Il variegato ritorno del Collettivo Ginsberg

Collettivo Ginsberg TropicoLa bella copertina dell’artista faentino Domenico Demattia dice molto del nuovo disco dei forlivesi Collettivo Ginsberg, Tropico, che arriva a tre anni dall’ottimo esordio di Asa Nisi Masa. Rispetto a quello, il suono si fa meno tagliente e scuro ma decisamente più variegato. Un suono che arriva da un po’ tutto il mondo, dal beat inglese ai ritmi africani (ecco il mandrillo in copertina…), dal mambo alla canzone d’autore italiana, il tutto frullato con una sensibilità che lo rende comunque un disco in fin dei conti di rock cantato in italiano non così troppo originale. Ma con testi interessanti (un paio sono poesie in dialetto romagnolo che l’ottimo Cristian Fanti interpreta come fosse un cantante bohémien francese…), strumentazione vintage molto calda (tastiere, contrabbasso, percussioni, vibrafono, trombone, sax, clarinetto…) e soprattutto canzoni davvero riuscite, tra cui è doveroso citare almeno l’iniziale, trascinante, “Con due monete”, l’elettricità di “Metti che” e l’emozionante ballata “Portami con te”.

Fossi in voi, sarei curioso di sentirli dal vivo: il tour è partito in ottobre e in novembre l’unica data in Romagna è quella di venerdì 4 all’Area Sismica, in occasione della festa di Radio Melody.
Consigliatissima.

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