Leonard Cohen e lo splendido disco di un 82enne

Tutto ruota attorno alla morte, ancora una volta. Neanche il tempo di gustarsi l’ultimo, dolorosissimo, Nick Cave che siamo qui a celebrare il ritorno di quello che forse è stato il suo più grande maestro. Leonard Cohen, da Montreal, ha festeggiato da poco 82 anni. Ottantadue anni. E anziché rassegnarsi all’età, ha pubblicato quasi in contemporanea il suo 14esimo album di inediti (9, a questo giro). Critici, fan o semplici appassionati di tutto il mondo si domandano se questo possa essere l’ultimo tassello della sua carriera, visto anche le condizioni di salute non proprio ottimali del cantautore-scrittore-poeta canadese, che pare abbia realizzato il disco (“You want it darker”) sotto gli effetti della marijuana terapeutica. E solo perché in qualche modo costretto a terminare il lavoro dal figlio Adam, responsabile anche di buona parte delle musiche insieme al produttore Patrick Leonard e alla collaboratrice Sharon Robinson. Fortunatamente hanno composto all’insegna di un grandissimo rispetto e a farla da padrone sono semplicità, essenzialità, solennità. Lasciata da parte (o quasi) l’elettronica di alcuni dischi della maturità, qui ci sono chitarre rallentate, organo, pianoforte, archi, percussioni sfiorate, per un effetto finale scuro ma non troppo, intenso, profondo, reso in qualche modo magico da una voce sempre più roca, magari imperfetta, di sicuro ancor più emozionante di qualche anno fa. A completare il quadro il coinvolgimento come tradizione delle coriste e in questo caso anche dei cantori della sinagoga della sua Montreal.

I temi al centro delle liriche sono sempre gli stessi ma visti da una visuale un po’ diversa: l’amore, la spiritualità, anche la morte, appunto, senza disdegnare l’arma dell’autoironia. «Sono pronto, mio Signore», dice Cohen, che in un’intervista al New Yorker ribadisce il concetto, sperando che la morte non sia «troppo dolorosa», ma sottolineando anche di avere ancora «del lavoro da fare», prima. La speranza è che sia sempre di tale livello, perché questo disco lo riavvicina alle vette degli anni sessanta e settanta.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
MAR MOSTRA SALGADO BILLB 15 – 21 04 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24