Mia moglie mi ha lasciato e ora sono disgustato Seguici su Telegram e resta aggiornato Buon giorno. Seguo la sua rubrica e le chiedo cortesemente un consiglio. Dopo un matrimonio civile durato 9 mesi, la mia compagna ha deciso di chiudere il nostro rapporto. A fine settembre è uscita definitivamente di casa. Il problema è che ha fatto e detto cose di una tale violenza morale e psichica (tradimento incluso) con continue provocazioni e paragoni su prestazioni sessuali e quant’altro…. demolendo completamente la mia autostima. Ora non riesco più ad approcciarmi ad una donna. Sono completamente disgustato, pur avendo occasioni… Paolo Caro Paolo, partirei con un esempio che lessi tempo fa ma che mi sembra calzante. Immagini il matrimonio come la costituzione di una società. Ci sono due persone, ognuno con il proprio capitale, che decidono di metterli insieme perché acquisiscano un valore maggiore. In seguito, uno dei due soci, ritiene che il proprio capitale sia stato investito male e decide di ritirarsi. Il capitale del socio che resta è svalorizzato. Il fatto che l’altro se ne sia andato, ha prodotto una svalutazione. Una svalutazione emotiva, in questo caso, ma bisogna avere la forza di reinvestire. Non è facile, perché l’abbandono induce già di per sé, ad una insicurezza affettiva di fondo, che poi, a sua volta evoca, in modo più o meno cosciente, esperienze di derivazione precedenti. Probabilmente anche nel comportamento di sua moglie ci sono tracce di esperienze precedenti. È pure probabile che lei sia stato destinatario di cose che non le spettavano. Nei rapporti attuali portiamo con noi le tracce del nostro passato. È possibile che la sua ex moglie le abbia presentato il saldo complessivo, ma con voci anche antecedenti alla vostra relazione. Adesso lei vede, generalizzando, ogni donna come fonte di svalutazione. Sulla scia di quanto ha vissuto tutte le donne sono sinonimo di aggressione ed attacco verso le sue caratteristiche personali. È quindi difficile riavvicinarsi, avere la consapevolezza che ogni persona è un soggetto. Prevale la differenza e il disgusto. L’augurio che le faccio è di vivere le prossime relazioni con la consapevolezza che sono persone nuove, ma soprattutto le auguro di non portare con sé, e non proiettare in chi incontrerà, quanto ha sofferto in questo rapporto specifico. Quanto ha connotato il suo matrimonio non è rappresentativo di tutte le sue possibili relazioni. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Lo sguardo dello psicologo