, il pianista Delta Slim e la cantante Pearline. Smoke e Stack reincontrano anche le loro storiche ex fidanzate Annie e Mary. La festa è un successo, un’orgia di blues, alcool e danze sfrenate, tutti sono peccatori che cercano sollievo dalla tristezza dell’esistenza. Ma nella notte si aggirano anche alcuni bianchi irlandesi, cantano e suonano le loro musiche tradizionali, ma sono anche dei vampiri assetati di sangue…

I Peccatori è un film magnifico che parte come dramma sociale in forma di opera blues, e che si dilata in un incubo horror sempre legato alla musica, ma con forti metafore politiche. La musica è strumento di liberazione (il blues nero per gli afroamericani), ma anche di oppressione e assimilazione (il folk bianco dei vampiri irlandesi); il lato horror del tema del vampiro è al tempo stesso liberazione della sensualità umana e strumento del dominio su uomini e donne contagiate dal vampirismo del razzismo. Strepitosa colonna sonora tra blues tradizionali e composizioni di Ludwig Göransson, già autore per il regista Ryan Coogler, ma anche per Christopher Nolan in Tenet e Oppenheimer.

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