Risate dall’Argentina in una commedia non tradizionale

Il Boss Del CondominioIl boss del condominio (serie Tv, 10 episodi)

Eliseo è il portiere di un condominio di Buenos Aires, dove vivono persone che possono permettersi di pagare il suo stipendio da decenni. Eliseo è gentile, amato da tutti tranne che dall’inquilino Zambrano, il rappresentante dei condomini, che non lo sopporta e trama alle spalle di lui la costruzione di una piscina sul tetto che sostituirebbe l’appartamento del portiere e, per motivi economici, permetterebbe di sbarazzarsi del “povero” Eliseo.

Le virgolette non sono un errore, perché il nostro eroe è tutt’altro che un santo, e dietro la maschera di un signore gentile, professionale e rassicurante si cela un bugiardo, sfruttatore, approfittatore e soprattutto manipolatore. Un vero e proprio boss, per il quale però risulta difficile provare antipatia. I lettori più attenti, quelli che avevano letto a inizio anno tutto il bene possibile sulla serie tv Nothing, sempre argentina, avranno nasato un legame: Il boss del condominio è l’opera precedente degli stessi autori, che hanno un nome e cognome, Mariano Cohn e Gastón Duprat.

Lo stile è sempre quello della commedia non tradizionale, amara, nera, ironica, divertente e scorretta, ma sempre mossa da un’atmosfera di serenità e lontana dalle ansie delle produzioni statunitensi. Altra capacità di questi due autori è la scelta degli attori, perché Guillermo Francella è un Eliseo perfetto e un mattatore unico ed epocale, è circondato da comprimari tutti all’altezza e, a seconda della puntata, di “ospiti” d’eccezione, sui quali spicca tra tutti proprio Luis Brandoni, il protagonista di Nothing, dalla quale si discosta per una grossa dose, contemporaneamente, di leggerezza e cattiveria.

Si ride parecchio e, come detto sopra, si empatizza col pessimo protagonista, che ne combina talmente delle grosse che non si può che essere che suoi complici, anche perché l’antagonista Zambrano, che agisce maggiormente alla luce del sole (ma non troppo), è davvero antipatico. Disney decide anche in questo caso di lasciare la serie in lingua originale coi sottotitoli, scelta meno comprensibile di Nothing perché non ci sono particolari barriere a livello di traduzione, ma probabilmente dettata da questioni economiche.

Adesso che sapete che Il boss del condominio è una serie spassosissima, sicuramente la stessa Disney, ricevendo un clamoroso feedback d’ascolto da Ravenna e dintorni, rivedrà se doppiare o meno le stagioni successive. Non che il doppiaggio sia giusto, la lingua originale è sempre meglio, ma oggettivamente raggiunge più pubblico. E se avete letto di “stagioni successive”, sappiate che la seconda si è già conclusa in patria (ma qui nulla) e la terza è stata annunciata.
In questo caso, ben venga, visto il divertimento. Lunga vita a Eliseo!

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