Si può perdonare davvero il tradimento per i figli? Seguici su Telegram e resta aggiornato Caro dottore, ma quelle coppie che dopo il tradimento di uno o dell’altro tornano insieme per il bene dei figli non sono una vera tristezza? Mio marito mi ha tradito, ora è tornato e io non so cosa fare, non credo che le cose potranno mai essere come o migliori di prima, e allo stesso tempo la separazione mi spaventa. Erica Cara Erica, cercherei di vedere la questione attraverso sfumature. Da una parte mi cita chi resta insieme esclusivamente per il bene dei figli, dall’altra propone lo scenario che porta alla separazione. Condivido con lei che continuare un matrimonio, una convivenza, comunque un’unione, solo per i minori non sia una soluzione ottimale. È una scelta apprezzabile perché certo mostra impegno, amore verso i figli, senso di responsabilità da parte dei genitori. Ma, se la guardiamo più da vicino, possiamo ipotizzare che queste ragioni abbiano a che fare anche con una componente superegoica. Mi spiego. La componente superegoica, o super io, è quella parte del nostro apparato psichico che si è costruita fin da piccoli, dove risiedono le regole, la nostra coscienza morale, quella che ci dice ciò che è giusto e quello che è sbagliato. In particolare il super io ci dice ciò che è sbagliato. Quello che non va fatto. È quell’istanza che comprende i principi, le regole, le proibizioni, i tabù. Qui ci sono le norme sociali interiorizzate. Gli ideali imposti dal mondo esterno. Quindi restare insieme per i figli, solo perché ce lo chiede la nostra coscienza morale, può portare a non pochi conflitti. Innazitutto con se stessi, e poi con gli altri. Ugualmente separarsi, sempre per ragioni prevalentemente superegoiche, perché ci è stato insegnato dalla nostra cultura, e da chi ci ha educato, che un tradimento non concede appello, mi sembra una soluzione altrettanto avventata. Che fare, quindi? Quella che le propongo è certamente una strada non facile ma premiante. Suggerisco, prima di fare delle scelte, di interrogarsi sul significato che dà al tradimento, a cosa rappresenta per lei. E lo stesso per lui. Sicuramente l’infedeltà è qualcosa di spiacevole, solo per usare un eufemismo. Ma mi chiedo anche quanto sia andata a ledere l’immagine che lei ha di se stessa, che rapporto ci sia con le dinamiche profonde che riguardano l’abbandono, quali sono i suoi stili di attaccamento. Come tende a gestire il suo autocontrollo e le sue pulsioni auto conservative, solo per citare alcuni fronti. E al tempo stesso che significati ha avuto per il suo compagno. Quindi la strada che suggerisco, prima mi fare delle scelte, è capire il senso più profondo che ha determinato questo comportamento in suo marito, e quanto questa situazione abbia evocato in lei. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Lo sguardo dello psicologo