Il sindaco: «Entro la primavera 2021 vogliamo aprire il cantiere per la piscina»

De Pascale fissa i tempi per rifare la struttura di via Falconieri. Da quasi un anno si attende la modifica del progetto di Arco ma il consorzio ha dei dubbi: «Stiamo valutando. Le critiche violente non invogliano»

IMG 5463«L’obiettivo è aprire il cantiere per rifare la piscina comunale entro la legislatura». Che significa quindi entro la primavera del 2021 quando Ravenna andrà al voto per il sindaco. Il primo cittadino, Michele de Pascale, fissa un paletto preciso nel percorso di riqualificazione della “Gambi” in via Falconieri, inaugurata a fine anni Settanta e oggi alle prese con evidenti problemi strutturali.  Il sindaco ha definito il timing della piscina facendo il punto sulle principali opere pubbliche in una intervista che trovate sul numero del nostro settimanale in distribuzione da oggi, 5 marzo. Abbiamo rivolto le domande a De Pascale prima che venisse divulgata la lettera di dieci società del nuoto che gli chiedono un incontro urgente per avere rassicurazioni sul futuro della struttura.

Il percorso che porta all’apertura del cantiere passa necessariamente dalla decisione sul progetto. Alla fine del 2018 la giunta approvò il project financing proposto da Arco Lavori: la bozza doveva superare il passaggio in commissione consigliare e in consiglio per arrivare al bando di gara vero e proprio aperto a tutti e non solo al proponente. In quella fase il Comune chiese a Arco di modificare il progetto proposto, modifica non ancora consegnata agli uffici tecnici. Nei giorni scorsi si è appreso dall’esistenza di un altro progetto.

IMG 5462«In questa fase non siamo autorizzati a dare informazioni su project financing – spiega il sindaco nella stessa intervista –, quello che ribadiamo è che abbiamo chiesto integrazioni al progetto presentato nel 2018 da Arco Lavori. Se i progetti saranno di più faremo, come prevede la legge, una comparazione per scegliere il migliore che poi sarà messo a gara per i lavori e la gestione, all’insegna della massima trasparenza. I progetti devono partire, come abbiamo detto, dalla realizzazione di una nuova vasca nell’area adiacente che abbiamo acquisito recentemente, per evitare chiusure all’attività durante il cantiere».

Se ci sarà un nuovo progetto da Arco, però, non è certo. «La nostra proposta iniziale era basata su una struttura con spazi sportivi e di intrattenimento in una configurazione che ci sembrava realizzabile ed economicamente equilibrata – spiega Emiliano Battistini, direttore generale di Arco –. Il Comune ha chiesto delle modifiche e stiamo facendo le nostre valutazioni perché è uno stravolgimento importante: lo spazio acqua aumenta molto, quindi i costi di gestione sono diversi e dobbiamo capire se le modifiche consentono la sostenibilità dell’attività». Battistini non fa mistero che nella decisione finale avrà un peso non solo il criterio imprenditoriale: «Non ci aspettavamo di essere travolti da critiche così pesanti nella nostra città. Abbiamo visto una reazione molto aggressiva: facciamo opere in tutta Italia e non ci era mai capitato un clamore del genere per un progetto che non è particolarmente complesso».

IMG 5468Da un punto di vista architettonico la modifica è già stata elaborata: «Abbiamo pensato a un edificio unico a forma di “C” rivolta verso il campo di atletica con un’area verde di relax – spiega l’architetto Emilio Rambelli di Nuovostudio di Ravenna che segue la pratica per Arco –: sul lato di viale Alberti ci sarebbe la nuova vasca da 50 metri con un suo accesso, su viale Falconieri invece la parte fitness e ristorante. Al posto dell’attuale vasca da 50 ne verrebbero realizzate due minori per tutta l’attività in acqua che non è agonistica». Il progetto teorico c’è. Vanno fatti tornare i conti.

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