Un crocifisso anche al porto: fervono i preparativi

È stata depositata nei mesi scorsi alla Camera la proposta di legge della Lega per rendere obbligatoria l’esposizione della croce nei luoghi pubblici.
«È fatto obbligo di esporre in luogo elevato e ben visibile – cito il testo – l’immagine del crocifisso», un po’ ovunque, «nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado e delle università e accademie del sistema pubblico integrato d’istruzione, negli uffici delle pubbliche amministrazioni» e ancora «negli uffici degli enti locali territoriali, nelle aule nelle quali sono convocati i consigli regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali e delle comunità montane, nei seggi elettorali, negli stabilimenti di detenzione e pena, negli uffici giudiziari e nei reparti delle aziende sanitarie e ospedaliere, nelle stazioni e nelle autostazioni» e poi anche «nei porti e negli aeroporti, nelle sedi diplomatiche e consolari italiane e negli uffici pubblici italiani all’estero».
Anche nel porto di Ravenna, quindi, potrebbe ben presto essere obbligatorio avere un crocifisso in luogo elevato e ben visibile. Gli addetti ai lavori pare quindi stiano già cercando la soluzione migliore.

Una trattativa è in corso con l’ex sindaco Fabrizio Matteucci per chiedere in prestito il mega crocifisso dorato che durante i suoi ultimi anni da sindaco aveva appeso nel suo ufficio in municipio. Si potrebbe piazzare in cima a una gru della Sapir, per esempio.

Ma i soliti bene informati dicono che per fare bella impressione sul Governo e non mettere così a rischio i soldi per il progetto di escavo del nostro canale, a Ravenna stiano pensando a un crocifisso vivente. Pare infatti che falegnami siano già al lavoro per costruire una croce di legno alta 18 metri dove issare e legare a turno un operaio della compagnia portuale.
Si privilegeranno i ragazzi al primo giorno di lavoro dell’agenzia interinale e i portuali con la pelle nera, anche se sono in corso contatti con il Viminale per capire se non sia invece sacrilego piazzare all’ingresso del porto un Gesù Cristo negro, che si sa che invece era bianco e biondo, di razza ariana. In quel caso i portuali neri verranno, semplicemente, pitturati di rosa.

E una volta che finalmente ci sarà un crocifisso in un luogo elevato e ben visibile, sarà anche possibile per i dirigenti dell’Autorità portuale andare a turno a pregare ai suoi piedi per far sì che il porto non si insabbi nuovamente quando arriveranno le navi da crociera, che pare non si possa risolvere la questione in altro modo.

Ah, se non ci fose Salvini a risolvere i veri problemi, come faremmo?

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