Da Sicilian Ghost Story fino a Vasco: il grande schermo tra cinema e arene

Continua il viaggio nelle nostre Arene, e continua la caccia ai film da scoprire. Riparliamo volentieri di Sicilian Ghost Story (di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, 2017) perché i cinema estivi stanno dando a Cesare ciò che è di Cesare, e cioè notorietà a uno dei film più belli dell’anno. Ambientato “da qualche parte” in una Sicilia assai mafiosa, la storia parte da un fatto di cronaca vero, come il rapimento di Giuseppe Di Matteo per raccontare una favola triste, nera e dolorosa, che racconta di una Sicilia vista come un qualsiasi tragico e onirico luogo da fiaba da fratelli Grimm. Grassadonia e Piazza ci sanno fare, visto che già con Salvo avevano conquistato la Francia di Cannes unita a tante altre fette di mondo, e anche la nuova Ghost Story vivrà di vita sua in molti paesi europei e non, dove verrà distribuito a partire dall’autunno. In Italia è stato lanciato, se così si può dire, a metà maggio, periodo di magra cinematografica. Fortunatamente arrivano le arene, visto che sabato 1 luglio il film verrà proposto alle Cappuccine di Bagnacavallo, in un periodo imperdibile, inserito in programmazione tra due maestri come Scorsese (Silence, il 30) ed Eastwood (Sully, 1 e 2), e risultando sorprendentemente il film più interessante, e soprattutto originale, dei tre. A Faenza invece ci andiamo domenica 2 luglio perché potremo così vedere L’altro volto della speranza, il nuovo film del maestro Aki Kaurismaki, anch’esso non ben trattato dalla distribuzione, e pronto a una nuova vita estiva. L’incontro tra un locale commesso viaggiatore e un profugo siriano è raccontato con la consueta cifra stilistica dall’autore, capace di far sorridere e nello stesso tempo di farci fermare e riflettere su temi attuali e importanti, attraverso i suoi personaggi, sempre protagonisti e dominanti della scena. Interessante settimana alla Rocca di Ravenna, con titoli tutti da scoprire. Venerdì 30 c’è in programma il francese Dopo l’amore, di Joachim Fosse, che parla di una famiglia la cui unione è agli sgoccioli, alle prese con figli e denaro. Un dramma perfettamente inserito nella tradizione della cinematografia transalpina, che da noi non ha avuto il giusto spazio. Sabato 1 è la volta di Adorabile nemica, commedia americana con la mitica Shirley MacLaine che interpreta una donna talmente sicura di se e così pignola e precisa che vuole conoscere anche il suo necrologio. Commedia ben congegnata e attrice d’altri tempi, nel senso buono del termine. Ma il cosiddetto “botto” la Rocca lo piazza lunedì 3 luglio con Frantz, di Francois Ozon, uno degli autori più magnificamente eclettici degli ultimi anni che qui è alle prese con un nuovo adattamento di una piece teatrale già portata sullo schermo da Lubitch negli anni trenta… che sfida! Ambientato nel 1919, il film, in un bianco e nero calato nella realtà della storia raccontata, vede al centro la storia d’amore tra una vedova di guerra e un soldato francese. Frantz è uno di quei film che fa venire voglia di guardare il cinema del passato, perchè sono tanti e c’è sempre da scoprire qualcosa di nuovo. E al cinema? Poche cose, ma una più importante, perché se non avete il biglietto per Modena, il concerto di Vasco Rossi lo potete vedere anche al cinema. E, nonostante i detrattori, l’età, i fans non sempre simpatici, il fatto che non sia un intellettuale, la vena artistica arrugginita, vi troverete di fronte a un artista unico, irripetibile e straordinario come pochi al mondo nella storia della musica.

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