Il talento di Baldini e Delle Donne fra Schumann, Gardel e una composizione inedita di Gon

Baldin Delle DonneLa Sala Corelli, ridotto del teatro Alighieri, è certamente una delle cornici più belle che la provincia ravennate possa offrire per godere della musica da camera. È quindi un peccato vedere come il pubblico ravennate non sappia approfittare delle occasioni per apprezzare la grande musica in una delle sue sedi d’elezione. Il concerto andato in scena il 15 aprile, penultimo appuntamento nel cartellone della rassegna Mikrokosmi, era decisamente una di queste occasioni. Sul palco ravennate due grandi del panorama musicale italiano, il violinista Emmanuele Baldini ed il pianista Luca Delle Donne.

Il concerto si è aperto con un fuori programma, la prima esecuzione della Werther sonate del 36enne compositore goriziano Federico Gon, presente in sala, composta proprio per i due musicisti protagonisti sul palco ravennate: in questa composizione riecheggia lo spirito del romanticismo, manifesto sin dal titolo, strizzando l’occhio all’arte delle dissonanze delle avanguardie novecentesche senza, però, trascurare la cantabilità dei temi anche nei momenti più di rottura con l’estetica romantica. I compositori moderni spesso sono vittime inconsapevoli dei propri tortuosi percorsi mentali ed è sempre più raro trovare chi riesce a trovare un equilibrio tra l’importante passato della musica colta occidentale e il presente, purtroppo pieno di epigoni dei pochi valenti che riescono a trovare una via personale. Il compositore friulano dà prova di poter essere tra questi pochi valenti grazie ad una scrittura che non solo parla alla mente, ma anche al cuore del pubblico.

Dopo questa prolusione modernamente retrò, il duo ha proposto al pubblico ravennate l’esecuzione delle Sonate op.105 e op.121 di Robert Schumann. La lettura delle pagine del compositore tedesco da parte dei due musicisti si segnalava per precisione e, cosa assai interessante e non scontata, per eleganza. L’unica perplessità riguarda la posizione del violinista, posto nella curva del pianoforte con le spalle rivolte al sodale seduto alla tastiera. L’intesa era molto buona, quindi rimane il dubbio se potesse avvicinarsi alla perfezione unendo a ciò anche il contatto visivo.

Por una cabeza è il celebre tango composto da Carlos Gardel, reso famoso dall’arrangiamento che John Williams ne fece per il film Profumo di donna: proprio il carattere di questo brano è stato scelto come bis del concerto, come contrasto catartico della tormentata intensità delle sonate schumaniane.

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