Al parco le porte da rugby. Ok, bravi. E la piscina e il palazzetto? Seguici su Telegram e resta aggiornato Foto di repertorio Al parco Teodorico di Ravenna verranno installate due porte da rugby. Lo ha confermato l’assessore Roberto Fagnani con un post su Facebook dopo un sopralluogo con i tecnici comunali il 16 febbraio: «Chiunque potrà praticare questo sport in modo libero, così come succede nei parchi della Gran Bretagna. Si tratta di una promessa che feci qualche anno e che oggi mantengo». Era il 2017: mantenere le promesse è sempre cosa buona e questo va riconosciuto. Ma avete presente cos’è una porta da rugby? Tre pali che formano una H, undici metri di altezza: no, non è proprio un’opera di ingegneria estrema. Al netto del fatto che quei tre pali non erano la priorità del Comune, se per arrivare a piantarli ci sono voluti quattro anni, in quale miracolo confidava l’amministrazione quando aprì il cantiere del nuovo palazzetto da 15 milioni di euro nell’estate 2019 e prometteva il completamento per la primavera 2021? Per fortuna è arrivata una pandemia a cui si potranno dare tutte le colpe e non avrà avvocati difensori. Il palazzetto è quindi lontano da venire. Ma è in buona compagnia. In campagna elettorale promisero un beach stadium a Marina e poi invece no. Un anno fa promisero di aprire il cantiere per la piscina entro la fine della legislatura e invece non succederà. L’estate scorsa dissero che due anni potrebbero sufficienti per la costruzione di un nuovo stadio di calcio temporaneo per ospitare il Bologna e poi il Ravenna e invece pare che i rossoblù faranno l’impianto nel capoluogo regionale. Ma avremo le porte da rugby. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri Bomboloni