Dall’albero di Natale di Cervia al menestrello di Ravenna

Per la serie “cose che succedono solo a Cervia”, oltre al divieto di girare a petto nudo in centro perché non è bello o al Vip Master con Valeria Marini e Piero Chiambretti mummuficati, c’è anche questa cosa di arrivare a Carnevale con ancora l’albero di Natale in piazza. Pare uno scherzo di Moldenke e invece è vero. Tanto vero che il sindaco ne è orgoglioso e sulle pagine del Carlino dice che in tanti gli hanno pure fatto i complimenti perché così si respira aria di festa anche adesso che le feste sono finite. E poi, dice ancora il sindaco, in febbraio l’abete è ancora bello, mica come Spelacchio dei grillini a Roma. Dice davvero così, senza provare vergogna (e annunciando che però adesso lo stanno smontando).

Per la serie “cose che succedono solo a Ravenna”, invece, in centro storico in passato ci sono stati locali che hanno dovuto pure cambiare il colore dei tavolini (lo giuro) per non rovinare il contesto, in centro non si può neppure appendere un chiodo a un muro esterno, ma la Soprintendenza pare abbia dato parere favorevole a far attaccare direttamente sulla tomba di Dante una telecamerina che conta i turisti. Sul serio, passateci e guardate in alto, la telecamera c’è già da un po’. E quando siete sicuri che vi sta inquadrando, alzate il dito medio. Io lo faccio tutte le mattine.

Per la serie “cose che succedono un po’ dappertutto in provincia di Ravenna ma non solo” stanno aprendo un bel po’ di supermercati e in particolare a Faenza pare ne debbano presto nascere due a poca distanza, tanto che i residenti hanno protestato per il traffico eccetera eccetera. Li ho visti nella foto, sei personcine in fila con dei fogli in mano, con una lettera scritta a penna in ogni foglio (tranne quello al centro con scritto “invia” tutto attaccato, sembrerebbe) che sorridono al fotografo per formare la scritta “Sì alla vita in via Zara”. Vorrei abbracciarvi uno a uno, sul serio, per il vostro coraggio nel farvi fotografare con i vostri fogliettini, e mandare così a puttane la battaglia di tutti gli altri residenti (se ce ne sono).

Per la serie “succede solo a Ravenna” (again) è stata annullata (tre anni dopo) la multa al flautista tedesco che si era esibito in piazza senza un permesso e il motivo è che praticamente mancava l’orario sul verbale. Ci hanno messo tre anni. Sull’onda dell’entusiasmo, probabilmente, “il menestrello” di via Diaz ha fatto partire una raccolta firme per poter suonare con un amplificatore. Se questo deve essere il prezzo da pagare, per favore, raddoppiate, triplicate, quadruplicate quella multa, vi prego.

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