Estate, tempo di horror con la trilogia di Ti West e Mia Goth

CoverlgBentrovati, ancora in piena estate, stagione sinonimo di caldo e di film horror, dei figli di Zio Tibia e di serial killer estivi e di porte da non aprire. Oggi parliamo di una trilogia, particolarmente ispirata, firmata interamente dal regista Ti West e con indiscussa protagonista una straordinaria Mia Goth, disponibile per due terzi su piattaforma.

X: A Sexy Horror Story (2022)
Texas, 1979. Una scalcinata troupe trova in una fattoria una dependance, location ideale per il regista che vuol girare un film porno, genere allora agli albori. La casa viene affittata alla troupe dall’anziano, scorbutico e soprattutto ignaro (del genere del film) Howard, ma è la moglie Pearl la figura a destare inquietudine tra i ragazzi protagonisti. Nel primo film della trilogia, con la Goth nei doppi panni di Maxine e Pearl, e una ancor semisconosciuta Jenna Ortega (poi Mercoledì), West ci mostra tutta la sua anima horror citando a mani basse un capostipite del genere, qual è Non aprite quella porta. La regia gioca su diversi piani di narrazione, dal porno girato in Super 8 (il formato dell’epoca) al consueto widescreen nelle scene prettamente metacinematografiche. Slasher spesso divertente, X è un gran bel ritorno al passato.

Pearl (2022)
Texas, 1918. Pearl è una giovane donna che ha il mito della danza, ma che deve fare i conti con una madre rigidissima e un padre completamente non autosufficiente. Inoltre, il marito Howard è partito per la guerra e non si hanno notizie di lui. Uscito a pochi mesi di distanza, il prequel di X racconta la vicenda della perfida e malata Pearl, sempre attraverso Mia Goth, che fin da ragazza manifestava una passione insana, oltre che per il ballo, per il morboso e criminale rapporto con gli animali della sua fattoria. Un episodio farà cadere la classica goccia, e tutto il male che covava dentro la protagonista, esploderà massivamente. Per chi scrive, questo è il miglior horror degli ultimi vent’anni: originale e piuttosto forte, pur senza (come il predecessore) avere alcun rapporto col soprannaturale, il film mostra veramente il male, le sue radici e la sua potenza. Visione tosta, impegnativa, messa in scena con colori vivi che anticipa l’avvento del technicolor, sempre dotato di ironia, ma questa volta più macabra, Pearl riesce a spiazzare lo spettatore fino in fondo, con un… lieto fine! Una curiosità: il film è stato girato durante la pandemia di Covid, e non è stato quindi difficile rappresentare la Spagnola che infestava la popolazione in quegli anni, attraverso isolamento e mascherine.

MaXXXine (2024)
Sequel di X ambientato nel 1985, segue la vita di Maxine, promettente attrice hard, sopravvissuta al massacro della fattoria. È uscito al cinema proprio questa settimana: c’mon, let’s go!

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