Soffro di ansia e depressione e in estate sto peggio. Perché? Seguici su Telegram e resta aggiornato Caro Dottore, soffro, seppure non gravemente, di ansia e depressione. Me l’ha diagnosticata il mio medico di base. Assumo anche qualche farmaco. La mia domanda riguarda il periodo estivo. Come logica mi verrebbe da pensare che d’estate, con le giornate più lunghe, con una maggiore luce dovrei stare meglio, invece per me non è così. Immagino che ci siano dinamiche soggettive e che non mi possa dare una risposta mirata, ma mi chiedo se capiti anche ad altri e se sì quale è il motivo. Lettera firmata Nella mia attività professionale di psicoterapeuta, non è raro che in questa stagione mi senta dire “Dottore, non vedo l’ora che arrivi l’autunno”. La letteratura scientifica afferma, ad esempio, che l’aumento della luce può stimolare la dimensione maniacale in chi è bipolare, anche se poi non c’è una regola certa perché queste persone possono manifestare maggiori sintomi di ritiro sociale, di auto isolamento, insomma presentano le modalità tipiche della depressione dell’immaginario comune. L’estate comunque sollecita emotivamente non poche persone. C’è un fattore ambientale in senso concreto. L’innalzamento della temperatura, del tasso di umidità e dell’esposizione alla luce, sono tutti fattori che influenzano i ritmi sonno-veglia ed hanno effetti sull’umore. Ma come nelle festività invernali, che vanno ad interrompere la routine, magari noiosa ma al tempo stesso rassicurante, l’estate delinea un effetto simile. Si chiudono i negozi, gli amici o i conoscenti partono per le vacanze. Sui social postano mete da sogno. In estate si riducono i nuovi film, i programmi televisivi che vanno anch’essi in ferie, ma soprattutto è il venire meno dei riti invernali che può dare fastidio. Quando, ad esempio, stare in casa a leggere è più socialmente apprezzato e condiviso. Ma non tanto dagl’altri, soprattutto da noi stessi. Siamo noi a percepire questo dovere di fare, di divertirci in estate. È una sorta di super io sociale che ci auto imponiamo. L’estate ingigantisce le aspettative verso noi stessi. Alla domanda di qualcuno che ci chiede dove andiamo in vacanza, magari con la speranza di sentirsi rispondere che non facciamo niente di che, per sentirsi a sua volta sollevato, ci sentiamo toccati nelle nostre auto aspettative. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Lo sguardo dello psicologo