venerdì
04 Luglio 2025

Un grazie a Bagnacavallo per l’omaggio a Ebe Stignani

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Ebe Sti

Ci sono personalità che attraversano la storia e che lasciano un segno nella vita del tempo in cui vivono. È vero, però, che la fama sia transitoria e che, molto spesso, personaggi ammantati di fascino e gloria in vita vengano successivamente trascurati nella memoria collettiva, in barba a quanti e quali successi essi abbiano ricevuto. Questo è, probabilmente, il caso di una cantante che ha, certamente, segnato il Novecento e il ruolo di mezzosoprano: Ebe Stignani. In molti si chiederanno chi fosse. Basti ricordarla come presenza fissa in cast stellari accanto a Maria Callas, Renata Tebaldi, Beniamino Gigli, Mario Del Monaco, oppure come presente a più di venti Prime della Scala (per rimanere sulla stretta attualità).

Ma oggi quei tempi sono remoti, la Stignani, infatti, si ritirò dalle scene nel 1958; musicalmente sono passate ere geologiche. Nonostante ciò, la grandezza della cantante merita, senza dubbio, un’attenzione maggiore al recupero della sua arte e della sua eredità. Piccoli passi, senza dubbio, erano già stati messi in pratica nei decenni passati, con l’intitolazione del teatro di Imola, città che l’accolse fino al termine del suo percorso terreno, e del complesso corale di Bagnacavallo, comune romagnolo del quale la famiglia del mezzosoprano napoletano era originaria. Pochi sono, tuttavia, i tributi che, a cinquant’anni dalla scomparsa le sono riconosciuti in relazione alla grande carriera internazionale che la cantante ha coltivato personalmente (cosa assai strana, per personalità di quel calibro, essere sprovvisti di agenti e impresari). Vale sicuramente la pena ricordare la masterclass di canto del 2018 frutto di una proficua collaborazione tra il teatro, la scuola di musica di Imola e Internationaler Musikverein Ebe Stignani di Monaco di Baviera. Certo non poteva né doveva essere il solo tributo. C’è voluto il 50o anniversario della morte affinché il ricordo di questa cantante ritornasse pallidamente più vivido nelle menti della comunità musicale e il merito di ciò va ascritto tutto alla Pro Loco di Bagnacavallo che nella cornice del Teatro Goldoni ha proposto, domenica 8 dicembre, un concerto in onore del mezzosoprano: un primo concreto passo per la restituzione alla coscienza pubblica di un patrimonio artistico caduto malauguratamente nell’oblio del tempo e dell’incuria delle mode e che, invece, è importante recuperare affinché la testimonianza abbia quella funzione di coppiera (musicale) che rievoca il nome della grande cantante.

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