Juggernaut: distopia feroce e adrenalinica

Un (forse) imprevisto incrocio astrale ha portato di recente ai lettori due libri di Sergio Alan D. Altieri, maestro dell’apocalittico e dell’azione. In edicola è arrivata la ristampa delle prime avventure di Russell Brendan Kane (Sniper Extreme, Segretissimo Special n.38) e  in libreria Juggernaut (Tea Edizioni, 13 euro), che apre una nuova serie più che apocalittica, intitolata “Terminal war”.  Leggerli in parallelo dà l’opportunità di capire il punto di qualità che l’autore ha raggiunto in questi anni. Così, se le missioni dello Sniper raccontano gli orrori delle guerre e le mostruosità dei servizi segreti di oggi, con intrecci mozzafiato (il volume comprende due romanzi, pubblicati in passato: Campo di fuoco e L’ultimo muro), Juggernaut è qualcosa di più… in tutto.
La terra è stata devastata da una guerra; forse dall’apocalisse. Nell’Ecumenopoli Whashington-Baltimore piove ed è sempre buio; più che in Blade Runner e a differenza del film-cult (e addirittura anche del romanzo a cui è ispirato, Do Androids Dream of Electric Sheep?), la possibilità di avere speranza in qualcosa è ridotta a un barlume, alla fiamma di una candela che si sta spegnendo.
Siamo ai livelli più alti della fantascienza distopica, mescolata al cyberpunk, con personaggi di ferocia inimmaginabile (ma per nulla irreali, come la storia anche recente dimostra), presentati da una scrittura possente come i proiettili esplosi dalle armi dei “cacciatori”. E il cacciatore principale è sicuramente nipote di Brendan Kane, macchina della morte e medico; ma racchiude in sé, e a volte cita in modo esplicito, altri eroi di Altieri, con in prima fila le indimenticabili figure d’acciaio e ferro brunito della trilogia di Magdeburg. Ancora una volta, nella minuziosa descrizione di ogni arma, del singolo particolare, del dettaglio fisico e della violenza, Altieri racconta quanto qualsiasi guerra sia depravata e, purtroppo, senza fine. Anche nel momento in cui si è raggiunto un (apparente) equilibrio di forze.
Un romanzo adrenalinico e che non può, né vuole rassicurare; e che affascina proprio per questo. (anche con il glossario enciclopedico che da fondamento ‘scientifico’ alle invenzioni dell’autore). In attesa del seguito, annunciato – come nei film Marvel – dopo i titoli di coda.

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