Torna Nigra, per fortuna Seguici su Telegram e resta aggiornato A volte tocca ripetersi, ed è un po’ una gioia. Non restare delusi dal nuovo volume di una serie non è cosa banale di questi tempi e così non ci si può esimere dal ribadire come Paola Ronco e Antonio Paolacci stiano affinando sempre più il loro personaggio Nigra e i romanzi di cui è protagonista. La notte non ha bisogno, sempre edito da Piemme, è uscito a luglio 2024 ed è il quarto libro che vede al centro il primo vicequestore letterario omosessuale italiano. E se anche nella questura (letteraria) di Aosta ha fatto coming out un agente e il tema in un certo senso appare forse meno urgente perché ampiamente sdoganato in letteratura, di certo non si può dire lo stesso nella vita reale e soprattutto nel dibattito politico. Ecco una delle ragioni per cui questa serie continua, dopo anni, a essere di stringente, sempre più stringente a dire il vero, attualità. Nigra sopporta battute più o meno opportune con esemplare stoicismo dopo aver fatto coraggiosamente coming out, mentre conduce una vita di coppia “segreta” con il noto attore di una fiction “per famiglie” che non può rivelare la propria omosessualità per ragioni di audience. Dentro questa vicenda ci sono tutte le contraddizioni di un mondo in cui essere omosessuale significa fare da modello di vita per qualche ragazzino timido e irrisolto, ma anche da bersaglio e capro espiatorio per politici a caccia di consenso. Eppure non è questo il principale merito del libro. Cioé l’omosessualità di Nigra è un tema cruciale, ma perfettamente innestato in un contesto dove c’è ben altro. Genova è ancora una volta specchio del paese in cui viviamo, popolata da politici corrotti e collusi, dove la corsa alla ricchezza ha prodotto una classe di cosiddetti imprenditori senza scrupoli e senza limiti, sempre più lontani dalla vita delle persone che faticano a far quadrare i conti. Non manca l’arrivo di un trapper a cui è affidata un’analisi memorabile. Giallo sociale e politico in tutti i suoi aspetti, questo quarto Nigra bilancia perfettamente “cornice” (con l’approdo in Liguria dell’ex di Nigra, il criminologo Walter, che regala al lettore una serie di dialoghi e scambi al vetriolo particolarmente divertenti) e “giallo” vero e proprio dove la parte di indagine è sensata, il delitto credibile e la soluzione non banale. Tutt’intorno i personaggi secondari, che si confermano e si fanno sempre più amare nelle loro debolezze. Insomma, cosa volere di più? La risposta è ancora quella, il prossimo Nigra. Per gli amanti degli audiolibri, a leggere anche questo romanzo è l’ottimo Michele Maggiore, semplicemente perfetto. Consigliatissimo a chi teme che ormai il giallo sia destinato a diventare cozy o innocuo ma non disdegna un minimo di consolazione o a chi non ama colpi di scena lontani dal verosimile. Total1 0 1 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: NdL - Nota del Lettore